13. Videogiochi
Ashes of the Singularity - Preset Estremo
Il titolo RTS Stardock e Oxide Games è ambientato in un universo in cui una "singolarità " di natura tecnologica permette agli umani di raggiungere parti dell'universo finora inesplorate.
La corsa alla colonizzazione e allo sfruttamento di nuovi mondi è quindi partita, ma gli avversari, giocatori reali o intelligenze artificiali, non vi renderanno la vita facile.
Basato sul Nitrous Engine, sviluppato sulla base delle API Microsoft DirectX 12, Ashes of The Singularity fa leva sulla massiccia cooperazione tra CPU e GPU per la creazione di scenari densamente popolati di unità che danno al termine "affollato" un nuovo significato.
Tra le particolarità del Nitrous Engine segnaliamo il supporto per Async Compute, per la modalità multi GPU mista, che permette di utilizzare schede di produttori diversi sia come marca che come chip grafico, ed il supporto al rendering parallelo, ovvero la possibilità per ogni core della CPU di dialogare direttamente con la GPU.
Per il test ci siamo avvalsi del benchmark integrato sia per la modalità DirectX 11, sia per quella DirectX 12.
Far Cry 5 - DirectX 11 - Modalità Ultra
L'ultimo episodio della celebre saga di Far Cry, sviluppato da Ubisoft Montreal, è ambientato nella regione di Hope County nel Montana.
Il giocatore veste i panni di uno sceriffo che combatte una pericolosa setta religiosa con a capo Joseph Seed, lo stesso governatore della regione.
Analogalmente agli altri titoli della serie, Far Cry 5 è un Action FPS con una mappa open world in cui il giocatore dovrà , oltre a svolgere le missioni principali della storia, liberare gli insediamenti dai nemici.
Pubblicato a marzo 2018, Far Cry 5, come il suo predecessore, utilizza una versione modificata di CryEngine per tutti i titoli precedenti, il Dunia Engine.
Sid Meier's Civilization VI
Civilization VI è l'ultimo capitolo (espansioni escluse) della saga di strategici a turni di Sid Meier, con un motore grafico, il Firaxis Engine, capace di mettere in difficoltà parecchie CPU e schede video.
Il gioco è il primo della serie a supportare le librerie grafiche DirectX 12, migliorando i tempi di esecuzione dell'IA e presentando un livello di dettaglio mai visto prima.
Civilization VI dispone di due benchmark, di cui uno dedicato al calcolo del tempo necessario al processore per effettuare un turno dell'IA.
Grand Theft Auto V
Il quinto capitolo della saga di GTA, sbarcato su PC ad aprile 2015, ha richiesto ben sei anni di sviluppo a Rockstar Studios che lo aveva annunciato già nel 2009.
Basato sul motore proprietario RAGE (Rockstar Advanced Game Engine), lo stesso utilizzato anche per Max Payne 3, supporta le librerie DirectX 11 ed è impreziosito dai middleware Euphoria e Bullet, che si occupano, rispettivamente, delle animazioni dei personaggi e della fisica nel gioco.
Coadiuvato da una massiccia modalità online, questo "simulatore di vita da gangster" dispone su PC di un'elevata qualità grafica e di un sistema di impostazioni così "granulari" da permettere una regolazione ottimale di tutti i parametri per ottenere il giusto compromesso tra resa visiva e prestazioni.
L'abbinamento tra ROG Crosshair VIII Impact, Ryzen 7 3700X e ROG STRIX RTX 2070 riesce a fornire all'utente un ottimo livello di prestazioni che, grossomodo, sono allineate a quelle restituite da Z390 e 9900K.
Ci siamo soffermati sui test in Full HD, piuttosto che utilizzare anche risoluzioni superiori, in quanto così è più evidente una situazione di CPU bottleneck, eliminando eventuali limitazioni lato GPU dall'equazione.
Risultato sorprendente è quello ottenuto, in particolar modo, su GTA V, dove le due piattaforme hanno segnato un frame rate sovrapponibile, con circa 186 e 185 FPS.
Grand Theft Auto V, infatti, è un gioco caratterizzato da una forte componente di carico sul processore e con le precedenti generazioni di CPU AMD aveva sempre ottenuto prestazioni scadenti, problema, ora, del tutto superato.
Altro test che si concentra esclusivamente sulla CPU è il Benchmark IA di Civilization VI, che impiega circa 6 secondi su entrambe le piattaforme, segno che la Crosshair VIII Impact riesce a mantenere il massimo boost raggiungibile dal 3700X, pareggiando quasi il conto con il 9900K.
Non bisogna dimenticare, comunque, che i risultati emersi sono il frutto anche delle mitigazioni contro Spectre e Meltdown (e tante altre vulnerabilità di cui soffre Intel) implementate nelle ultime versioni di Windows 10, fattore che non ha interessato per niente AMD, disponendo già di tali soluzioni a livello hardware.
