7. Prova sul campo


É giunto il momento di mettere alla frusta il nuovo DeathAdder Elite valutando le potenzialità dell'inedito sensore ottico 5G sia in ambito gaming, con alcuni dei videogiochi di ultima generazione, sia in un utilizzo più generico.


Razer DeathAdder Elite & Gigantus Black Edition 7. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Il DeathAdder Elite, così come tutte le versioni rilasciate negli ultimi 10 anni, risulta essere un mouse estremamente comodo e adatto sia alla presa Palm che a quella Claw, assicurando in entrambi i casi un'impugnatura salda e naturale.

Il peso di soli 105g, rimasto inalterato dalla versione 2013 e dalla più recente Chroma, permette un grado di manovrabilità ideale, specialmente per i giocatori abituati alle basse sensibilità.

I pulsanti laterali sono ben collocati ed accessibili dal pollice in ogni situazione; la rotellina, la medesima utilizzata sui mouse Razer di ultima generazione, è stata lievemente migliorata rispetto ai modelli precedenti risultando ora priva di qualsiasi gioco meccanico ed esente da rattling.

Un notevole salto qualitativo è rappresentato anche dall'introduzione dei nuovi switch Hyperesponse realizzati in collaborazione con Omron, molto più reattivi e con un tempo di risposta minimo.


Gaming - Overwatch Razer DeathAdder Elite & Gigantus Black Edition 7. Prova sul campo 2 


Per la prova in ambito gaming abbiamo scelto il noto FPS online a squadre Overwatch, l'ennesimo capolavoro di Blizzard Entertainment rilasciato lo scorso 24 maggio per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Il titolo propone scontri frenetici tra due fazioni composte da sei giocatori ciascuna e si compone di tre modalità principali (Conquista, Trasporto e Controllo) più una quarta ibrida (Conquista/Trasporto).

Acclamato dalla critica ed amato dai videogiocatori di tutto il mondo, la nuova fatica di Blizzard conta ad oggi più di 20 milioni di giocatori su tutte le piattaforme.

Il DeathAdder Elite, forte di un sensore ottico estremamente preciso, ci ha permesso di eccellere durante le nostre partite, offrendo una qualità di tracciamento ideale ad ogni risoluzione con un accelerazione praticamente nulla.

Anche la Lift-Off Distance, tarata alla perfezione sul nostro Razer Gigantus tramite software, risulta minima.

L'introduzione dei due tasti dorsali per la regolazione al volo dei DPI è una manna dal cielo per gli amanti degli FPS, non tanto in Overwatch, fin troppo frenetico, ma sicuramente adatto a titoli più tattici come Call Of Duty e Battlefield.

La scelta di Overwatch, però, non è stata per nulla casuale, difatti è uno dei titoli compatibili con la libreria Chroma Apps in grado di aumentare l'immersività di gioco grazie ad effetti di luce dinamici creati ad hoc.

Durante la partita il logo dorsale e la rotellina assumeranno la colorazione tipica del personaggio scelto, mentre la tastiera mostrerà i tasti utilizzabili in diverse colorazioni in base alla loro funzione (tasto scelta dell'eroe, tasto attacco speciale e tasti movimento).


Produttività Razer DeathAdder Elite & Gigantus Black Edition 7. Prova sul campo 3 


Una volta appurate tutte le potenzialità del DeathAdder Elite durante le nostre partite ad Overwatch, ci siamo focalizzati sull'uso generico, in particolare con il software di grafica più utilizzato al mondo, Adobe Photoshop, in versione Creative Cloud 2015.

Anche in ambito produttivo il DeathAdder Elite si è dimostrato un fedele alleato, risultando ancora una volta preciso e stabile, in particolar modo nelle operazioni di rifinitura e di ritaglio.

Il software di gestione Synapse ci ha permesso inoltre di utilizzare tutte le Macro create in precedenza per il nostro Mamba TE ed assegnarle rapidamente ai pulsanti laterali, mantenendo le funzionalità più usate sempre a portata di click.