6. Performance - Analisi degli ICs


In questa serie di prove analizzeremo il comportamento degli ICs all'aumentare della frequenza operativa in rapporto al CAS utilizzato.

In tal modo la lettura dei valori ottenuti permetterà di comprendere meglio la qualità del modulo di memoria, scoprendo così le caratteristiche di funzionamento dei chip in base ai timings utilizzati dal produttore.

Dopo aver fatto qualche prova preliminare, così da verificare il comportamento dell'IMC della CPU in abbinamento al kit di memorie, abbiamo rilevato che i chip utilizzati da G.SKILL per questi moduli RAM scalano discretamente bene in frequenza, accettando anche un cospicuo overvolt senza per questo scaldare eccessivamente.

In base a quanto riscontrato, abbiamo quindi svolto i nostri test applicando una tensione massima di 1,45V, in maniera tale da evidenziare le potenzialità delle G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB.

Nella prima serie di test abbiamo impostato il valore del tRCD +0 rispetto al CAS, mentre nella seconda un tRCD +2.


G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 6. Performance - Analisi degli ICs 1


Osservando il grafico possiamo notare un aumento abbastanza lineare della frequenza in corrispondenza dell'aumento del CAS che, ovviamente, raggiunge il culmine a CAS 15 con un valore di 3090MHz.

Buoni, ma non eclatanti i risultati ottenuti con valori di latenza più bassi.


G.SKILL Ripjaws V 3000MHz 16GB 6. Performance - Analisi degli ICs 2


Nei test effettuati con tRCD +2 le memorie hanno messo in mostra incrementi di oltre 200MHz per ogni step della prova fino a CAS 14; superata tale soglia, la frequenza continua a crescere di ulteriori 160MHz raggiungendo il culmine con un valore di 3340MHz

Rilassando il valore del tRCD abbiamo ottenuto quindi un notevole guadagno sulle frequenze massime raggiungibili per ogni valore del CAS, che in taluni casi supera anche i 300MHz.

Ovviamente bisognerà valutare bene, a seconda dell'applicativo o del benchamark che andremo ad utilizzare, se l'incremento di frequenza ottenuto a discapito della latenza possa generare dei benefici in termini di prestazioni tali da giustificare questa scelta.