5. Performance - Analisi degli ICs


In questa serie di prove analizzeremo il comportamento degli ICs all'aumentare della frequenza operativa in rapporto al CAS utilizzato.

In questo modo la lettura dei valori ottenuti permetterà di comprendere meglio la qualità del modulo di memoria, scoprendo così le caratteristiche di funzionamento dei chip in base ai timings utilizzati dal produttore.

Dopo aver fatto qualche prova preliminare, in modo da verificare il comportamento dell'IMC della CPU in abbinamento al kit di memorie, abbiamo rilevato che i chip Samsung  utilizzati da Corsair per questi moduli RAM scalano discretamente bene in frequenza, accettando anche un cospicuo overvolt senza per questo scaldare eccessivamente.

In base a quanto riscontrato, abbiamo quindi svolto i nostri test applicando una tensione massima di 1,45V, in maniera tale da evidenziare le potenzialità delle Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 in vista di un loro utilizzo anche in overclock.

Nella prima serie di test abbiamo impostato il valore del tRCD +1 rispetto al CAS, mentre nella seconda un tRCD +2.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 5. Performance - Analisi degli ICs 1


Osservando il grafico possiamo notare un aumento abbastanza lineare della frequenza in corrispondenza dell'aumento del CAS che, ovviamente, raggiunge il culmine a CAS 16 con un valore di 3000MHz.

Altra cosa che salta subito all'occhio è il fatto che già a CAS 14 siamo in grado di superare abbondantemente la frequenza nominale, con un preventivabile aumento delle prestazioni rispetto a quelle ottenibili con i timings di targa.

Buoni anche i valori ottenuti con latenze piuttosto basse come CAS 11 e CAS 12, ma piuttosto distanti da quelli registrati sulle Vengeance LPX 2666MHz equipaggiate, invece, con ICs SK Hinix.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 5. Performance - Analisi degli ICs 2


Nei test effettuati con tRCD +2 le Vengeance DDR4 LPX 2800MHz C16 hanno messo in mostra una buona progressione fino a CAS 14; superata tale soglia la frequenza aumenta in misura notevolmente ridotta fino a CAS 15, dove si stabilizza al valore massimo di 3000MHz senza restituire ulteriori incrementi all'aumentare del CAS.

Rispetto al test precedente, le memorie, grazie ad un rilassamento dei timings, sono state in grado di raggiungere frequenze decisamente più elevate in corrispondenza dei CAS più bassi.

Tale beneficio riduce i suoi effetti oltre il CAS 14 per annullarsi completamente in corrispondenza del CAS più alto.