Roundup SSD NVMe PCIe 4.0

19. Conclusioni

L'introduzione del nuovo standard PCIe 4.0 ha suscitato grande curiositÃ tra gli addetti ai lavori, impazienti di scoprire tutti i vantaggi offerti.

Questo roundup ci ha permesso di avere un primo assaggio di quanto lo stesso abbia da offrire relativamente al comparto di storage dei moderni PC, evidenziando tutti i pregi ed i difetti messi in mostra da tre prodotti che, in quanto pionieri di questa nuova tecnologia, non possono essere perfetti.

Fatta questa piccola premessa, possiamo trarre le nostre personali conclusioni sugli SSD protagonisti della prova.

Dal punto di vista del design e della qualitÃ costruttiva, sia il CORSAIR Force MP600 che l'AORUS NVMe Gen4 hanno mostrato di avere una marcia in piÃ¹ rispetto all'ADATA XPG Gammix S50, a cui non riusciamo a perdonare l'utilizzo di un PCB di colore azzurrro, poco adatto all'utilizzo in una piattaforma gaming, cosÃ¬ come l'impiego di un dissipatore non removibile.

Come abbiamo avuto modo di constatare nel corso dei nostri test, il controller Phison PS5016-E16 con cui sono equipaggiati i nostri drive scalda parecchio, di conseguenza va fatto un plauso a CORSAIR e GIGABYTE che hanno dotato i loro prodotti di un dissipatore particolarmente efficiente, in grado di assolvere pienamente alla propria funzione anche in assenza di una ventilazione adeguata.

Lo stesso, purtroppo, non si puÃ² dire del drive ADATA che, a nostro avviso, dovrÃ essere installato soltanto in sistemi dotati di un buon ricircolo di aria al fine di evitare l'innesco dei famigerati processi di throttling.

Roundup SSD NVMe PCIe 4.0 19. Conclusioni 1

Sul fronte prestazioni, poi, sicuramente il CORSAIR Force MP600 ha mostrato di avere una marcia in piÃ¹, non sappiamo se grazie all'utilizzo di un firmware piÃ¹ recente oppure di una cache leggermente piÃ¹ veloce, fatto sta che Ã¨ riuscito a primeggiare nella stragrande maggioranza dei test.

Complessivamente, comunque, tutti e tre i drive hanno messo sul piatto prestazioni in ambito sequenziale di un'altra categoria rispetto agli SSD di precedente generazione, inaugurando una nuova era per il settore dello storage.

Ottime anche le prestazioni in accesso casuale, anche se non fanno di certo gridare al miracolo visto che l'incremento rispetto a quanto offerto dagli SSD PCIe 3.0 non Ã¨ poi cosÃ¬ marcato come ci si poteva aspettare.

Anche sul fronte della costanza prestazionale, sia nel passaggio dalla condizione di drive vergine a quella di drive usurato, che in quella di parziale o totale riempimento, non abbiamo notato progressi degni di nota, mantenendosi su livelli talvolta elevati, ma palesando, comunque, qualche chiara incertezza.

Sul fronte software siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal GIGABYTE SSD Tool Box, molto intuitivo nell'utilizzo, oltre che perfettamente in grado di svolgere il lavoro richiesto, senza costringere l'utente a rivolgersi ad applicazioni di terze parti per effettuare operazioni normalissime come il Secure Erase o il controllo della temperatura.

Non sullo stesso livello l'applicativo di CORSAIR che, nonostante abbia qualche funzionalitÃ in piÃ¹ rispetto al prodotto di GIGABYTE, non offre un sistema di Secure Erase altrettanto veloce.

Bocciato, invece, il Tool Box di ADATA che, allo stato attuale, si limita a fornire soltanto informazioni inerenti il drive, non riuscendo a svolgere nessuna delle funzioni veramente utili che caratterizzano questi software.

I prezzi al pubblico dei prodotti oggetto di questa comparativa sono rispettivamente pari a 469â‚¬ per il CORSAIR Force MP600 2TB, 475â‚¬ per l'ADATA XPG Gammix S50 2TB e 499,90â‚¬ per l'AORUS NVMe Gen4 2TB, a nostro avviso congrui in virtÃ¹ delle qualitÃ complessive messe in mostra nel corso della nostra analisi e della capacitÃ offerta.