7. Overclock


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 1 


In questa serie di prove ci siamo limitati ad un leggero overclock del sistema, determinando la massima frequenza stabile per la CPU compatibilmente con il sistema di raffreddamento utilizzato, lo strap di quest'ultima ed il divisore di memoria più appropriato, impostando una tensione di esercizio massima per il VDRAM pari a 1,50V.

Il valore del VCCSA, a differenza delle precedenti piattaforme, non è influente ai fini dell'overclock delle RAM (ove questo non si intenda in modalità estrema con azoto liquido), pertanto abbiamo lasciato tale parametro in modalità "Auto".

Prima di passare al test vero e proprio in overclock sulle nostre Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16, abbiamo precedentemente provato ogni configurazione possibile per trovare la combinazione migliore tra la frequenza operativa delle memorie e quella della CPU, in relazione alla piattaforma in uso.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 su GIGABYTE X99-UD7 WiFi

Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 2  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 3 
3DMark - I7 5930K@4376MHz
Vengeance DDR4 LPX 2800@3000MHz
16-18-18-39 1T
Super PI 1.5 Mod XS 32M- 5930K@4300MHz
Vengeance DDR4 LPX 2800@3000MHz
16-18-18-39 1T


Impostando i timings come da profilo XMP "Extreme", nonostante l'ulteriore incremento delle tensioni utilizzate, non siamo riusciti a migliorare il valore ottenuto nei precedenti test di "Analisi degli ICs", ovvero i 3000MHz in 1T.

Un ottimo risultato considerando il fatto che questo test prevede di spremere al massimo tutti i componenti del sottosistema composto da CPU e memorie ed è stato realizzato spingendo il nostro 5930K fino a 4374MHz e la cache a 3250MHz.

Ricordiamo ai lettori che il controller delle memorie integrato nelle CPU Haswell-E tende a perdere parte della sua efficienza in modo proporzionale all'overclock applicato sulle stesse e alla temperatura raggiunta.

Quanto appena esposto fa presumere che un abbassamento delle frequenze operative di CPU e cache possa garantire un ulteriore incremento della  frequenza delle memorie, ma visto che questo avverrebbe a scapito delle prestazioni globali del sistema, abbiamo ritenuto superfluo effettuare ulteriori prove in tal senso.

In definitiva l'overclock del 6% ottenuto risulta più che soddisfacente in considerazione del fatto che è stato raggiunto con tutti i componenti portati al limite, ma ancora in grado di garantire un'ottima stabilità di funzionamento e temperature accettabili.

Tale risultato è frutto di un'attenta progettazione del kit di memorie che sfruttano degli ICs selezionati in maniera tale da garantire una buona tolleranza all'overvolt, favorita da dissipatori in grado di svolgere in maniera egregia il loro compito.


Overclock CPU Cache

Sugli ormai datati processori Intel Bloomfield e Lynnfield si indicava con il termine "Uncore" quella parte della CPU non compresa nei core e nelle cache L1 e L2 ad essi associate: più specificatamente parliamo della memoria cache L3, il controller QPI/DMI e l'IMC.

In pratica, andando ad agire sul parametro "Uncore Frequency", con l'ausilio di opportuni moltiplicatori presenti all'interno del BIOS, si cercava di innalzare leggermente le prestazioni del sistema a patto che questo rimanesse poi stabile.

I nuovi processori Haswell-E, pur avendo un'architettura diversa, prevedono ancora al loro interno l'IMC e la memoria cache ad esso correlata, dandoci la possibilità di variare la frequenza della stessa tramite una voce presente sul BIOS che, nel caso specifico della GIGABYTE da noi utilizzata, mantiene inalterata la vecchia nomenclatura di "Uncore" in luogo del più corretto termine CPU Cache.

Come per le nostre precedenti recensioni sulle memorie DDR4, siamo andati a verificare l'andamento delle prestazioni del nostro sistema al variare di tale parametro.

Pertanto abbiamo effettuato dei test di memory bandwidth tramite AIDA64 impostando i valori di seguito riportati e variando esclusivamente la frequenza CPU Cache da un minimo di 3000MHz ad un massimo di 3676MHz:

  • CPU Frequency 4070MHz
  • CPU Strap 100MHz
  • RAM Frequency 2800MHz
  • Timings 16-16-16-36 1T


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 4


Analizzando il grafico ci rendiamo subito conto che nella nuova piattaforma Intel, la frequenza della CPU Cache riveste un ruolo di primaria importanza ai fini delle prestazioni, in particolare nella produzione della larghezza di banda delle memorie.

Confrontando i dati ottenuti con quelli del grafico precedente possiamo notare che l'incremento di bandwidth ottenuto con l'aumento della frequenza di tale parametro è notevolmente superiore a quello ottenuto agendo solo sulla frequenza delle memorie.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 5  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 6 
CPU Cache 3020MHz
CPU Cache 3282MHz
Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 7  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 8 
CPU Cache 3545MHz 
CPU Cache 3676MHz 


Dopo aver constatato che piccoli incrementi della frequenza della CPU Cache sono in grado di produrre notevoli miglioramenti nella larghezza di banda, andremo ora a verificare in che misura aumenta la velocità di elaborazione del nostro sistema in un contesto reale, che si avvicini quanto più possibile alle operazioni che svolgiamo quotidianamente sul PC.

A tale scopo un test di codifica video come HandBrake, effettuato con le modalità descritte in precedenza, ci può sicuramente fornire un quadro più chiaro sui reali vantaggi ottenuti applicando un overclock alla CPU Cache.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 7. Overclock 9


Come potete osservare, il tempo di elaborazione necessario alla conversione del film diminuisce di cinque secondi netti, passando da 3020MHz a 3676MHz, mentre negli step intermedi il guadagno diventa meno consistente, variando da zero a tre secondi.

In definitiva, però, il guadagno ottenuto risulta talmente trascurabile rispetto al tempo totale di elaborazione, da non giustificare il rischio a cui si sottopone la CPU con l'overvolt applicato.

Probabilmente aumentando la frequenza della CPU di una cinquantina di MHz, o utilizzando un SSD leggermente più performante si potrebbero ottenere in questo test risultati decisamente migliori, a conferma del fatto che nella realizzazione di un PC è di fondamentale importanza che le prestazioni dei vari sottosistemi siano perfettamente bilanciate tra loro.