3. Mouse Octane MS35
Sullo stesso design che ha dato le forme alla tastiera MB7C si sviluppa il nostro mouse, che porta la denominazione di MS35.
La superficie esterna è pura e semplice plastica, senza alcuna finitura di tipo gommato o antiscivolo: soluzione un po' rude ma, in fondo, ciò che non c'è non si può rompere e su un mouse di questa fascia di prezzo non ci saremmo aspettati nulla di diverso.
Il sistema di illuminazione si sviluppa in due zone, ovvero quella della rotellina, sempre fissa sul bianco, e quella della zona "palmare", di colore variabile con un clic del tasto dorsale inferiore.
In totale, le illuminazioni possibili sono 7...
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Il layout del CM Storm Octane MS35 prevede la presenza di 7 tasti, ovviamente non programmabili data l'assenza di software e/o memoria interna.
Tutti i tasti sono quindi legati alle classiche funzioni di Windows a parte i due tasti dorsali, di cui il più arretrato assegnato all'illuminazione, come abbiamo già detto, ed il più avanzato deputato al cambio di risoluzione al volo in step di 500, 1000, 2000 e 3500 DPI.
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Il profilo ribassato (la massima altezza è di soli 38mm) accompagna il posizionamento delle dita in maniera piuttosto distesa, garantendo, tra l'altro, una buona ergonomia di tipo finger-tip.
Il frontale, molto aggressivo con questa griglia forata di ispirazione automobilistica, sfrutta l'illuminazione della rotellina per dare vita a questi "fari".
Sul profilo c'è poco da dire, ad eccezione della convessità dei tasti frontali, la scelta di design è tipica di mouse claw grip e palm.
Da una prima analisi visiva il nostro MS35 mostra di essere piuttosto versatile come ergonomia.
La base del mouse è alquanto semplice: tre pad in teflon a coprire gli angoli, garantendo una certa stabilità , ed il sensore ottico Avago 3050 in posizione centrale.
Il logo CM Storm è inciso su quello che, a prima vista, parrebbe uno scomparto circolare atto ad ospitare dei pesi, ma così non è, motivo per cui non capiamo il motivo della sua esistenza.
