3. Low o High Senser?
Quando noi muoviamo il mouse, l'elettronica contenuta al suo interno invia un certo numero di dati per ogni unità di distanza percorsa: stiamo parlando dei DPI, il valore che indica nella pratica quanti dati (counts) vengono inviati per ogni pollice (inch) di distanza.
Ad esempio, un valore di 1000 DPI equivale a dire che il sensore registra un count ogni 1/1000 di spostamento reale (misurato in inch=pollici).
Ma cos'è questo count? Un count sostanzialmente è un'informazione di spostamento sull'asse orizzontale e verticale che ci permette di approssimare in digitale il movimento della mano.Â
In nessun modo, quindi, la risoluzione è sinonimo di accuratezza o di precisione del sensore, né tantomeno di "velocità " o di altri vari termini di varia natura usati erroneamente.
I più informati sapranno che DPI è un acronimo inadatto e che al suo posto è più corretto usare CPI e, nonostante ormai il primo sia entrato nel lessico comune, torneremo ad usare questo termine solo quando sarà necessario ricordare il concetto di "count" (diverso dal "dot").
![]() | Formula per il calcolo del minimo valore di DPI utili. Si tratta di una stima da prendere in via molto indicativa. |
Sulla carta, ed in condizioni di tracciamento ideale, è ovvio che una risoluzione maggiore comporta un tracciamento più fedele ma, matematica alla mano, anche nel peggiore dei casi (Monitor 4K, stile di gioco High-senser, FOV90), possiamo stimare che 1500 DPI sono sufficienti per essere precisi.
Questo non significa che un valore di, ad esempio, 2000 DPI sia totalmente inutile, ma ci permette di affermare che 5000 DPI possono essere non molto più che un'indicazione di mero marketing, per quanto assolutamente non nocivi se buone sono le performance del sensore.
Chiariremo nelle prossime pagine cosa significa essere "precisi" in senso videoludico, a cosa servano realmente i DPI e come il tracciamento diventa sempre meno ideale man mano che si aumenta la risoluzione del sensore.
SensitivitySensibilitÃ
La velocità nell'eseguire gli spostamenti dipende dalla sensibilità in gioco, ma c'è di più.Â
Sebbene la velocità di movimento aumentata o diminuita è l'effetto percepito quando si varia questo valore, tale termine definisce in sostanza una griglia di punti su cui il cursore si muoverà , dove valori minori equivalgono a punti più vicini e griglie più dense di punti, con un effetto reale di migliore precisione.Â
Il modo con cui questa griglia di punti va immaginata è un po' differente a seconda che il gioco abbia una visuale in 3D oppure una visuale ortogonale, ma per ora rimandiamo l'argomento alla prossima pagina, abbiamo altre "basi" da definire.
La sensibilità , però, potrebbe non essere l'unico fattore a determinare la velocità di spostamento del cursore, laddove è presente un qualche tipo di accelerazione oppure il motore grafico del gioco acquisisce i dati del sensore del mouse senza il RAW Input.
Nei prossimi paragrafi ipotizzeremo sempre l'assenza di accelerazione ed il RAW input come metodo corrente di acquisizione dati.
I centimetri che contano: la distanza di 360Â
Il modo con cui un giocatore controlla il cursore (in due parole, lo stile di gioco) si definisce solo con la distanza percorsa dal mouse necessaria a compiere un giro completo di visuale a schermo o distanza di 360 o cm/360, per essere brevi.Â
Non i DPI, né altro definiscono lo stile di gioco, ma solo i cm/360.
Questo valore è dipendente da quello della sensibilità (che è una variabile indipendente da DPI, Risoluzione, FOV o quant'altro) e dai DPI (un'altra variabile indipendente).
In base a questo, abbiamo nella pratica due classi tipo di giocatore:
- il low senser, abituato a distanza dell'ordine di 35-40 cm/360;
- l'high senser, abituato a basse distanze dell'ordine di 15 cm/360.
Il low senser è un giocatore che muove ampiamente la mano per eseguire piccoli spostamenti del cursore a schermo, si sposta su ampie superfici ed arriva ad accelerazioni molto forti (con punte di velocità dell'ordine dei 3-4m/s nei casi estremi, mediamente 2m/s).
L'high senser è invece colui che muove poco la mano per eseguire spostamenti del cursore più grandi ed è per questo motivo che risulta tendenzialmente più reattivo nei movimenti, ma anche meno preciso.
Una volta trovato il valore di cm/360 che maggiormente vi aggrada (in base all'abitudine, al mouse, alla tipologia di gioco), è consigliabile mantenere sempre la stessa impostazione per tutti i giochi simili per tipologia e, specialmente se siete accaniti giocatori di FPS, questo è un consiglio che deve essere la regola.
Sfortunatamente il valore di sensibilità , cosi come usato nei file di configurazione o nei menu di alcuni giochi, dipende da fattori arbitrari decisi dagli sviluppatori, pertanto i cm/360 non sono portabili da gioco a gioco semplicemente copiando il valore numerico relativo alla sensibilità .
Per ottenere il giusto valore possiamo usare alcuni tools rapidi disponibili in rete per il calcolo della sensibilità e DPI giusti per ottenere la distanza voluta di 360 in ogni gioco: uno di questi è disponibile sul sito mouse-sensitivity.com.