7. Prova sul campo


È giunto ora il momento di testare le periferiche appena esaminate e valutarne qualità, efficienza ed ergonomia.


Razer BlackWidow V3 Pro & DeathAdder V2 Pro 7. Prova sul campo 1 


Per l'occasione abbiamo sfoggiato, come di consueto, il setup Razer redazionale così composto:


Periferiche
Razer
Tastiera
BlackWidow V3 Pro
Mouse
DeathAdder V2 Pro
Tappetino
Acari
Sistema audio
Leviathan
Cuffie
Nari Ultimate
IlluminazioneRazer Chroma HDK


Ergonomia

La nuova BlackWidow V3 Pro è risultata piuttosto valida dal punto di vista ergonomico, complice l'ampia struttura inclinabile fino a 9 gradi ed il poggiapolsi magnetico fornito in bundle, estremamente confortevole durante l'utilizzo.

Di ottima qualità anche gli switch Razer Green di seconda generazione, caratterizzati da un feedback tattile e sonoro, quest'ultimo lievemente attenuato dai dampener in silicone integrati.

I keycaps Double Shot in ABS, nonostante non eguaglino in termini di qualità quelli in PBT, non ci sono dispiaciuti e ne abbiamo apprezzato la finitura ruvida.

Sempre comodi, inoltre, i comandi multimediali dedicati che abbiamo avuto modo di provare in più occasioni con gli ultimi modelli rilasciati da Razer, che ci hanno consentito di gestire il volume e le tracce in ascolto in maniera rapida e intuitiva.

L'unica nota dolente, disponendo in questa occasione del modello con layout US, sono stati gli errori di battitura causati sia dalla diversa disposizione dei simboli rispetto alle tastiere italiane che dalla dimensione dimezzata del tasto invio.

Ovviamente, tale caratteristica è ininfluente durante il gioco e, a tale proposito, ricordiamo che la BlackWidow V3 Pro arriverà a scaffale anche con layout italiano.

Nel corso degli anni abbiamo avuto la fortuna di provare gran parte dei modelli di DeathAdder senza avere avuto mai dubbi sulla bontà del progetto dal punto di vista ergonomico.

Il DeathAdder V2 Pro non rappresenta, fortunatamente, un'eccezione alla regola, offrendo ancora una volta l'iconico design per destrorsi estremamente comodo per qualunque tipologia di mano e, soprattutto, con qualsiasi presa si utilizzi.

La struttura è sufficientemente ampia per consentire un appoggio comodo per pollice, anulare e mignolo, grazie anche alla forma affusolata al centro che consente di impugnare saldamente il mouse.

Il grip è agevolato ulteriormente dalla texture ruvida dei profili laterali, ottenuta tramite iniezione e che copre l'intera superficie.

Il peso, inoltre, è stato ulteriormente ridotto rispetto alle ultime iterazioni, raggiungendo gli 88 grammi, una soglia impressionante per un mouse wireless.

La manovrabilità con il nostro Razer Acari, poi, ci ha colpiti particolarmente, merito sia dell'eccezionale superficie di scorrimento che dei pad in PTFE del DeathAdder V2 Pro.

Un plauso va infine ai pulsanti principali, estremamente reattivi e caratterizzati da un feedback tattile davvero appagante, così come la rotellina di scroll, precisa ed esente da qualsiasi gioco meccanico.


Autonomia

L'autonomia dei prodotti è buona ma varia, soprattutto per la tastiera, in base all'illuminazione e all'intensità della stessa, oltre che alla tipologia di connessione wireless utilizzata (2.4GHz o Bluetooth 4.0 Low Energy).

Per farvi un esempio, con la BlackWidow V3 Pro abbiamo raggiunto, tramite connessione a 2.4GHz, le 17 ore di utilizzo continuativo con illuminazione statica al 50% ed effetto ripple casuale con intensità al 100% (effetto personalizzato da Chroma Studio), una durata sicuramente soddisfacente che aumenterà notevolmente attivando un risparmio energetico più spinto e un'illuminazione meno accentuata.

Con il DeathAdder V2 Pro, sempre in 2.4GHz, siamo arrivati alle 60 ore con illuminazione al 100% in modalità respiro.

In Bluetooth l'autonomia dovrebbe migliorare notevolmente a detta del produttore ma, in questo caso, ci saranno delle restrizioni legate all'illuminazione.

Il tempo necessario per ricaricare la batteria al 100% è di circa 4 ore per la BlackWidow V3 Pro e di circa 4 ore per il DeathAdder V2 Pro continuando ad utilizzarli in modalità cablata.


Gaming - Call Of Duty MW: Warzone

Razer BlackWidow V3 Pro & DeathAdder V2 Pro 7. Prova sul campo 2


Per l'analisi dei prodotti in prova abbiamo scelto di tuffarci nella in Call of Duty: Warzone, il battle royale free-to-play rilasciato da Activision lo scorso marzo.

Sviluppato da Treyarch, Infinity Wars e Raven Software, il titolo offre due modalità di gioco: Battle Royale e Plunder.

Nella prima, del tutto simile a quelle presenti su molti titoli concorrenti, 152 giocatori si sfideranno per restare gli ultimi in vita.

Alla sua morte, ogni giocatore verrà condotto nel gulag per affrontare un duello uno contro uno per avere la possibilità di tornare in gioco.

La seconda modalità, "malloppo", consiste nel recuperare tutte le pile di denaro sparse all'interno della mappa di gioco, raggiungendo la fatidica cifra di un milione di dollari.

Sia la BlackWidow V3 Pro che il DeathAdder V2 Pro ci hanno permesso di trovarci decisamente a nostro agio nelle nostre partite, in particolar modo grazie alla qualità del sensore ottico Focus+, all'assenza dei cavi e ad un collegamento granitico garantito dalla tecnologia di frequenza adattiva AFT.

Degni di nota anche i nuovi pad in PTFE che, scorrendo con impressionante agilità sul nostro Razer Acari, ci hanno consentito, in più occasioni, di effettuare dei rapidi headshot.

La comunicazione è stata impeccabile, sia in modalità a 2.4GHz che in Bluetooth, senza mai riscontrare input lag.


Razer BlackWidow V3 Pro & DeathAdder V2 Pro 7. Prova sul campo 3 


Produttività

Tutte le foto presenti in questa recensione sono state editate con Photoshop CC 2020 utilizzando la BlackWidow V3 Pro e il DeathAdder V2 Pro in accoppiata al mousepad Acari, alternando le modalità cablata e wireless (2.4GHz-BT).

Entrambi i prodotti sono risultati essere degli ottimi strumenti di lavoro, consentendoci di effettuare l'editing in maniera rapida e precisa.

Anche in questo frangente il comportamento del sensore ottico Focus+ è stato impressionante, dandoci la possibilità di effettuare le operazioni di rifinitura con precisione chirurgica.

Il software di gestione Synapse 3, inoltre, ci ha permesso di avvalerci di tutte le Macro create in precedenza sulle nostre tastiere e mouse Razer ed assegnarle rapidamente alla modalità Hypershift della BlackWidow V3 Pro ed ai pulsanti laterali del mouse, mantenendo le funzionalità più usate sempre a portata di click.

Per quanto concerne il DeathAdder V2 Pro, inutile dire che non siamo riusciti nemmeno ad avvicinarci ai 20.000 DPI di risoluzione massima garantiti dal sensore, che riteniamo assolutamente inadatti a qualunque utilizzo anche con setup multi-monitor 4K.