6. Prova sul campo


Dopo aver evidenziato i cambiamenti, in alcuni casi lievi, che Razer ha apportato alle sue nuove periferiche, è giunto finalmente il momento di metterle alla prova testandone i parametri fondamentali per un videogiocatore ed il comportamento in un utilizzo produttivo.


Il setup 2019 di fascia media firmato Razer 6. Prova sul campo 1 


Ergonomia

La Razer BlackWidow 2019, in virtù dei cinque pad in gomma collocati sulla base, risulta estremamente stabile su ogni tipo superficie e, nonostante la struttura interamente in plastica, trasmette una buona sensazione di robustezza.

L'ergonomia è buona e l'inclinazione della parte anteriore, come visto nei precedenti modelli, è funzionale alla scrittura e garantisce un posizionamento sufficientemente comodo delle mani nonostante la mancanza di un poggiapolsi.

La completa assenza del set di controlli multimediali visto sul modello Elite è una mancanza particolarmente sofferta che, tuttavia, i tasti multifunzione riescono in parte a colmare.

Il Basilisk Essential eredita tutte le sue principali caratteristiche dal suo predecessore, l'ottimo Basilisk FPS, in primis la particolare conformazione che risulta prettamente pensata per una presa di tipo Palm grip

L'impugnatura per destrorsi garantisce a questi ultimi, grazie anche alla finitura in gomma, grande stabilità ed ergonomia in virtù anche di un peso da mouse competitivo.

Ma anche le Kraken 2019 non hanno deluso le nostre aspettative: la struttura compatta e il peso perfettamente distribuito ne permettono un utilizzo prolungato senza avvertire alcun fastidio.

I particolari cuscinetti dei padiglioni, oltre ad essere sufficientemente morbidi, sono caratterizzati da uno strato interno di gel raffreddante che ha permesso alle nostre orecchie di evitare fastidiose sudorazioni, soprattutto durante le fasi di gioco più concitate.

Il controllo in linea, facilmente raggiungibile, si è rivelato un prezioso alleato in grado di compensare in parte la mancanza dei tasti per la gestione multimediale sulla tastiera.


Gaming

Il setup 2019 di fascia media firmato Razer 6. Prova sul campo 2


Per quanto riguarda la prova in gioco, la scelta è ricaduta sull'ultimo titolo targato Respawn Entertaniment, Apex Legends.

Il nuovo sparatutto in prima persona pubblicato da EA eredita numerose meccaniche dalla grande saga di Titanfall: la sua indole così frenetica lo rende il titolo di prova perfetto per il nostro setup.

Nella maggior parte degli FPS, ma soprattutto in questo, caratterizzato da un background particolarmente competitivo, la reattività è fondamentale per gli esiti della partita, motivo per cui avere un feeling impeccabile con le proprie periferiche diventa più che indispensabile.

I Green Mechanical Switch della BlackWidow si sposano perfettamente con una situazione di questo tipo poiché, pur essendo molto simili ai CHERRY MX Blue a livello di sonorità e feedback tattile, hanno un punto di attuazione minore, il che li rende la scelta ideale per quanto concerne il gaming.


Il setup 2019 di fascia media firmato Razer 6. Prova sul campo 3 


Tutto ciò premesso, ci siamo calati all'interno della vasta mappa di Apex Legends.

La BlackWidow, il Basilisk Essential e le Kraken si sono rivelati dei preziosi alleati durante le nostre sessioni di gioco ed i Green Mechanical Switch ci hanno permesso di rispondere con rapidità al fuoco e sopravvivere anche alle situazioni più critiche.

In particolar modo, la modalità Hypershift utilizzata sulla BlackWidow permette di eseguire azioni in un lasso di tempo nettamente inferiore, soprattutto quando sarebbe necessario raggiungere tasti lontani dalla configurazione WASD.

Al suono nitido e chiaro delle Kraken non sfugge niente, anche il più flebile rumore viene catturato, il che risulta fondamentale durante il gaming non solo per quanto concerne l'immersività, ma anche e soprattutto per poter individuare anticipatamente il nemico.

Per gli utenti che non vogliono rinunciare ad un surround virtuale, ricordiamo che il produttore mette a disposizione gratuitamente il software di emulazione Razer Surround, che consentirà di usufruire della virtualizzazione 7.1.

La versione Pro del software che integra, rispetto a quella gratuita, numerose impostazioni aggiuntive come l'amplificazione dei bassi, gli algoritmi di normalizzazione dell'audio e di chiarezza voce, nonché la possibilità di calibrazione su qualsiasi cuffia stereo, è disponibile sullo store al costo di 14,90€.

Un altro aspetto fondamentale in videogiochi come Apex è la comunicazione con i compagni di squadra.

Pur avendo utilizzato per la maggior parte del tempo la funzione integrata nel gioco, trovandoci oltretutto in un ambiente con un rumore di fondo non indifferente, il microfono delle Kraken ci ha permesso di comunicare senza alcuna difficoltà in modo chiaro.

Facendo infine affidamento sulla vasta gamma di funzioni di personalizzazione presenti all'interno di Synapse 3, abbiamo facilmente adeguato tutte le periferiche alle nostre esigenze, in particolar modo è risultato fondamentale mappare al meglio i pulsanti aggiuntivi del Basilisk Essential.

Sebbene alcuni giocatori prediligano una sensibilità del mouse più alta, il nuovo basilisco, pur adottando un sensore ottico da 6400 DPI, decisamente inferiori rispetto ai 16000 del modello FPS, ha completamente soddisfatto le nostre aspettative.

Il peso ridotto e l'ergonomia di alto livello lo rendono un mouse ideale per il gaming, soprattutto per quanto concerne, appunto, gli FPS.

Punto di forza del nuovo mouse Razer è sicuramente il clutch multifunzione che, configurato tramite Synapse 3, permette di rispondere in maniera più rapida a comandi frequenti.


Produttività

Il setup 2019 di fascia media firmato Razer 6. Prova sul campo 4 


Per mettere alla prova le nuove periferiche Razer in ambito professionale, prestando particolare attenzione al duo BlackWidow e Basilisk Essential, abbiamo fatto largo impiego di programmi come Adobe Photoshop CC 2018, Visual Studio 2017, PhpStorm, VEGAS Pro ed i classici Word, Excel e PowerPoint presenti all'interno della suite Microsoft Office 365 2016.

Anche in questo caso Hypershift e le funzionalità di rimappatura presenti all'interno di Synapse 3 si sono rivelati fondamentali: dopo aver assegnato gli shortcut delle azioni più utilizzate all'interno di Photoshop, il tempo di lavoro è decisamente diminuito!

A nostro avviso, poi, i Razer Green Mechanical Switch restituiscono un feedback sonoro e tattile non disprezzabile nemmeno in scrittura.

Durante l'editing delle foto il Basilisk Essential si è dimostrato comodo e preciso, inoltre abbiamo fatto largo uso del clutch presente in dotazione regolando i DPI del mouse quando necessario e rimappando i due pulsanti laterali per le funzioni avanti e indietro.

Infine, le Kraken, utilizzate in combinazione con VEGAS Pro per l'editing video hanno svolto egregiamente il loro compito anche se, a nostro avviso, soprattutto data la loro natura, rimangono sempre un headset più indicato all'ambito videoludico.