16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test


TurboWrite e RAPID hanno una logica parzialmente simile, ma si appoggiano ad un diverso supporto hardware, essendo di fatto gestite da due differenti strati software.

Il sistema concettualmente alla base delle due soluzioni non rappresenta in effetti nulla di nuovo nel mondo dell'informatica e allo stesso tempo non lo è nemmeno al momento di esser applicato agli SSD: la considerazione che porta a questo assunto è che, eccezion fatta per un esiguo numero di controller, tutti gli SSD ne fanno da tempo ampio uso.

Nel caso delle due soluzioni introdotte da Samsung con gli 840 EVO andiamo a costituire due ulteriori livelli di cache che potremmo identificare in layer.


Layer 1: Controller MEX --> Cache Ram

Taglio SSD
120GB
250GB
500GB
750GB
1TB
 Cache RAM
256MB
512MB
512MB
1GB
1GB


Layer 2: Controller MEX --> TurboWrite

Taglio SSD
120GB250GB
500GB
750GB
1TB
 TurboWrite
3GB3GB
6GB
9GB
12GB



Layer 3: Controller MEX --> RAPID

Allocazione dinamica della cache basandosi sulla quantità di memoria RAM di sistema non allocata.


Ebbene si, stiamo parlando della cache, ovvero di quella soluzione da sempre utilizzata nei dispositivi digitali di memorizzazione dei dati allo scopo di accelerarne le attività transazionali, sfruttata come buffer di appoggio nella veicolazione dei dati.

Tralasciando la tecnologia TurboWrite, non utilizzata sul Samsung 850 PRO, in quanto specifica per le NAND Flash TLC montate sul modello 840 EVO, andiamo ora a parlare della modalità RAPID, che si frappone tra SSD e Sistema Operativo in modo da ottimizzare le performance in scrittura e ad accelerare le prestazioni in lettura.

Quest'ultimo layer è una soluzione al 100% gestita via software dal Samsung Magician, che nella sua ultima release (V. 4.4) offre un algoritmo migliorato per la gestione dei dati ed una maggiore quantità di RAM sfruttabile da tale funzionalità (4GB).

Analizzando il sistema più da vicino, sono due i parametri da identificare, ovvero dove vengono memorizzati i dati e come viene scelto il dato da "accelerare".

Attivando la funzionalità RAPID viene allocata dinamicamente una porzione della memoria di sistema creando una sorta di RAM Disk.

Questa è una soluzione avanzata che gli utenti più "skillati" hanno da tempo iniziato ad utilizzare, in buona parte per scongiurare scritture sulla superficie degli SSD, che sappiamo avere un numero purtroppo limitato di cicli disponibili.

La più grande novità che introduce il sistema RAPID, infatti, è l'utilizzo di questo buffer sulle nostre memorie DDR, non solo come spazio dove memorizzare file temporanei, ma come storage virtuale dove far transitare tutte le scritture.

Tale espediente permette di ottimizzare la scrittura su un SSD andando a ridurre il numero di dati effettivi che lo andranno ad occupare.

Utilizzando algoritmi sempre più diffusi anche in ambito Enterprise, il RAPID riesce a determinare quale sia la "Hot Data" e a fare un Prefetching dei dati, permettendo di avere ad ogni avvio del sistema una porzione di dati ad altissime prestazioni già precaricata nel buffer.

Naturalmente, negli utilizzi che vanno oltre le capacità del RAPID e su accessi a dati che non sono mai stati identificati come Hot Data, le ottimizzazioni in lettura non avranno alcun effetto.

In questa sezione ci siamo occupati di valutare l'effettiva validità della tecnologia RAPID introdotta da Samsung su questa nuova serie di SSD.

Abbiamo quindi ripetuto una buona parte dei nostri test con la tale modalità attivata e confrontato i risultati con quelli ottenuti precedentemente con il drive in modalità normale.


AS SSD Benchmark
Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 1  Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 2 
Modalità Normale
Modalità RAPID


AS SSD Benchmark  Copy test
Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 3  Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 4 
Modalità Normale
Modalità RAPID


CrystalDiskmark (dati incomprimibili)
Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 5  Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 6 
Modalità Normale
Modalità RAPID


ATTO Disk
Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 7  Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 8 
Modalità Normale
Modalità RAPID


Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 9


Samsung 850 PRO 512GB 16. Modalità RAPID v. 1.1 & Test 10


Ad una prima rapida occhiata ai vari screen e ai grafici scaturiti da questo confronto, potrebbe sembrare che l'impatto della modalità RAPID sulle prestazioni del Samsung 850 PRO 512GB sia a dir poco sbalorditivo.

Osservando con più attenzione alcuni risultati, ci rendiamo conto, però, di come alcuni di essi siano a dir poco spropositati rispetto alle reali prestazioni del drive.

Se prendiamo in esame ad esempio gli oltre 3400 MB/s in lettura ottenuti in alcuni test di ATTO Disk e consideriamo il fatto che nemmeno i velocissimi SSD con interfaccia PCIe che utilizzano fino a quattro unità SSD in RAID 0 arrivano a tali prestazioni, ci rendiamo subito conto di quanto i risultati ottenuti siano da prendere con le pinze.

Questa impressione ci viene confermata osservando l'ultimo grafico della serie, per l'esattezza quello ottenuto sul Nexthardware Copy Test, dove la modalità RAPID non ha apportato alcun beneficio, ma ha peggiorato in maniera abbastanza netta le prestazioni dell'unità.