5. Prova sul campo
Dal gaming ad un uso normale, la Lobera Supreme deve dimostrare di essere una tastiera di ottimo livello, soprattutto se si tiene presente che il suo target è oltre 100 Euro.
La nuova Lobera si colloca quindi nel segmento proprio delle meccaniche full-size di fascia alta, solitamente dotate di qualche funzionalità aggiuntiva ed un bundle appropriato.
Nelle pagine precedenti abbiamo accennato ad alcuni particolari interessanti, ovvero l'HUB dotato di connessioni seriali ed audio, i tasti Thumbkey e l'esclusiva illuminazione RGB.
Iniziamo dalle basi: la Lobera sfrutta gli switch meccanici MX RGB nelle quattro varianti Brown, Blue, Black e Red, a seconda del modello, tutti dotati di LED integrato multicolore per una retroilluminazione personalizzabile come mai prima d'ora su una meccanica.
La tastiera che abbiamo in prova sfrutta il modello Brown, un tipo di switch non-lineare, dotato cioè di un feedback tattile che si avverte poco prima dell'attuazione dello stesso.
Si tratta di una soluzione molto versatile, che ora si può apprezzare in un numero crescente di modelli di vari produttori proprio per la sua capacità di offrire un buon feeling sia in gioco che in scrittura.
Un altro motivo alla base della diffusione della variante Brown è sicuramente la sua maggiore somiglianza con i tasti "Rubber Dome" (le classiche tastiere di prezzo contenuto) a livello di feedback, che contribuisce a rendere questi tasti una scelta "sicura" nell'acquisto di una prima meccanica.
In gaming la Lobera Supreme è una meccanica reattiva, con una matrice che gestisce i tasti singolarmente con la possibilità di premerli tutti contemporaneamente (modalità Full-KRO).
La tastiera manca di tasti aggiuntivi laterali espressamente dedicati alle Macro, ma in compenso offre tre rapidi tasti Thumbkey sotto la barra spaziatrice, facilmente raggiungibili e molto più comodi rispetto alla classica colonna posta sulla sinistra.
Questo tipo di soluzione affronta meglio le richieste di un giocatore che, ovviamente, apprezzerà pochi ma rapidi tasti aggiuntivi piuttosto che un'intera colonna raggiungibile con il mignolo o l'anulare, solitamente impegnatissimi in altre faccende ...
Ma, cosi come abbiamo già scritto a proposito della Colada, che usava una soluzione identica, l'utilizzo di keycaps con un qualche rilievo tattile potrebbe ulteriormente migliorare il feeling delle Thumbkey, già così di ottimo livello.
Per ciò che interessa il palmo, abbiamo un poggiapalmo corto con finitura texturizzata antiscivolo.
Siamo ovviamente nel campo del soggettivo, ma una soluzione removibile di maggiori dimensioni sarebbe stata a nostro avviso preferibile: alcune concorrenti la hanno e in una fascia di prezzo simile.
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In sintesi, la Lobera Supreme si è dimostrata un prodotto in grado di esprimere tutto il potenziale del tasto meccanico in gioco senza inutili fronzoli.
Per quanto concerne il pratico HUB USB situato sul margine superiore destro, una volta smontata la tastiera e analizzato il PCB, pensavamo di essere di fronte alla replica esatta di quello presente sulla Colada, con alcune limitazioni inerenti alla massima corrente erogata in assenza di un alimentatore dedicato.
Dalle nostre prove, però, non solo la nuova Lobera è in grado di far funzionare due periferiche alla volta, ma riesce ad erogare corrente a sufficienza per Flash Drive di grandi capacità anche senza tutti e due i cavi collegati.
Con l'aiuto di un multimetro digitale abbiamo verificato che le porte sono in grado di erogare ben più dei 100mA previsti da Tesoro senza l'ausilio del terzo cavo USB aggiuntivo di alimentazione.
Non è comunque nostra intenzione spingerci in una digressione profonda sull'argomento: ciò che ci interessa è che l'HUB è perfettamente funzionale per il collegamento di mouse, cuffie e compatti dispositivi esterni di storage, semplicemente usando i normali cavi previsti.
