2. Visto da vicino - Parte prima


Razer Raiju 2. Visto da vicino - Parte prima 1 


Il Razer Raiju, come accennato in precedenza, è stato realizzato sulla base del Wildcat da cui eredita struttura e gran parte delle caratteristiche peculiari.

Inutile dire che siamo davanti ad un prodotto estremamente curato, munito di una struttura ergonomica in materiale plastico di ottima qualità e caratterizzata da una finitura opaca di colore nero di pregevole fattura.

Rispetto al fratello gemello, le dimensioni complessive hanno subito un lieve incremento portando la lunghezza dai 156mm del Wildcat agli attuali 168mm, offrendo una spazio più ampio a favore della presa.

I quattro tasti principali (X, cerchio, quadrato e triangolo), che mostrano le colorazioni tipiche della console Sony, perfettamente incassati nella struttura ed esenti da qualsiasi gioco meccanico, presentano switch meccanici di tipo Hyperesponse, i medesimi utilizzati per i mouse di nuova generazione dell'azienda californiana.

Entrambi gli stick analogici, realizzati in plastica e gomma, sono dotati di una struttura rinforzata in metallo per ridurne al minimo l'usura nel tempo e montano di serie due coperture in silicone con superficie texturizzata.

Il D-PAD, o croce direzionale, presenta quattro robusti pulsanti indipendenti dotati di switch di tipo standard.

La parte alta del gamepad accoglie, proprio come per il Dualshock 4 di Sony, l'inedito touchpad in grado di offrire una maggiore immersività nei titoli compatibili.

La zona inferiore accoglie invece l'interessante pannello di controllo rapido, questa volta più ampio di quello visto sul Wildcat, che ci permetterà di gestire i profili personalizzabili e le opzioni della chat come il volume delle cuffie e l'attività del microfono.

Il Control Panel è inoltre posto in una zona strategica in modo da non causare fastidi di sorta durante l'utilizzo.


Razer Raiju 2. Visto da vicino - Parte prima 2 


Il retro del controller accoglie i due grilletti aggiuntivi removibili (M3 ed M4), che ricordiamo essere completamente rimappabili via hardware, e le due clip di sblocco, indispensabili per l'installazione dei grilletti preventivamente rimossi.

La zona superiore accoglie una coppia di selettori posti in corrispondenza dei grilletti standard L2 ed R2 che si occuperanno di ridurre la corsa di attivazione degli stessi, caratteristica utile nel caso si stia utilizzando un fucile semiautomatico in uno sparatutto, permettendo un fuoco rapido e costante senza dover giungere a fine corsa del pulsante.

Il lato posteriore della struttura presenta inoltre numerose parti incavate rivestite in gomma texturizzata in corrispondenza delle zone che andranno a diretto contatto con le dita, in modo tale da aumentarne notevolmente l'ergonomia e la presa.


Razer Raiju 2. Visto da vicino - Parte prima 3 


La zona superiore ospita gli ulteriori due bumper programmabili (M1 ed M2), dotati anch'essi di switch Hyperesponse, posti in una posizione molto comoda per gli indici.


Razer Raiju 2. Visto da vicino - Parte prima 4 


Trattandosi di un controller progettato per le competizioni, il Razer Raiju, come il Wildcat, è dotato della sola modalità cablata, caratteristica senza alcun dubbio sgradita ai casual gamer, ma che rappresenta il punto di forza per gli atleti, data la minor latenza degli input.

Da notare le due clip laterali in corrispondenza del connettore Micro-USB di tipo B, che impediranno l'utilizzo di qualsiasi altro cavo al di fuori di quello incluso in bundle, una scelta senza alcun dubbio discutibile.

Nella foto in alto sono visibili anche i rinforzi in metallo, descritti in precedenza, utilizzati per aumentare la resistenza degli stick analogici.


Razer Raiju 2. Visto da vicino - Parte prima 5 


Il pannello di controllo integrato nel Razer Raiju dispone di quattro pulsanti di cui due dedicati alla gestione dei profili hardware personalizzabili (Default, 1 e 2) e due che si occuperanno della gestione del microfono e del volume una volta collegato un headset al connettore jack da 3.5mm di cui è dotato e visibile in basso.

Di seguito sono riportate, da sinistra verso destra, tutte le funzionalità specifiche dei quattro pulsanti.

Mappatura Tasti

Utilizzando questo pulsante sarà possibile impostare, tramite una semplice procedura che descriveremo nella pagina successiva, una mappatura tasti per ognuno dei due profili disponibili.

Selezione Profili

Il tasto in questione permette lo switch tra i due profili personalizzabili; sarà possibile tornare al profilo default tenendo premuto il pulsante di selezione dei profili per 3 secondi.

Ricordiamo che nella modalità default i tasti aggiuntivi si comporteranno come i comuni L1/L2 e R1/R2.

MIC-Mute

Tramite il suddetto pulsante si potrà gestire l'attività del microfono, ovviamente se è collegato un headset al connettore jack da 3.5mm.

Il microfono sarà attivo a luce spenta e disattivo (MUTE) a LED acceso.

AUDIO Control

La regolazione del volume è affidata al pulsante Audio Control grazie al quale si potrà aumentarlo in step del 20% circa con una singola pressione, oppure in regolazione manuale tenendolo premuto ed utilizzando i pulsanti SU e GIÙ del D-PAD.