2. PureWriter RGB - Parte prima
La PureWriter RGB si presenta con un design squadrato, molto semplice e dai margini ridotti, che la rende ultracompatta sebbene si tratti di una full-size.
Parliamo infatti di una tastiera dalle dimensioni pari a 436x127x23mm per un peso complessivo di 642 grammi, notevolmente più basso rispetto alla maggior parte delle meccaniche in commercio, nonostante la robustezza della plastica e del frame in alluminio utilizzati per la realizzazione della scocca.
A contribuire alla riduzione di peso e dimensioni è certamente il design low profile, che rende la tastiera perfetta non solo per il gaming, ma anche per un utilizzo più improntato a scrittura e produttività .
I keycaps, di tipo single-shot in ABS, presentano un font classico facilmente comprensibile e di dimensioni generose.
Il lato sinistro ospita parte dei controlli dell'illuminazione, in quanto non è previsto alcun software per la gestione della tastiera.
La pressione dei tasti F1-F4, in combinazione a quella del tasto Fn, permette di selezionare quale profilo di illuminazione utilizzare, mentre la pressione del tasto Esc di configurare il profilo selezionato.
I tasti A, S, D, Z, X e C, sono invece pensati per modificare i valori RGB nel caso in cui sulla tastiera sia attivo un effetto di illuminazione statico.
È infine possibile, sempre tramite la pressione del tasto Fn, disabilitare il tasto Win Lock per evitare pressioni accidentali durante le sessioni di gioco.
La top row nella parte centrale è riservata principalmente ai classici comandi multimediali, vale a dire Avanti, Indietro, Pausa/Play e Stop.
I tasti F9-F12 permettono invece di accedere a funzionalità più particolari, raramente viste su una tastiera, ma giustificate per un prodotto pensato anche per l'ambito lavorativo.
Premendoli è infatti possibile aprire il riproduttore musicale, la pagina iniziale del browser predefinito, l'esplora file del sistema operativo e la calcolatrice.
Per ridurre al minimo le dimensioni, la parte destra della tastiera, a differenza delle soluzioni classiche, non prevede i LED di stato, incorporati direttamente nei tasti di riferimento, i quali si illumineranno se attivi.
Sono inoltre presenti tutti i comandi per la gestione del volume e per la selezione degli effetti di illuminazione e della loro direzione.
Passiamo ora al cuore della PureWriter RGB, vale a dire gli switch meccanici low profile Kailh, nella tastiera in prova proposti nella variante Red.
Gli switch in questione, prodotti dall'azienda cinese Kaihua, sono nati come cloni dei celebri CHERRY MX, ma prodotti con materiali più economici.
Gli switch si caratterizzano per una distanza di attivazione pari a 1,5mm su una corsa totale di 3.2mm ed una forza di attivazione di 45cN, caratteristiche che rendono ogni pressione reattiva ed eseguibile anche con un minimo contatto.
In maniera analoga ai CHERRY MX RED, i Kailh Red sono di tipo lineare: durante la pressione non si avverte nessun tipo di feedback tattile e anche in termini di rumore quest'ultimo è notevolmente ridotto e smorzato.
Anche come longevità , i Kailh Red non hanno nulla da invidiare ai CHERRY MX, essendo la durata media stimata identica tra i due prodotti, vale a dire 50 milioni di click.
È probabile che la differenza sostanziale tra i Kailh e i CHERRY MX sia dovuta solo alla qualità dei materiali utilizzati.
L'ingresso sul mercato del produttore cinese, come primo vero competitor di CHERRY, ha poi spinto numerose aziende a sviluppare switch proprietari, ad esempio Razer e ASUS, dimostrando la possibilità di optare per soluzioni alternative senza inficiare la qualità del prodotto finale.