2. Visto da vicino
Come accennato, non ci sono novità per quanto concerne la forma che è perfettamente identica a quella del primo Viper, del resto squadra che vince non si cambia e questo design è apprezzato da moltissimi videogiocatori.
Anche il Viper 8KHz è quindi un mouse realmente simmetrico, con pulsanti laterali su ambo i lati, che strizza l'occhio allo stesso modo sia a giocatori destrorsi che mancini, una rarità , visto che il mercato dei mouse ultraleggeri è letteralmente invaso da soluzioni simmetriche pensate esclusivamente per i primi.
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Parliamo di un mouse di taglia standard, caratterizzato da una lunghezza di circa 127mm, una larghezza al grip di 60mm ed un'altezza di 38mm, in grado di adattarsi senza particolari problemi un po' a tutte le tipologie di presa ma che, in virtù del suo basso profilo, potrebbe non essere l'ideale per alcuni utenti Palm.
Parlando di materiali, la plastica che riveste la porzione centrale ed i due pulsanti principali è di ottima qualità , mentre ai lati, leggermente rientranti per favorire il grip, troviamo un rivestimento in gomma testurizzato.
Essendo identico al suo predecessore anche sotto questo aspetto, ci possiamo già sbilanciare dicendo che Razer è maestra nell'adottare dei rivestimenti in linea con le esigenze di un giocatore e che risultano estremamente refrattari alle impronte.
Il peso, di circa 71g, fa rientrare ovviamente il Viper 8KHz nella categoria degli ultraleggeri, obiettivo raggiunto, tra l'altro, senza l'adozione del classico design a nido d'ape, ovvero con scocca forata, che a molti potrebbe non piacere.
Anche i mouse feet hanno subito un upgrade, in quanto ora realizzati in puro PTFE, novità piuttosto scontata visto che Razer aveva già rimpiazzato quelli standard sia per il Viper Ultimate che per il Viper Mini.
La base di contatto integra inoltre il pulsante per cambiare i DPI, corredato dal relativo LED di stato, ed il sensore ottico Razer Focus+ da 20.000 DPI, l'attuale soluzione di punta di casa Razer che vanta una velocità di tracciamento pari a 650 IPS, un'accelerazione di 50G ed una precisione del 99,6%.
Se sul piano prestazionale i primi Razer Optical Mouse Switch si sono imposti come il nuovo punto di riferimento, alcuni utenti non sono rimasti pienamente soddisfatti dal loro feedback, considerato troppo poco "clicky" e, dunque, poco soddisfacente in confronto a quello restituito dai meccanici tradizionali come gli Omron o i TTC.
Da qui nascono i Razer Optical Mouse Switch di secondo generazione, caratterizzati da un feedback tattile e sonoro più marcato, già implementati sul DeathAdder V2 Pro e che, adesso, troviamo installati anche nel Viper 8KHz.
La tecnologia alla base resta chiaramente immutata.
Gli switch tradizionali inviano segnali elettrici attraverso un contatto metallico creando un effetto rimbalzo residuale che fa partire segnali multipli e, per far sì che sia registrato solo un unico click, viene utilizzato un ritardo nel debounce che causa, però, tempi di risposta più lenti.
Ma con gli switch ottici di Razer non è necessario alcun tipo di contatto per inviare il segnale ...
Utilizzando un raggio a infrarossi che passa attraverso un otturatore per far scattare un segnale elettrico sul computer, gli switch rispondono istantaneamente ad ogni tipo di pressione delle dita, facendo in modo che qualsiasi azione sia eseguita secondo le intenzioni del giocatore.
L'assenza di un contatto fisico per l'attuazione garantisce inoltre un ciclo di vita più lungo che, a detta del produttore, si aggira sui 70 milioni di click.
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Anche il Viper 8KHz adotta il Razer Speedflex, un ottimo esempio di cavo paracord che in questo caso, però, assume dimensioni più consistenti risultando meno cedevole rispetto a quello implementato sugli altri mouse di recente generazione.
La componente RGB si limita al solo logo presente sul dorso, che a LED spenti risulta quasi invisibile essendo nascosta dal guscio più esterno del mouse.