2. Ozone Strike Battle Spectra
Ed iniziamo dalla Strike Battle Spectra...
Dimensioni da vera TKL e struttura estremamente compatta, tagliata a filo sui tasti: la "nuova Strike" non ha messo da parte l'impostazione della "vecchia Strike", un qualcosa che difficilmente poteva risentire del passare del tempo.
Scocca inferiore in plastica e top in alluminio, la Strike Battle Spectra fa un ottimo uso delle caratteristiche dei due materiali per offrire la rigidità che ci si attende da una tastiera meccanica, con un design degli switch a vista che consente di avere una periferica particolarmente facile da pulire e tenere pulita, oltre che intrinsecamente più resistente al contatto accidentale con i liquidi.
Gli switch utilizzati sono gli originali Cherry MX RGB, che si differenziano dai classici MX adattati a tale scopo da una costruzione in plastica trasparente che consente l'uso di LED di tipo SMD direttamente installati sul PCB.
Per quanto riguarda il comportamento, gli switch "RGB" impiegano lo stesso codice colore di quelli standard, con i Red (qui in foto nel modello recensito) quali switch lineari a 45cN ed i Brown tattili sempre a 45cN, questi ultimi non disponibili, però, con la Strike Battle Spectra localizzata in italiano.
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Come già anticipato, debutta sulla Strike Battle Spectra un software che si occuperà , al solito ,di gestire luci e macro, ma in Ozone non hanno dimenticato di inserire anche qualche scorciatoia da tasto che aiuta ad utilizzare alcune funzioni senza dover per forza ricorrere all'app.
Per iniziare, troviamo "sei tasti macro dedicati" da F1 a F6, riguardo i quali non sappiamo dire esattamente perché vengano definiti tali in quanto l'applicativo ha la possibilità di rimappare anche gli altri.
Da F7 a F12 abbiamo il controllo dei vari effetti disponibili, come Esplosione, Serpente e Wave, tutti da provare, ed infine sul blocco navigazione sono presenti i controlli multimediali.
Sulle frecce, invece, i controlli per la creazione di uno schema di illuminazione statico "al volo", cioè senza l'ausilio del software, una procedura ben spiegata sul manuale e provata dal vivo durante il nostro unboxing.
Grandi novità per la zona posteriore, dove Ozone ha ricavato un sistema semplice per il routing del cavo che potrebbe aiutare tutti quei giocatori particolarmente sensibili all'ordine della propria scrivania.
Il sistema consiste in delle tracce scavate dove far passare il cavo da 1,8 metri per uscire più a destra o a sinistra rispetto alla posizione centrale.
Standard, ma di accurata progettazione i piedini estraibili, con gommatura atta a creare attrito anche quando la tastiera è in posizione reclinata.
Infine, prima di dar fuoco alle polveri, il terminale USB che scopriamo essere placcato in oro, di spessore non eccessivo per consentire l'uso anche su porte USB contigue.
E vediamo qui la caratteristica più affascinate di questa rinnovata Strike, che gli è valsa appunto la denominazione Spectra: il sistema di illuminazione RGB a controllo per-key, che ci consente di riprodurre effetti dinamici come molte tastiere di fascia alta.
Le nostre prove hanno rivelato, per il pilotaggio dei LED, l'uso di un controllo via PWM a bassa frequenza, chiaramente visibile nel nostro unboxing grazie alle scene girate a 50fps 1/60, ma un po' meno a occhio nudo se non si presta grande attenzione.
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Il sistema Spectra è anche capace di illuminazioni statiche e nel dettaglio vediamo, oltre ad un bianco glaciale, i tre schemi fissi già preimpostati per l'uso con specifici titoli competitivi.