Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe 512GB - [RECENSIONE]

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  1. #1
    S|culo S|lente! L'avatar di pippo369
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    Predefinito Prestazioni da urlo e versatilità elevata per il nuovo SSD di punta del brand californiano.




    Dopo l'acquisizione da parte di Toshiba, OCZ sta vivendo una seconda giovinezza come brand diretto del colosso giapponese, specializzato nella progettazione e produzione di componenti per PC ad alte prestazioni per giocatori e appassionati.

    Sfruttando le enormi risorse ed il know how di Toshiba, in grado di sviluppare e produrre in proprio sia le memorie NAND Flash che i controller, OCZ ha sfornato di recente una lunga serie di SSD SATA III cercando di migliorare aspetti come i consumi, la sicurezza e l'affidabilità nel tempo, non trascurando ovviamente le prestazioni che, da sempre, costituiscono uno dei punti cardini dei propri prodotti.

    Fra i tanti progetti messi in cantiere dal nuovo brand, quello più atteso dai suoi clienti più affezionati era senza dubbio il degno successore del RevoDrive 350 che, per un lungo periodo, è stato uno dei punti di riferimento fra gli SSD PCIe ad altissime prestazioni dedicati al mondo consumer.


     1


    Nel mese di maggio, finalmente, la lunga attesa è finita con l'annuncio ufficiale del lancio della nuova serie OCZ RD400 SSD NVMe.

    Progettata per notebook e PC di ultima generazione, la serie RD400 PCIe fornisce un notevole incremento della larghezza di banda di memorizzazione ed una latenza estremamente ridotta che si concretizza in una impressionante reattività e velocità di elaborazione.

    A differenza dei RevoDrive 350, basati sull'utilizzo del protocollo Advanced Host Controller Interface (AHCI), gli RD400 PCIe NVMe, come lascia presagire il nome, utilizzano il protocollo di storage NVMe, progettato appositamente per i drive a stato solido permettendo loro di sfruttare tutto il potenziale offerto dall'interfaccia PCIe.

    Gli RD400 PCIe NVMe utilizzano un'interfaccia PCIe Gen3 x4, offrendo velocità di lettura e scrittura sequenziali sino a 2.600 MB/s e 1.600 MB/s con prestazioni massime in modalità random 4K pari, rispettivamente, a 210.000 e 140.000 IOPS.

    Il cuore pulsante di questi nuovi drive è costituito da un evoluto controller di produzione Toshiba abbinato a memorie NAND Flash MLC a 15nm, coadiuvato da un chip di memoria cache DDR3L di produzione Samsung.

    Tale componentistica, pilotata da un firmware interamente realizzato in house, oltre a garantire prestazioni strepitose, è in grado di offrire una lunga durata nel tempo con un TBW (Total Byte Written) che per la versione più capiente è stimato intorno ai 592 terabyte.

    Gli OCZ RD400 SSD NVMe sono commercializzati sia in versione M.2 liscia che con adattatore PCIe e sono disponibili con capacità di 128GB, 256GB, 512GB e 1024GB.

    Ogni unità è supportata da un programma di garanzia avanzata di 5 anni per ridurre al minimo il tempo di sostituzione in caso di guasto.

    Nel corso della recensione odierna andremo ad analizzare il modello da 512GB in versione PCIe, identificato dal part number RVD400-M22280-512G-A, che si differenzia dal modello M.2, come già accennato in precedenza, per la presenza di un adattatore HHHL (Half-Height Half-Lenght) da installare comodamente in uno slot PCIe 3.0 x4 e corredato, inoltre, da una staffa di misure ridotte atta a consentirne l'alloggiamento in case estremamente compatti.

    Ma prima di iniziare la nostra analisi vi lasciamo, come di consueto, alla tabella con le principali caratteristiche tecniche del prodotto in prova.


    Modello
    RVD400-M22280-512G-A
    Capacità
    512GB
    Velocità sequenziale massima
    Lettura 2.600 MB/s - Scrittura 1.600 MB/s
    Prestazioni massime random 4k
    Lettura 190.000 IOPS - Scrittura 120.000 IOPS
    Interfaccia PCIe Gen3 x4
    Form Factor
    M.2 2280 + AIC
    Hardware
    Controller Toshiba TC58NCP070GSB
    NAND Flash Toshiba A15nm MLC
    DRAM Cache DDR3L 512MB
    Consumi
    Attivo: 6W - Power state 5: 6mW
    Supporto set di comandi
    Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology (SMART)
    Temperatura operativa
    0 °C - 70 °C
    Temperatura di storage
    -40 °C - 85 °C
    Dimensioni e peso
    80x22x2,23 mm - 7,2 g
    AIC: 157,64x105,51x17,2mm - 67g
    Shock operativo
    9.8 km/s² {1000 G} (0.5 ms)
    Shock vibrazioni
    21 m/s² {2.17 Grms} (Peak, 7 to 800 Hz) operativo;
    30 m/s² {3.13 Grms} (Peak, 5 to 800 Hz) non operativo.
    MTBF
    1,5 milioni di ore
    Garanzia
    5 anni


    Di seguito le prestazioni dichiarate dal produttore per tutti i modelli attualmente disponibili del Toshiba OCZ RD400 PCIe NVMe.


    Capacità
    128GB
    256GB
    512GB 1TB
    Seq. Read Speed2.200 MB/s
    2.600 MB/s
    2.600 MB/s
    2.600 MB/s
    Seq. Write Speed
    620 MB/s
    1.150 MB/s 1.600 MB/s
    1.550 MB/s
    Random Read
    (4K QD 32)
    170.000 IOPS
    210.000 IOPS
    190.000 IOPS
    210.000 IOPS
    Random Write (4K QD 32) 110.000 IOPS
    140.000 IOPS
    120.000 IOPS
    130.000 IOPS
    TBW
    74 TB 148 TB 296 TB 592 TB


    Buona lettura!





  2. #2
    gibibyte L'avatar di The Punisher
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    Mi ci è voluto un intero bricco di caffè per leggerla tutta

    SSD fantastico, mi sembra di aver capito che non c'è alcun problema ad usarlo come disco di sistema, bene, un altro punto a favore

  3. #3
    Scassatore L'avatar di j0h89
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    Da tenere sicuramente in considerazione.. Troppi prodotti interessanti ultimamente, il desiderio di fare una configurazione nuova è quasi insopportabile

  4. #4
    Moderatore L'avatar di sg93
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    Un prodotto spettacolare . Questi ssd nvme stanno raggiungendo livelli altissimi.

  5. #5
    Moderatore L'avatar di Rais
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    Onestamente fatico ancora a capire il senso consumer di queste unità!

  6. #6
    The Guilty L'avatar di virgolanera
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    Eccetto il consistente calo in lettura a drive usurato si tratta di un ottimo prodotto ad un prezzo molto interessante.
    Sono curioso di vedere la risposta da parte dei vari brand produttori di SSD.

  7. #7
    gibibyte L'avatar di Ettore
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    un fulmine davvero, ma non lo metterei in un Ultrabook rischiando che la scocca mi bruci le mani ...

  8. #8
    Scassatore L'avatar di j0h89
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    Originariamente inviato da Ettore
    un fulmine davvero, ma non lo metterei in un Ultrabook rischiando che la scocca mi bruci le mani ...
    Proprio oggi ho letto un articolo riguardante il thermal throttling dei drive; stando a questi test, sembrerebbe che la disposizione ideale per i drive M2 sia disponibile sulla ASUS X99 Deluxe, ovvero perpendicolarmente rispetto alla mainboard.
    In questo caso il drive ha sofferto meno.. anche dopo essere entrato in stato di thermal throttling, infatti, riusciva a garantire prestazioni leggermente superiori rispetto ad altre disposizioni.

    Non so se tutto ciò possa essere veritiero, ma se è ASUS a dirlo, screditando anche molte delle sue schede madri, evidentemente c'è da farsi delle domande:
    M.2 SSD throttling tests vindicate ASUS motherboard designs - Edge Up

  9. #9
    Daniele L'avatar di Trattore
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    Le ultime versioni di CrystalDiskMark presentano il test Seq Q32T1 rispetto al tradizionale Seq che differenza c'è, soprattutto in riferimento all'uso di tutti i giorni?



  10. #10
    S|culo S|lente! L'avatar di pippo369
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    Originariamente inviato da Trattore
    Le ultime versioni di CrystalDiskMark presentano il test Seq Q32T1 rispetto al tradizionale Seq che differenza c'è, soprattutto in riferimento all'uso di tutti i giorni?


    Nell'uso di tutti i giorni presumo nessuno visto che dovrebbe simulare una condizione di funzionamento con un numero piuttosto elevato di richieste riscontrabile principalmente in ambito server.

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