6. Caratteristiche peculiari
Pulsanti, jumper, switch e LiveDash OLED
Su di una scheda madre del calibro della ASUS ROG ZENITH EXTREME non poteva certo mancare una nutrita serie di funzionalità aggiuntive che ci apprestiamo a descrivervi.
Nell'angolo in alto a destra, sotto i due massicci connettori di alimentazione EPS 8-pin, troviamo i due classici pulsanti di Start e Reset provvisti di retroilluminazione per una più facile individuazione in condizioni di scarsa luminosità .
Adiacenti al connettore ATX 24-pin, lungo il margine del PCB, sono presenti i punti di controllo delle tensioni dei componenti più importanti, facilmente utilizzabili tramite l'ausilio di un multimetro.
Dietro, nella parte interna, troviamo quattro piccoli switch per disabilitare la connessione agli slot PCIe a lunghezza piena, molto utili nelle sessioni di overclock estremo in cui l'installazione o la rimozione delle schede grafiche in tempi rapidi può risultare oltremodo difficoltosa data la presenza della particolare coibentazione necessaria in queste circostanze.
Allo loro sinistra sono visibili quattro piccoli LED indicanti le varie fasi di boot del sistema ma, data la presenza del LiveDash OLED che vedremo più avanti, non riteniamo siano di grande importanza.
Proseguendo verso il basso abbiamo il connettore USB 3.1 Gen2 dedicato alla porta situata sul front panel di alcuni dei case di ultima generazione.
La stessa, a differenza delle due porte USB 3.1 Gen2 poste sul back panel, viene gestita direttamente dal chipset X399.
Lungo il margine inferiore destro del PCB possiamo trovare la maggior parte dei comandi dedicati all'overclock come i pulsanti Retry_Button e Safe_Boot.
Il primo di essi è di fondamentale importanza quando la macchina entra in un loop di riavvii continui che non permettono di completare la fase di boot, in quanto la sua pressione consente il riavvio del sistema con le ultime impostazioni utilizzate che hanno consentito di completare la suddetta fase.
Qualora l'utilizzo del Retry_Button non sia in grado di risolvere il problema appena menzionato, potremo utilizzare in alternativa il pulsante Safe_Boot il quale ci permetterà di riavviare la macchina e di accedere direttamente al BIOS per effettuare le modifiche necessarie.
Alla sinistra dei due pulsanti è stato posizionato lo switch Slow_Mode il quale ci consente di portare il sistema in una condizione di operatività a regime ridotto, cosa molto utile alla fine di un benchmark, durante le fasi di salvataggio o di cattura delle schermate, per evitare i classici freeze che possono mandare a monte tutte le ore di lavoro impiegate per raggiungere un determinato risultato.
Sopra quest'ultimo è visibile il jumper che ci permette di abilitare o disabilitare la funzione LN2_Mode la quale, in caso di overclock estremo, ci fornirà un aiuto efficace contro il Cold Bug che affligge alcune CPU durante il POST, permettendo al sistema di portare a termine correttamente la fase di boot.
Adiacente ad esso troviamo lo switch RSVD, una particolare funzionalità in grado di aiutare ad effettuare il boot a temperature minori o uguali a -120 °C.
La slide in alto ci offre una panoramica completa della dislocazione dei numerosi connettori e sensori con cui la ZENITH EXTREME è equipaggiata.
Qualora la dotazione di connessioni per le ventole non dovesse bastarvi potrete sempre utilizzare il pratico Fan Extender, fornito in bundle, così da poter gestire singolarmente ulteriori tre unità tramite BIOS o mediante il software Fan Xpert IV come se fossero collegate direttamente alla scheda madre.
Sistema di illuminazione AURA RGB
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La ASUS ROG ZENITH EXTREME è dotata di tre header per il sistema di illuminazione AURA, su due dei quali potranno essere collegate strisce a LED RGB del tipo 5050, acquistabili separatamente, per una lunghezza massima di due metri ciascuna.
Il terzo header, di tipo "addressable", potrà essere utilizzato per il collegamento delle nuove strisce LED RGB 5050 dotate di un chip di controllo WS2812B per ogni singolo LED presente su di esse.
Tale chip è collegato direttamente con il successivo tramite una linea dedicata trasferendo le comunicazioni ricevute e facendo si che si possano impartire differenti comandi per ogni singolo LED della striscia in questione.
Affinché queste particolari strisce LED presentino un funzionamento ottimale si raccomanda di non superare una potenza di 5V/3A ed un numero massimo di 60 LED.
Ricordiamo, ancora una volta, di prestare la massima attenzione durante la fase di collegamento delle strisce in quanto il connettore ha un verso ben preciso da rispettare.
Gli effetti disponibili, come si evince dall'immagine, sono molti e si posso gestire separatamente per ogni specifica sezione indicata oppure, a seconda dell'impatto estetico voluto, sincronizzare selezionando l'apposita voce.
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Essendo un sistema composto da LED RGB si avranno a disposizione ben 16,7 milioni di colori per poter raggiungere l'esatta tonalità desiderata.
Nel caso avessimo già collegato una striscia di LED indirizzabili, selezionando l'apposito simbolo in alto a destra ci apparirà una finestra che ci permetterà di scegliere lo specifico LED a cui vogliamo assegnare il comando, semplicemente inserendo il numero progressivo dello stesso.
ASUS LiveDash OLED
Come già accennato in precedenza, sulla ZENITH non è presente il classico display a due cifre per il debug in quanto è stato sostituito da un più moderno e accattivante pannello OLED denominato LiveDash.
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Il piccolo display (128x32 pixel) è integrato nella protezione del back panel e ci mostra una serie di informazioni relative allo stato della macchina come, ad esempio, le varie fasi del POST durante il boot, la temperatura della CPU, le frequenze o le varie tensioni dei principali componenti.
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Tramite il software di gestione potremo scegliere i dati da visualizzare e persino aggiungere immagini GIF personalizzate oltre a quelle proposte da ASUS.
Audio onboard SupremeFX
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La sezione audio è di altissimo livello: siamo infatti di fronte ad una soluzione SupremeFX S1220 CODEC, realizzata in collaborazione con Realtek, capace di garantire un rapporto segnale/rumore di 120dB in uscita e 113dB in ingresso, in accoppiata ad un DAC ESS Sabre 9018Q2C che supporta la modalità High Definition 7.1 canali e lo streaming multiplo dal pannello frontale e da quello posteriore.
Eccellente la componentistica utilizzata che prevede condensatori giapponesi Nichicon, generatore di clock con bassissimo valore del jitter, schermatura totale contro le interferenze elettromagnetiche e connettori placcati in oro retroilluminati da singoli LED con relativo colore identificativo.Â
Il tutto può essere gestito attraverso la completa suite software Sonic Studio III che permette, con pochi click del mouse, di ottenere una perfetta messa a punto del nostro comparto audio.