7. Metodologia & Piattaforma di Test
Testare le periferiche di memorizzazione in maniera approfondita ed il più possibile obiettiva e corretta non risulta affatto così semplice come ad un esame superficiale potrebbe apparire: le oggettive difficoltà che inevitabilmente si presentano durante lo svolgimento di questi test sono solo la logica conseguenza dell'elevato numero di differenti variabili in gioco.
Appare chiaro come, data la necessità di portare a termine dei test che producano dei risultati quanto più possibile obiettivi, si debba utilizzare una metodologia precisa, ben fruibile e collaudata, in modo da non indurre alcuna minima differenza nello svolgimento di ogni modalità di prova.
L'introduzione anche solo di una trascurabile variabile, all'apparenza poco significativa e involontaria, potrebbe facilmente influire sulla determinazione di risultati anche sensibilmente diversi tra quelli ottenuti in precedenza per unità analoghe.
Per tali ordini di motivi abbiamo deciso di rendere note le singole impostazioni per ogni differente modalità di test eseguito: in questo modo esisteranno maggiori probabilità che le medesime condizioni di prova possano essere più facilmente riproducibili dagli utenti.
Il verificarsi di tutte queste circostanze darà modo di poter restituire delle risultanze il più possibile obiettive e svincolate da particolari impostazioni, tramite le quali portare a termine in maniera più semplice, coerente e soprattutto verificabile, il successivo confronto con altri analoghi dati.
La strada migliore che abbiamo sperimentato per poter avvicinare le nostre prove a quelle percorribili dagli utenti, è stata, quindi, quella di fornire i risultati dei diversi test mettendo in relazione i benchmark più specifici con le soluzioni attualmente più diffuse e, pertanto, di facile reperibilità e di semplice utilizzo.
I software utilizzati per i nostri test e che, come sempre, consigliamo ai nostri lettori di provare, sono:
- PCMark 7 Professional Edition V. 1.0.4
- PCMark 8 Professional Edition V. 2.8.704
- Anvil's Storage Utilities 1.1.0
- CrystalDiskMark 6.0.2
- AS SSD 2.0.6485.19676
- HD Tune Pro 5.70
- ATTO Disk benchmark v4.00.0f2
- IOMeter 1.1.0 RC1
Di seguito, la piattaforma su cui sono state eseguite le nostre prove.
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Piattaforma X570 | |
Processore | AMD RYZEN 9 3900X |
Scheda Madre | GIGABYTE X570 AORUS XTREME |
RAM | CORSAIR Dominator Platinum RGB 3600MHz |
Drive di Sistema | Samsung 840 Pro 256GB |
SSD in test | AORUS NVMe Gen4 SSD 2TB, CORSAIR Force MP600 2TB, XPG GAMMIX S50 2TB |
Scheda Video | MSI N780 Lightning |
Software | |
Sistema Operativo | Windows 10 PRO 64 bit Build 1903 |
DirectX | 11 |
Driver | AMD 1.9.27.1033 |
Poiché questa tipologia di SSD, in particolar modo sotto forte stress, tende a raggiungere temperature abbastanza elevate che possono innescare fenomeni di throttling, abbiamo voluto verificare anche questo particolare aspetto.
Per le misure ci siamo avvalsi del software AIDA64 il quale, essendo interfacciato direttamente con i sensori interni dei drive in prova, ci mostra in tempo reale le temperature dei controller.
Come se non bastasse, abbiamo inoltre disattivato le ventole laterali del nostro banchetto che, altrimenti, avrebbero pesantemente condizionato la prova.
Temperature massime rilevate in idle |
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AORUS NVMe Gen4 SSD 2TB | CORSAIR Force MP600 2TB | XPG GAMMIX S50 2TB |
Con una temperatura ambiente pari a 27 °C, le temperature in idle misurate sui tre SSD in prova oscillano fra i 35° dei drive di ADATA e di GIGABYTE ed i 38° del CORSAIR, tre valori decisamente buoni tenendo conto della completa assenza di ventilazione.
Temperature massime rilevate in full load |
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AORUS NVMe Gen4 SSD 2TB | CORSAIR Force MP600 2TB | XPG GAMMIX S50 2TB |
Sotto carico sia l'AORUS NVMe Gen4 SSD 2TB che il CORSAIR Force MP600 2TB se la cavano egregiamente mantenendo la temperatura dei rispettivi controller abbondantemente sotto i 60 °C, merito dei sistemi di dissipazione particolarmente efficienti in grado di smaltire il notevole calore prodotto sotto forte stress.
Meno bene se la cava l'ADATA XPG GAMMIX S50 2TB che, con una temperatura massima di 67 °C, risulta essere il peggiore del lotto, e non poteva essere altrimenti vista la notevole differenza che intercorre fra il suo dissipatore e quelli adottati dalla concorrenza.