3. I dettagli


Passiamo ora ad analizzare i dettagli delle HyperX Cloud Stinger, alcuni minimi altri più evidenti, ma sempre importanti per tanti aspetti, dalla qualità alla funzionalità.


HyperX Cloud Stinger 3. I dettagli 1 


Partiamo con il disassemblare i padiglioni, ovali e rifiniti in pelle, con dimensioni interne misurate in 45x70mm: le operazioni di rimozione e successiva installazione risultano discretamente facili grazie anche ad una buona realizzazione degli stessi.

Sotto il sottile strato di spugna nera troviamo dei potenti driver da 50mm con magneti al neodiminio sormontati da un elemento metallico.


HyperX Cloud Stinger 3. I dettagli 2 


La pelle sintetica è la scelta prevista anche per la rifinitura della banda superiore, un elemento unico apparentemente imbottito in foam, il cui compito, abbastanza semplice a dire la verità, è quello di ammortizzare al meglio i 275g di peso delle Stinger.


HyperX Cloud Stinger 3. I dettagli 3 


Sulla base inferiore del padiglione destro troviamo lo slider per il controllo del volume: sulle Cloud Stinger HyperX ha scartato l'idea di predisporre dei comandi "in linea" sul cavo principale e per questo motivo ricorre a due semplici sistemi, uno dei quali, per l'appunto, è mostrato in foto.

Facile da trovare e da utilizzare, detto slider è sicuramente più pratico di un tipico controllo in linea, soprattutto durante le fasi di gioco più concitate.


HyperX Cloud Stinger 3. I dettagli 4 


Il microfono unidirezionale, installato sulla parte terminale di un'asta in materiale flessibile e deformabile, non è removibile ed utilizza un particolare sistema di disattivazione, per ora visto solo su pochissimi altri modelli.

In pratica, sarà sufficiente ruotare l'asta verso l'alto per disattivarlo del tutto e ruotarla verso il basso per riattivarlo grazie ad un sistema basato su un semplice switch di cui, infatti, si percepisce il click durante l'attivazione.


HyperX Cloud Stinger 3. I dettagli 5 


Il cablaggio principale, di soli 1,3 metri, è rifinito in semplice gomma (più economica rispetto al tessuto) e termina con un connettore TRRS.

Dei pregi e difetti di questo jack abbiamo già trattato e peraltro esiste parecchia letteratura del suo funzionamento sulla rete.

Un aspetto interessante che i meno preparati in elettronica potrebbero ignorare è che il connettore quadripolare può essere inserito anche in una normale uscita stereo da 3,5mm: in questo caso le cuffie funzioneranno perfettamente come se utilizzasse un normale jack ma, ovviamente, senza possibilità di usare il microfono.