6. Razer Synapse - DeathAdder Chroma
Il Razer DeathAdder Chroma è tutt'ora sprovvisto di elettronica evoluta per una precisa scelta progettuale che privilegia l'affidabilità e la semplicità .
Per tale motivo, il Synapse è necessario per le Macro e la mappatura dei tasti, per il passaggio automatico dei profili e la selezione dei DPI.
Con Synapse disabilitato, il DeathAdder mantiene il livello di risoluzione e l'effetto di illuminazione precedentemente impostati.
A seguire tratteremo delle impostazioni concesse dal programma, tenendo presente che la funzionalità di creazione Macro è già stata esaminata nella pagina precedente ed essendo unico il tool di programmazione, non verrà ulteriormente ripresa.
CUSTOMIZE
La pagina principale per il DeathAdder, così come per la BlackWidow, contiene le funzioni utili a rimappare i tasti, tutti programmabili tranne quello principale.
Anche le funzioni disponibili per il mouse sono in numero elevato, ma con un numero totale di cinque tasti disponibili, dubitiamo che nell'uso comune se ne possa realmente fare uso.
Volendo definire un profilo specifico per una certa applicazione di produttività , è comunque plausibile che alcune di queste possano tornare utili.
PERFORMANCE
La sezione più importante del Synapse riguardante il DeathAdder è senza dubbio quella relativa alle impostazioni del sensore e della risoluzione, potendo scegliere quella giusta in un range compreso tra 100 a 10.000 DPI, in step da 50 unità .
Con il tasto "CONFIGURE SENSIVITY STAGE" possiamo inoltre definire tra due e cinque livelli di risoluzione per ogni profilo, tra cui scegliere una volta selezionato un tasto sul mouse o sulla tastiera, con la possibilità di alternarli.
Più sotto troviamo la barra di accelerazione attiva, un algoritmo capace di aumentare la velocità del puntatore, secondo un certo fattore, per consentire al cursore di muovere uno spazio più elevato in relazione alla velocità con cui si muove il mouse con la mano.
LIGHTNING
Il DeathAdder non ci consentirà di applicare effetti spettacolari in termini di illuminazione, nonostante la compatibilità con il sistema Chroma ma, d'altronde, si tratta di un semplice mouse, non di una tastiera.
L'illuminazione è limitata alla funzione Statica, con un colore singolo, e alla funzione Ciclo, che si irradia utilizzando tutto lo spettro luminoso consentito dai LED RGB.
Solo il logo Razer è capace dell'effetto Breathing, sempre su un unico colore, a differenza della BlackWidow che può "respirare" in due tonalità alternate.
CALIBRATION
A detta di Razer, Il sensore 4G è capace di autocalibrarsi per ottenere le migliori prestazioni in relazione alla superficie su cui deve lavorare.
Da parte nostra non siamo riusciti a verificare questa affermazione né con uno specifico test né con una nostra analisi soggettiva basata sulla percezione in game, dato che già di base le prestazioni del sensore si sono dimostrate ottime con le superfici in nostro possesso.
L'attivazione della calibrazione è necessaria, piuttosto, per attivare la diminuzione del Lift-off, l'altezza alla quale si spegne il sensore.
Di vitale importanza per i low-senser, consigliamo di impostarla al minimo valore esente da problemi di discontinuità di tracciamento, che sono soliti presentarsi, per i sensori ottici, con l'uso di particolari soluzioni come i mousepad in alluminio o plastica riflettente.
Su quelli in tessuto in nostro possesso, tra cui il Goliathus Control Edition, la regolazione si è dimostrata alquanto irrilevante, con un Lift-off inferiore a 1,2mm per ogni impostazione.