2. Mamba HyperFlux


Razer Mamba + Firefly HyperFlux 2. Mamba HyperFlux 1 


Il mouse scelto da Razer per il kit Hyperflux è una versione rivisitata del Mamba 2015, il modello top di gamma dell'azienda che, sin dalla prima comparsa, risalente a ben sette anni fa, rappresenta la punta di diamante dell'intera produzione.

La struttura di base, realizzata in robusta plastica e caratterizzata da un design ergonomico per destrorsi, è rimasta inalterata ed accoglie nove pulsanti programmabili di cui due laterali, due principali, due dorsali e tre per la rotellina di scroll (click e tilt).


Razer Mamba + Firefly HyperFlux 2. Mamba HyperFlux 2 


Le dimensioni complessive sono decisamente contenute, parliamo infatti di 124,7x70,1x43,2mm per un peso record di soli 96 grammi, un primato in questo questo settore che pone il Mamba HyperFlux sul gradino più alto dei mouse wireless ultraleggeri sul mercato.

La nuova variante HyperFlux accoglie, in rottura con il passato, un'illuminazione RGB Chroma semplificata, presumibilmente a causa dell'alimentazione ad induzione, non sufficiente a garantire il corretto funzionamento dei 14 LED laterali installati sui Mamba e Mamba TE del 2015.

Sulla zona terminale della scocca è presente il LED di stato RGB che segnalerà il corretto accoppiamento tra mouse e dongle integrato nel mousepad.


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I profili laterali mostrano l'accentuata curvatura della zona dorsale tipica dei modelli Mamba, che consente una presa assolutamente comoda e naturale, in particolar modo con le impostazioni Palm e Claw.

Ben visibili in foto i nuovi inserti in gomma laterali, ereditati direttamente dal Lancehead, caratterizzati da una particolare finitura striata, esteticamente raffinata e che garantisce un grip nettamente superiore ai modelli precedenti.

Il lato sinistro accoglie i due ampi pulsanti programmabili posti in una posizione molto funzionale e facilmente raggiungibile dalle dita.

La zona inferiore ospita inoltre il pulsante dedicato al cambio dei cinque profili hardware salvati sulla memoria on-board ed il relativo indicatore di stato che mostrerà quello correntemente selezionato.


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Altra innovazione è rappresentata dall'introduzione della nuova rotellina per lo scroll, la medesima scelta per i Lancehead, dotata di un rivestimento "tassellato" ancora più valido ed efficace rispetto al passato.

Sono state abbandonate anche le griglie del frontale a favore di una superficie più sobria e compatta, un chiaro ritorno alle origini.

Gli switch utilizzati per i pulsanti principali sono gli ottimi attuatori sviluppati in collaborazione con la giapponese OMRON, installati su tutti i mouse Razer prodotti dalla fine del 2016.



In alto potete ammirare il video "The Science of eSports", realizzato appositamente da Razer per mostrare il processo produttivo dei nuovi switch installati sul nuovo Mamba HyperFlux, sulla gamma Lancehead e sul DeathAdder Elite.


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La base di contatto del nuovo Mamba HyperFlux presenta, oltre al seriale e le certificazioni del prodotto, tre generosi pad in Teflon atti a garantirne una maggiore scorrevolezza e velocità durante l'utilizzo

Il sensore scelto da Razer per questo prodotto, denominato 5G, è un ottico di quinta generazione (un Pixart PMW3389 vitaminizzato), il medesimo utilizzato sui recenti Lancehead TE, Deathadder Elite e Basilisk, dotato di una risoluzione massima pari a 16.000 DPI reali, accelerazione di 450 pollici al secondo e una resolution accuracy (RA) record del 94%.


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Per dovere di cronaca segnaliamo che sarà possibile utilizzare il nuovo Mamba HyperFlux anche in modalità wired utilizzando il cavo fornito a corredo.

Si tratta di un'opzione assolutamente interessante qualora si voglia impiegare il mouse su un'altra postazione, evitando di trasportare anche il Firefly Hyperflux.

In questo caso, trattandosi di un connettore di forma proprietaria, sarebbe stato ancora più utile includere un ulteriore cavo nella confezione, in maniera tale da non dover scollegarlo ogni volta dal tappetino.