7. Performance - Analisi dei Timings


Per effettuare questa sessione di test sono state misurate le prestazioni complessive della RAM in termini di bandwidth e latenza a diverse frequenze operative.

Le impostazioni utilizzate per le HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB sulla nostra scheda madre ASUS MAXIMUS IX HERO sono state le seguenti:

  • RAM 1:29 2900MHz e CPU a 42x100=4200MHz
  • RAM 1:30 3000MHz e CPU a 42x100=4200MHz
  • RAM 1:31 3100MHz e CPU a 42x100=4200MHz
  • RAM 1:25 3333MHz e CPU a 42x100=4200MHz

I set di timings principali che abbiamo scelto di utilizzare sono, rispettivamente, pari a 12-14-14-34, 13-15-15-35, 14-16-16-36 e 16-17-17-38, tutti con Command Rate 2T.

Naturalmente i valori stabiliti potranno variare da quanto realmente ottenuto di qualche MHz, dato che il generatore di frequenza della mainboard non restituisce parametri di funzionamento esattamente uguali a quanto impostato da BIOS.

In questo modo si misurerà il progressivo andamento delle prestazioni delle memorie con diverse velocità e timings, oltre che l'efficienza dei moduli rispetto al bandwidth massimo teorico ottenuto alle varie frequenze operative.

I benchmark scelti, come di consueto, sono AIDA64 "Benchmark cache e memoria" e SiSoft Sandra 2016 "Larghezza di banda memoria".

AIDA64 utilizza un programma single thread per effettuare le misure di bandwidth, rispecchiando così le condizioni di funzionamento di un'applicazione specifica per questo tipo di esecuzione, mentre Sandra utilizza delle grandezze intere (non in virgola mobile) e restituisce le reali condizioni di funzionamento di un'applicazione multi threads grazie ad un motore espressamente progettato per questo tipo di misure.


HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 1 


Osservando il grafico possiamo notare come l'efficienza delle memorie si mantenga su valori abbastanza elevati con uno scarto iniziale, rispetto alla banda teorica, di poco superiore ai 4000 MB/s, per poi aumentare al salire della frequenza operativa in quanto ci si avvicina sempre di più ai limiti di funzionamento del kit.

Nonostante la diminuzione di efficienza possiamo comunque notare come la banda in lettura aumenti in maniera piuttosto corposa in funzione della crescita della frequenza, con innegabili vantaggi in quelle applicazioni che ne traggono beneficio.


HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 2 


Il segmento rappresentante la latenza restituita alle varie frequenze evidenzia un andamento abbastanza regolare presentando un contenuto "rilassamento" in corrispondenza dei 3100MHz dove, probabilmente, il rapporto tra la frequenza operativa e le latenze applicate dalla scheda madre non risulta vantaggioso come con le altre impostazioni prese in esame.

Tale flessione è comunque minima e rientra tranquillamente in un range di valori, in termini assoluti, decisamente ottimi.

A seguire potete osservare gli screen relativi a questa batteria di test con frequenze e timings elencati in precedenza.


HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 3  HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 4 
2900MHz  12-14-14-34
 3000MHz 13-15-15-35
HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 5  HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 6 
3100MHz  14-16-16-36
3333MHz  16-17-17-38


Affinché si abbia un quadro più completo delle prestazioni in termini di bandwidth delle memorie in esame, abbiamo riportato sul seguente grafico la banda disponibile con le impostazioni certificate dal produttore (profilo XMP) comparandola con quella restituita applicando le impostazioni migliori utilizzate nel precedente test.


HyperX FURY DDR4 2666MHz 32GB 7. Performance - Analisi dei Timings 7


Da questo confronto appare evidente il consistente incremento ottenibile tramite l'overclock delle memorie che, secondo AIDA64, è quantificabile in circa 9000 MB/s per la lettura e la scrittura e 8000 MB/s per la copia. 

A tale proposito vogliamo ricordare ai lettori che l'utilizzo di impostazioni al di fuori delle specifiche per cui i componenti sono stati certificati può comportare l'instabilità del sistema, nonché una riduzione più o meno accentuata della vita degli stessi.

Quindi, sebbene gli incrementi derivanti dall'overclock in questo caso siano decisamente cospicui, consigliamo di ponderare attentamente l'esecuzione di tale pratica.