3. Driver NVMe - TRIM - SSD Utility
Anche se le ultime versioni di Windows 10 supportano nativamente l'interfaccia NVMe, OCZ consiglia caldamente l'installazione dei driver proprietari al fine di sfruttare al massimo le doti velocistiche del nuovo RD400 PCIe NVMe 512GB.
Tale operazione non rallenta in alcun modo la fase d'installazione di Windows 10 che sulla nostra piattaforma Z170 è stata conclusa senza alcuna richiesta di driver da parte del sistema.
Solo successivamente abbiamo provveduto ad installare il software, non fornito in dotazione tramite supporto ottico, ma facilmente prelevabile sul sito del produttore.
TRIM
Come abbiamo più volte sottolineato, gli SSD equipaggiati con controller di ultima generazione hanno una gestione molto efficiente del comando TRIM implementato da Microsoft a partire da Windows 7.
La conseguenza logica è un recupero delle prestazioni talmente veloce, che risulta impossibile notare cali degni di nota tra una sessione di lavoro e la successiva.
Per potersi rendere conto di quanto sia efficiente, basta effettuare una serie di test in sequenza e confrontare i risultati con quelli ottenuti disabilitando il TRIM tramite il comando:
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Il recupero delle prestazioni sulle unità più recenti è altresì agevolato da Garbage Collection sempre più efficienti, che permettono di utilizzare gli SSD anche su sistemi operativi che non supportano il comando Trim, senza dover per forza ricorrere a frequenti operazioni di Secure Erase per porre rimedio ai decadimenti prestazionali.
Tuttavia, nel caso si abbia la necessità di riportare l'unità allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o ripristinare le prestazioni originarie, si può utilizzare l'apposita sezione del software OCZ SSD Utility, una versione rinnovata del vecchio OCZ SSD Guru, rispetto al quale offre la stessa facilità di utilizzo e qualche funzionalità in più.
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Come potete intuire dalle immagini, l'operazione di "sanitarizzazione" del drive risulta essere piuttosto intuitiva ed anche discretamente veloce visto che richiede complessivamente una quarantina di secondi.
OCZ SSD Utlity
Dopo avervi mostrato una delle funzionalità offerte da questo software, procediamo con le altre sezioni presenti.
Una volta avviato, la prima schermata che ci viene proposta è quella denominata "Overview", la quale ci offre una panoramica completa dello stato del drive in termini di capacità disponibile, stato di salute delle memorie, versione del firmware e temperatura operativa.
Sempre all'interno della sezione Overview, selezionando la tab "SSD Details", avremo a disposizione alcuni dati importanti tra cui l'ID hardware dell'unità e la versione dei driver di storage utilizzati.
Proseguendo nei relativi menu possiamo avere alcuni sintetici dettagli inerenti i principali componenti facenti parte della piattaforma in uso.
L'ultima tab della sezione Overview riguarda l'utilissima funzionalità di monitoring S.M.A.R.T., in cui il produttore ha agevolato la comprensione dei dati visualizzati affiancandogli una icona in base alla tipologia degli stessi.
Nello specifico avremo indicazioni relative alla durata, alle funzionalità e altre informazioni di base.
Passando alla sezione Tuner troveremo tre tab, di cui la prima contiene un benchmark per misurare le prestazioni dell'unità che, però, è utilizzabile soltanto qualora la stessa sia usata come disco di sistema.
Nella seconda tab è possibile aumentare lo spazio di overprovisioning che viene utilizzato dal drive per la gestione della ridondanza dei dati e per la sostituzione delle celle che si possono deteriorare nell'arco della sua vita.
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Utilizzando l'OCZ RD-400 come drive di installazione del sistema operativo, sempre nella sezione Tuner, ci apparirà anche la tab OS Tuner che ci permetterà di ottimizzare in automatico le prestazioni in base alle nostre necessità tramite alcune modalità preimpostate o, selezionando l'opzione Custom, stabilire da soli le impostazioni per ogni singola voce proposta.
Nella sezione "Maintenance" abbiamo a disposizione il tab Updates che permette di effettuare l'upgrade del firmware, che in questo caso non è stato possibile in quanto non erano presenti aggiornamenti.
Tralasciando il tab Tools visto in precedenza, troviamo la sezione "Alerts" che fornisce una sorta di LOG su eventuali malfunzionamenti dell'unità.
Proseguendo in questa sezione scopriamo una pratica funzionalità per la creazione di una periferica di boot contenente SSD Utility, molto utile in quelle situazioni in cui non fosse possibile effettuare il Secure Erase ed altre operazioni di manutenzione del drive dal sistema operativo.
Passiamo ora alla sezione "Settings" in cui potremo scegliere la lingua, creare un file di log per tutti gli eventi ed impostare le modalità di avvio del software nonché sua attività in background.
Viene inoltre data la possibilità di gestire il drive tramite un proxy server andando ad agevolarne un utilizzo professionale.
La quinta ed ultima sezione è dedicata a quanti avessero bisogno di assistenza per eventuali problemi, mettendo a disposizione i link per il supporto tecnico online ed il forum OCZ.
Per aiutare ulteriormente il cliente in difficoltà, mediante il pulsante Save è possibile salvare in un file di report tutte le informazioni inerenti il nostro sistema, le quali potranno successivamente essere inviate al supporto OCZ.