2. Vista da vicino
La ROG Crosshair VIII Impact utilizza un curioso form factor Mini-DTX che, di fatto, parte dal tradizionale Mini-ITX e lo estende in corrispondenza dello slot PCIe, andando ad utilizzare dello spazio tipicamente inutilizzato così da consentire alla stessa di disporre di un set di caratteristiche più ampio.
Lo schema di colori va dal grigio scuro al nero, con la cover I/O in alluminio sabbiato e lo shield per la SupremeFX in alluminio spazzolato, mentre la SO-DIMM.2 presenta una combinazione dei due tipi di trattamenti, con linee spigolose ed illuminazione RGB integrata.
Tale soluzione permette di abbinare più facilmente la scheda agli altri componenti installati, demandando al sistema AURA Sync il compito di esaltarne l'impatto estetico.
Dopo aver rimosso il backplate, ulteriori quattro viti ed i due connettori, sarà possibile separare la scheda dal sistema di raffreddamento unificato di chipset e VRM, che presenta due ventole di piccole dimensioni per la dissipazione attiva degli elementi sottostanti.
Il backplate, denominato ROG Armor, consiste in una robusta piastra in alluminio con il logo ROG in basso e il nome completo della scheda in corrispondenza del pannello di I/O, che lascia a nudo solo la zona del socket.
Tale piastra, oltre a fungere da rinforzo meccanico per il PCB della scheda madre, ha il compito di dissipare passivamente tramite pad termici i VRM dedicati a SOC, vCore e chipset.
Dopo aver rimosso tutti gli elementi dissipanti e le schede ausiliarie, è possibile notare come il layout della Crosshair VIII Impact sia particolarmente affollato, complici le dimensioni compatte, mantenendo comunque apposite sezioni del PCB pulite in modo da ridurre le interferenze elettromagnetiche laddove necessario, come nella zona tra il socket e gli slot DIMM.
La parte posteriore presenta in bella vista le due fasi di alimentazione per il SOC nella parte alta, insieme ad una serie di SMD (surface-mount devices) che si occupano della stabilizzazione della corrente, come i condensatori a polimeri d'alluminio intorno alla zona socket, permettendo alla parte frontale della scheda madre di mantenere un layout più ordinato.
La Crosshair VIII Impact utilizza il socket AM4 con supporto a tutte le CPU Ryzen di seconda e terza generazione e, naturalmente, le APU di terza generazione anche se, di fatto, non è presente alcuna uscita video a bordo.
Il socket è dotato di 1331 pin e, rispetto al vecchio AM3+, vede un aumento del numero di contatti di ben oltre il 70%.
Tale zona non presenta elementi ad alto profilo e consente quindi una facile coibentazione termica in caso di sistemi di raffreddamento estremo come LN2 (Azoto liquido) o LHe2 (Elio liquido).
La sezione di alimentazione è predisposta per spingere al limite anche un Ryzen 9 3950X grazie all'utilizzo di 10 fasi totali, 8 per la sezione vCore e 2 per la sezione SOC, utilizzando i seguenti elementi:
- Infineon TDA21472 capaci di erogare fino a 70 Ampere ciascuno;
- Induttori in lega d'alluminio in grado di gestire fino a 45A ciascuno;
- Condensatori ai polimeri d'alluminio.
Il connettore EPS da 8 pin è situato accanto al connettore ATX da 24 pin e, data la presenza di pin solidi invece che a punta cava, è possibile gestire carichi di lavoro superiori ai 480W senza alcun problema.