5. Prova sul campo


Andiamo, ora, a mettere sotto torchio la nuova nata di casa Razer per valutarne qualità costruttiva, efficienza ed ergonomia.


Razer BlackWidow V3 Mini HyperSpeed 5. Prova sul campo 1 


Per l'occasione abbiamo sfoggiato, come di consueto, il setup Razer redazionale così composto:


Periferiche
Razer
Tastiera
BlackWidow V3 Mini HyperSpeed
Mouse
Mamba Hyperflux
Tappetino
Firefly Hyperflux
Sistema audio
Leviathan
Cuffie
Razer Opus
IlluminazioneRazer Chroma HDK


Ergonomia

Sul fronte ergonomia la BlackWidow V3 Mini HyperSpeed, vista da chi è abituato ad utilizzare una full-size, pecca sicuramente su molti aspetti.

Utilizzando quotidianamente, per lavoro e per il gaming, una tastiera a fattore di forma standard e dotata di poggiapolsi, passare ad una compatta di questo tipo può risultare molto difficile e anche la possibilità di inclinare la struttura fino a 9 gradi non è riesce ad alleviare una certa sensazione di "costrizione" e di scomodità.

Dall'altro lato, chi invece viene da una 60% non potrà che apprezzare moltissimo il non dover ricorrere al tasto FN per le frecce direzionali godendo, quindi, di un layout molto più pratico in tutti i contesti extra gaming.

Inutile ribadire, poi, come una tastiera di queste dimensioni conceda ampio spazio di manovra per il mouse e si presti moltissimo per l'utilizzo in mobilità riuscendo ad entrare facilmente in qualsiasi zaino.

Passiamo agli switch Razer Yellow di seconda generazione, estremamente reattivi e caratterizzati da un feedback lineare che, unitamente ai dampener in silicone integrati, garantiscono un utilizzo piacevolmente silenzioso.

I keycaps Double Shot in ABS, nonostante non eguaglino in termini di qualità quelli in PBT, non ci sono dispiaciuti e ne abbiamo apprezzato la finitura ruvida.

Disponendo in questa occasione del modello con layout US (attualmente l'unico disponibile), abbiamo riscontrato i consueti errori di battitura causati sia dalla diversa disposizione dei simboli rispetto alle tastiere italiane che dalla dimensione dimezzata del tasto invio.


Razer BlackWidow V3 Mini HyperSpeed 5. Prova sul campo 2 


Autonomia

L'autonomia della tastiera è buona e varia, ovviamente, in base all'illuminazione e all'intensità della stessa, oltre che secondo la tipologia di connessione wireless utilizzata (2.4GHz o Bluetooth 4.0 Low Energy).

Per farvi un esempio, con la BlackWidow V3 Mini HyperSpeed abbiamo raggiunto, tramite connessione a 2.4GHz, le 15 ore di utilizzo continuativo con illuminazione statica al 50%, una durata sicuramente soddisfacente che aumenterà notevolmente attivando un risparmio energetico più spinto ed un'illuminazione meno accentuata.

Le 200 ore di autonomia massime indicate dal produttore sono raggiungibili esclusivamente disattivando l'illuminazione e facendo un uso massiccio del risparmio energetico.

In Bluetooth l'autonomia migliora lievemente, consentendo un'ora circa in più di funzionamento, ma con delle restrizioni sulla retroilluminazione.

Il tempo necessario per ricaricare la batteria al 100% è di circa 4 ore.


Gaming - Cat Quest II

Razer BlackWidow V3 Mini HyperSpeed 5. Prova sul campo 3 


Per testare sul campo la nuova BlackWidow V3 Mini HyperSpeed abbiamo scelto un titolo inconsueto ma per nulla casuale, si tratta di Cat Quest II, RPG Open World bidimensionale sviluppato da The Gentle Bros e approdato nel 2017 prima su dispositivi mobile, vincendo il premio Excellence in Visual Art and Design ai SEA International Mobile Game Awards e, poi, su tutte le altre piattaforme, inclusi PC Windows, Mac e console da gioco.

A partire da Gennaio 2021, Cat Quest II è uno dei titoli abilitati Chroma, facendo sì che durante la partita le periferiche compatibili si illuminino in base al mondo di gioco, creando un'atmosfera unica durante il gameplay, con gli effetti visivi riprodotti al lancio di magie e incantesimi.

Il titolo fa uso di varie combinazioni di tasti di mouse e tastiera per le azioni e necessita di una buona manualità, in particolare durante gli scontri con avversari multipli.

In questo frangente la nuova nata di casa Razer si è comportata in maniera egregia grazie ad una reattività degli switch Razer Yellow superiore alle nostre aspettative.

La corsa ridotta e un punto di attuazione di soli 1.2mm ci ha permesso commutazioni estremamente rapide e, conseguentemente, schivate ad attacchi con un timing perfetto.


Produttività

Razer BlackWidow V3 Mini HyperSpeed 5. Prova sul campo 4 


Per quanto concerna la produttività, come anticipato anche nella sezione relativa all'ergonomia, la BlackWidow V3 Mini HyperSpeed non eccelle.

Più volte durante le prove e la stesura di questa recensione abbiamo commesso errori di battitura, click involontari, in particolare con lo shift di destra, le frecce direzionali e con i tasti del, pg up, pg dn e ins.

Nonostante il periodo di adattamento, le difficoltà sono continuate, l'assenza del poggiapolsi, inoltre (essendo abituati ad utilizzarlo), si è fatta sentire, in particolar modo durante le lunghe sessioni di editing foto e video.

La mappatura dei tasti, unitamente alla modalità Hypershift e ai quattro tasti Macro dedicati (sempre tramite pressione del tasto FN), ci ha comunque permesso di usare le combinazioni complesse in maniera rapida.