14. Benchmark controller
Benchmark controller SATA III & M.2 PCIe
In questa batteria di test valuteremo il comportamento del sottosistema di storage della ASUS ROG MAXIMUS IX EXTREME.
Andremo quindi ad analizzare le prestazioni restituite dal PCH Intel Z270 e dal controller ASMedia ASM1061 sulle porte SATA III, quelle del solo PCH Intel Z270 sul connettore M.2, confrontandole con quelle rilevate sulle analoghe connessioni messe a disposizione dalla ASUS MAXIMUS VIII EXTREME dotata di PCH Z170.
Per i test SATA III utilizzeremo un SSD CORSAIR Neutron XT 480GB collegato sulle porte gestite dal PCH Z270 e dal controller ASM1061, mentre per quanto riguarda quelli su interfaccia M.2 ci affideremo all'ottimo Plextor M6e 256GB, ovviamente privato dell'adattatore PCI-E.
Il benchmark prescelto è IOMeter 2008.06.18 RC2, da sempre considerato il miglior software per il testing dei drive per flessibilità e completezza, che è stato impostato per misurare la velocità di lettura e scrittura sequenziale con pattern da 128kB e Queue Depth 32 e, successivamente, per misurare il numero di IOPS random sia in lettura che in scrittura, con pattern da 4kB "aligned" e Queue Depth 32.
Sintesi
L'analisi del primo grafico ci mostra che, per quanto concerne le prestazioni in ambito sequenziale rilevate sui connettori SATA, i due PCH Intel praticamente si equivalgono, mentre il controller ASMedia ASM1061 offre prestazioni buone, ma non dello stesso tenore.
Nei test in modalità random effettuati su connettore SATA possiamo osservare una leggera prevalenza del PCH Z170 rispetto a Z270 ed ancora una volta il controller ASMedia ASM1061 staccato nettamente dalle controparti Intel.
Nei test su connettore M.2 è il PCH Intel Z170 a prevalere con distacchi più corposi che in precedenza, in particolar modo nel test di lettura dove abbiamo registrato un divario di oltre 14.000 IOPS.
Temperature rilevate sui connettori M.2
La presenza di uno slot M.2 predisposto per sfruttare il sistema di raffreddamento a liquido integrato, non poteva far altro che solleticare la nostra curiosità spingendoci a fare, oltre ai consueti test inerenti le prestazioni, anche alcune prove atte a verificare la reale efficacia del sistema di raffreddamento in questione.
A tale scopo abbiamo utilizzato un SSD Patriot Hellfire M.2 PCIe NVMe 480GB e svolto alcuni test di scrittura sia utilizzando il connettore M.2_2 privo di sistema di raffreddamento che il connettore M.2_1 dotato di dissipatore integrato nel sistema di raffreddamento a liquido.
Per la misura ci siamo avvalsi dell'ultima versione di AIDA 64 in grado di visualizzare le temperature raggiunte dal controller Phison PS5007-E7 tramite un sensore integrato nello stesso.
| Temperatura in idle |
 Â |  Â |
| Â Connettore M.2_1 (con dissipatore) | Connettore M.2_2 (senza dissipatore) |
| Â Temperatura in Full load |
 Â |  Â |
| Â Connettore M.2_1 (con dissipatore) | Â Connettore M.2_2 (senza dissipatore) |
Osservando i risultati in tabella ci possiamo rendere conto della reale efficacia del sistema di dissipazione progettato da ASUS, in grado di farci guadagnare 11 °C in condizioni di idle e ben 15 °C in full load.
Benchmark controller USB 3.0
Il chipset Z270, come visto in precedenza, integra nativamente sino a 10 porte USB 3.0 non avendo, quindi, la necessità di essere affiancato da un controller di terze parti come invece accadeva spesso sulle precedenti piattaforme Z170.
Con questa serie di test andremo ad analizzare le prestazioni del controller USB presente a bordo della nostra ASUS ROG MAXIMUS IX EXTREME, ovvero quello integrato nel PCH Z270 che pilota buona parte delle porte USB presenti onboard.
Al fine di avere una valutazione più completa delle prestazioni dei controller, le stesse saranno messe a confronto con quelle offerte dal PCH Z170 presente sulla ASUS MAXIMUS VIII EXTREME.
Per le nostre prove abbiamo scelto il software CrystalDiskMark 5.2.0 x64 ed un SSD portatile ADATA SE720 128GB conforme alle specifiche USB 3.0.
Sintesi
I grafici relativi alle due prove ci mostrano una perfetta corrispondenza dei risultati ottenuti dalle due diverse piattaforme suggerendoci che, con buona probabilità , i valori riscontrati rappresentino proprio il limite della periferica utilizzata per il test.
