4. DeathAdder V2 Pro - Parte prima


Razer BlackWidow V3 Pro & DeathAdder V2 Pro 4. DeathAdder V2 Pro - Parte prima 1 


Il DeathAdder V2 Pro presenta il medesimo design che ha reso celebre il modello originale rilasciato ben 14 anni fa, caratterizzato da una struttura ergonomica per destrorsi in plastica.

L'estetica ha subito nel corso degli anni piccole rivisitazioni, sia per quanto concerne i pulsanti dorsali che i sidegrip.

I pulsanti programmabili sono sette, due principali, uno per la rotellina di scroll, due laterali e due dorsali (introdotti con il modello Elite).


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Le dimensioni sono rimaste inalterate, parliamo infatti di 127x61,7x42,7mm, mentre il peso ha invece subito un drastico taglio, passando dai circa 100 dell'ultima versione (Elite) ad 88 grammi, caratteristica che sarà sicuramente apprezzata dai giocatori professionisti, in particolare se si considera la natura wireless di questo mouse.


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A differenza di quanto visto sui precedenti modelli, i sidegrip del DeathAdder V2 Pro non sono degli inserti.

Si tratta infatti della nuova scocca realizzata tramite stampa a iniezione che consente di avere una superficie uniforme, più ampia e duratura.


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Gli interruttori utilizzati per i pulsanti principali del DeathAdder V2 Pro sono i recenti Razer Optical Mouse Switch che abbiamo già avuto il piacere di provare con il Viper Ultimate ed il Naga Pro.


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Gli switch tradizionali inviano segnali elettrici attraverso un contatto metallico creando un effetto rimbalzo residuale che fa partire segnali multipli e, per far sì che sia registrato solo un unico click, viene utilizzato un ritardo nel debounce che causa, però, tempi di risposta più lenti.

Ma con gli switch ottici di Razer non è necessario alcun tipo di contatto per inviare il segnale ...



Utilizzando un raggio a infrarossi che passa attraverso un otturatore per far scattare un segnale elettrico sul computer, gli switch rispondono istantaneamente ad ogni tipo di pressione delle dita, facendo in modo che qualsiasi azione sia eseguita secondo le intenzioni del giocatore.


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L'assenza di un contatto fisico per l'attuazione garantisce inoltre un ciclo di vita più lungo che, a detta del produttore, si aggira sui 70 milioni di click.


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Il sensore ottico è il recente Focus+ di Razer, già visto sui recenti Naga Pro, Viper Ultimate, Basilisk Ultimate V2 e DeathAdder V2, dotato di una risoluzione massima di ben 20.000 DPI oltre che, ovviamente, di una regolazione di precisione con step pari ad una singola unità.



Infine, una delle novità più interessanti del Focus+, insieme alle specifiche da capogiro, è la tecnologia Smart Tracking che consente al sensore di autocalibrarsi in base alla superficie su cui si trova, il che consente di passare da superfici rigide a quelle in tessuto senza la necessità di modificare alcun parametro come, ad esempio, la distanza di lift-off.