Roundup SSD NVMe PCIe 4.0

14. CrystalDiskMark 6.0.2

Impostazioni

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CrystalDiskMark è uno dei pochi software che riesce a simulare sia uno scenario di lavoro con dati comprimibili che uno con dati incomprimibili.

Dopo averlo installato è necessario selezionare il test da 1GB per avere una migliore accuratezza nei risultati.

Tramite la voce File -> Verifica dati è inoltre possibile utilizzare la modalità di prova con dati comprimibili scegliendo l'opzione All 0x00 (riempimento), oppure quella tradizionale con dati incomprimibili scegliendo l'opzione Predefinita (casuale).

Dal menu a tendina situato sulla destra si andrà invece a selezionare l'unità su cui effettuare la nostra analisi.

Risultati

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Sintesi test su dati comprimibili

Nei test di lettura effettuati utilizzando pattern di dati comprimibili il CORSAIR Force MP600 sbaraglia nettamente la concorrenza primeggiando sia nei test ad accesso casuale su file da 4kB nelle tre condizioni di carico previste, che in quello sequenziale dove è l'unico in grado di superare, e anche in modo abbondante, la velocità dichiarata.

Passando ai test di scrittura è l'AORUS NVMe Gen 4 a prendere il sopravvento vincendo sia nel test sequenziale che in due dei tre test ad accesso casuale su file da 4kB.

In questo caso nessuno dei tre SSD in prova è stato in grado di eguagliare le velocità sequenziali o ad accesso casuale dichiarate.

Sintesi test su dati incomprimibili

Utilizzando pattern di dati incomprimibili assistiamo ad un leggero calo delle prestazioni in lettura di tutti i drive testati sia in ambito sequenziale che in quello ad accesso casuale su file da 4kB.

Il test sequenziale viene vinto dall'AORUS NVMe Gen4, in grado di sfiorare i 5.000 MB/s dichiarati, seguito a breve distanza dagli altri due SSD anche loro molto vicini ai dati di targa.

I test ad accesso casuale sono invece appannaggio del CORSAIR Force MP600, in grado di vincerli tutti, seppur con distacchi veramente trascurabili.

Nei test di scrittura assistiamo ad un netto miglioramento delle prestazioni in ambito sequenziale rispetto a quanto rilevato utilizzando dati comprimibili.

In particolare possiamo notare come l'AORUS NVMe Gen4, vincitore del test in oggetto, sia in grado di superare i 4.400 MB/s dichiarati ed i rimanenti drive vadano molto vicini al loro dato di targa che, ricordiamo, essere pari 4.250 MB/s.

Anche nei test ad accesso casuale su file da 4kB il drive di GIGABYTE risulta essere il migliore del lotto vincendo due dei tre test svolti, seguito a ruota dal CORSAIR con un primo posto e due seconde piazze.