Kingston Technology, l'apprezzato produttore di memorie le cui soluzioni sono diffuse in ogni angolo della terra, ha nel suo brand HyperX una delle più efficaci teste di ponte per raggiungere gli appassionati, i giocatori e le relative esigenze in fatto di componenti ed accessori.

Nata come una "linea" di RAM ad alte prestazioni, HyperX è divenuta solo di recente una divisione a sé stante, specializzata ancora nella commercializzazione di DDR3, DDR4 e SSD, ma anche e con forza di periferiche specifiche per il gaming su PC, in particolare le cuffie.


HyperX Cloud Stinger 1 


L'avventura di HyperX in questo difficile e affollato settore, cominciata ufficialmente nel 2014, è in realtà una delle più lente che la storia registri: al contrario di molti altri brand, che si sono lanciati con impeto sul mercato gaming apponendo sovente il loro sigillo anche su prodotti che poco avevano a che vedere con esso, la divisione Kingston ha seguito quello che abbiamo sempre descritto come un approccio attento e ponderato.

Ci sono voluti due anni, infatti, prima che HyperX tirasse fuori la sua prima tastiera da gioco (l'annuncio ufficiale è di questi giorni) ma, nel frattempo, ha lavorato per imporsi come un vero e proprio punto di riferimento per le cuffie PC, andando a colmare (almeno in parte) la distanza, in termini di qualità di ascolto, tra queste ultime e le soluzioni destinate ad un pubblico di audiofili.

Prima le Cloud I e II, diretta derivazione di un modello che la nordica Q-Pad non è mai riuscita a valorizzare sul mercato, poi le strepitose Cloud Revolver ed oggi le entry-level Cloud Stinger contraddistinte, come vedremo, da un elevato rapporto tra qualità e prezzo.



Nate come cuffie circumaurali chiuse, un obbligo data la destinazione d'uso, le HyperX Cloud Stinger utilizzano due possenti driver da 50mm in padiglioni completamente isolanti e rivestiti in similpelle, accreditati anche da una risposta in frequenza "maggiorata" rispetto ai modelli standard.

Lo schema di connessione, dato il costo, non poteva che essere quello analogico basato su jack da 3,5mm, di tipologia TRRS o quadripolare, il quale consente il trasporto attraverso un singolo spinotto dei segnali stereo e microfono.

Tale standard è ormai quello più diffuso per delle cuffie gaming data la facilità di connessione con dispositivi ad alta integrazione come i moderni notebook e tablet, ma anche le console Microsoft Xbox One e Sony PS4 attraverso i controller proprietari già dotati di DAC audio, ricorrendo poi all'utilizzo di un semplice sdoppiatore per l'uso su PC.

In questo modo per tanti produttori è divenuto molto più semplice ed economico proporre una sola ed unica soluzione per differenti esigenze senza trascurarne alcuna, dalla praticità di potersi connettere alla console tramite un solo cavo e continuare a sfruttare il microfono (come fosse un USB), alla possibilità di usare una scheda audio discreta su PC (altrimenti impossibile con un USB).

Le HyperX Cloud Stinger, protagoniste delle nostra odierna recensione, sono altresì molto leggere (circa 275g) e si caratterizzano sia per la presenza di un microfono piuttosto particolare che per un sistema di regolazione estensibile e snodato in più punti per offrire un comfort di ottimo livello.


 CuffieHyperX Cloud Stinger
 DesignCircumaurale
 Dimensione driver
50mm al neodimio
Diametro padiglioni
45/70mm
Risposta in frequenza
18 - 23000 Hz
Impedenza
 30 ohm
Sensibilità
 102dB ± 3 dB
 Connessione Jack 3,5mm TRRS - TRS
 Lunghezza cavo
1,3 metri dalla cuffia + adattatore splitter da 1,7m PC
 Peso 275g
 MicrofonoUnidirezionale
 Risposta in frequenza
50 - 18000Hz
 Sensibilità-40dB
   CompatibilitàPC, Mac, Xbox One (con adattatore MS da acquistare a parte), PS4 ed ogni device munito di uscita jack 3,5mm analogica


Insomma, di carne al fuoco ne abbiamo anche troppa, forse, per un headset di questa fascia, motivo per cui vi invitiamo caldamente a seguirci nelle prossime pagine di questo nostro articolo.

Buona lettura!