6. Prova sul campo


Dopo aver analizzato il lato costruttivo di quest'ultimo restyling della BlackWidow, non resta che metterla alla prova testandone ergonomia e prestazioni sul campo.


Razer BlackWidow Elite 6. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Quando si è davanti a meccaniche gaming top di gamma di brand rinomati come Razer, l'esperienza di utilizzo è sempre di altissimo livello.

La tastiera risulta nel complesso solida e resistente grazie soprattutto al plate superiore in metallo con specifica militare.

Sotto l'aspetto ergonomico la BlackWidow Elite è davvero ineccepibile, con un ingombro sulla scrivania tutto sommato contenuto e la possibilità di utilizzare un poggiapolsi di elevata qualità.

Anche il sistema di inclinazione, con due regolazioni disponibili oltre a quella base, offre un buon grado di libertà andando a soddisfare le esigenze dei più.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di inserti in gomma anche sui supporti, fa in modo che la tastiera in tutti i casi rimanga salda sul piano d'appoggio evitando qualunque accidentale spostamento durante le partite.


Gaming

Razer BlackWidow Elite 6. Prova sul campo 2 


La scelta del titolo per saggiare la qualità della BlackWidow Elite in ambito gaming è ricaduta sull'appena rilasciato Battlefield V, l'ultimo capitolo sviluppato dal team DICE che ci catapulta nel pieno del secondo conflitto mondiale.

Naturalmente gli sparatutto in prima persona sono sempre i contesti migliori per vedere come si comporta una meccanica di questo tipo, dato che ci si ritrova spesso in situazioni concitate dalle quali, per uscirne indenni, avere un buon feeling con la propria keyboard diventa fondamentale.

Sebbene per la maggior parte dei videogiocatori le soluzioni lineari, come gli switch CHERRY MX Red o gli Yellow della stessa Razer, siano considerati l'ideale per gli FPS, il fascino dei Razer Green sembra intramontabile.

Ricordiamo che questi switch proprietari, introdotti dall'azienda californiana per la prima volta nel 2014, prevedono un feedback sia tattile che sonoro al pari degli CHERRY MX Blue ma, rispetto a questi ultimi, sono contraddistinti da un punto di attuazione ed una forza operativa minori, il che li rende decisamente più godibili in ambito gaming.

Potrà sembrare strano ad alcuni lettori, ma tantissimi gamer amano sentir la propria tastiera "suonare" e, in questi casi, i Razer Green rappresentano la scelta migliore.


Razer BlackWidow Elite 6. Prova sul campo 3 


Fatte queste premesse, la BlackWidow Elite, in combinata con il Razer Mamba HyperFlux, ci ha permesso di godere a pieno dell'ultimo capolavoro DICE, riuscendo a gestire al meglio le situazioni più impegnative grazie anche ad un sistema 10 Key Rollover e anti-ghosting impeccabile.

Abbiamo testato poi su Fortnite, invece, l'ormai collaudata modalità Hypershit che consente di compensare in buona parte la mancanza di tasti Macro dedicati.

Tramite il software Synapse 3 abbiamo impostato ALT come tasto FN ed assegnato ai primi tasti della fila numerata gli elementi di costruzioni presenti nel gioco.

Anche in questo caso il risultato è stato ottimo, l'utilizzo della modalità Hypershit richiede un po' di pratica nella fase iniziale, ma senza dubbio può semplificare di molto le cose, specie nel caso fossimo spesso costretti a raggiungere tasti distanti dal WASD.