3. Vista da vicino


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La ROG ZENITH EXTREME, come la maggior parte delle schede madri di fascia alta di casa ASUS, si presenta con un look quasi completamente nero interrotto da pochi particolari grigi come il dissipatore della sezione VRM, alcuni connettori di I/O ed il particolare dissipatore del Fusion Controller Hub X399.

Naturalmente sappiamo già che, una volta accesa, l'illuminazione LED AURA RGB ne cambierà decisamente l'aspetto donandole una spiccata caratterizzazione gaming.


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Sul retro del PCB notiamo subito la presenza di un ROG Armor avente la duplice funzione di irrobustire parte del PCB e, al contempo, proteggere la striscia di LED posizionata lungo il bordo laterale destro della ZENITH.

Non potevano inoltre mancare il robusto backplate del socket CPU e quello posto in corrispondenza del dissipatore VRM.


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Per poter alloggiare un processore dalle dimensioni dei Ryzen Threadripper la ZENITH EXTREME è stata dotata del socket TR4 (Threadripper 4) che conta la bellezza di 4094 pin occupando buona parte della zona superiore della mainboard.

Si tratta del primo socket  LGA (Land Grid Array) prodotto da AMD per il mercato consumer ed è del tutto identico, ma non compatibile, al socket SP3 utilizzato nei server condividendo con esso anche la particolare procedura di installazione della CPU.


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Nella foto in alto alto, sul bordo superiore della placca metallica di ritenzione, sono chiaramente visibili tre viti di tipo torx che, per mezzo della chiave fornita in dotazione con la CPU, dovranno essere svitate secondo la schema riportato accanto ad esse.


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Una volta svitate completamente queste ultime si potrà sollevare la placca principale e, in seguito, tramite dei piccoli movimenti alternati sulle due alette di colore blu, anche la cornice adibita al posizionamento corretto della CPU.


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Successivamente, con una certa cautela, si dovrà inserire la CPU facendola scivolare nelle guide della cornice per poi abbassare lentamente quest'ultima sino al completo inserimento all'interno del socket.  


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L'ultima delicata fase consiste nel serrare le tre viti viste in precedenza avendo cura di iniziare dalla prima visibile sulla destra, il tutto senza particolari timori in quanto la speciale chiave in dotazione è pretarata come una sorta di chiave dinamometrica non consentendoci di superare una determinata coppia di serraggio.

La zona intorno al socket, essendo questo di rilevanti dimensioni, risulta piuttosto affollata da componenti ad alto profilo rendendo di fatto poco agevole una eventuale coibentazione per sistemi di raffreddamento estremo. 

In ogni caso, per il normale utilizzo, l'altezza dei sopracitati componenti non comporta alcun problema di sorta, anche nel caso volessimo utilizzare dissipatori ad aria particolarmente ingombranti.

La sezione di alimentazione, denominata Extreme Engine Digi+, è progettata per soddisfare le richieste delle CPU top di gamma in condizioni di carico limite grazie alla presenza di 8 fasi digitali ed utilizza i seguenti elementi di altissima qualità:

  • induttori MicroFine in lega metallica in grado di garantire elevate correnti d'impiego ed altissima efficienza in funzione della loro particolare struttura interna, consentendo una riduzione del 75% dei fenomeni di isteresi magnetica ed una diminuzione della temperatura di esercizio del 31%;
  • MOSFET NexFET di altissima qualità prodotti da Texas Instruments con un packaging pari a circa la metà dei MOSFET tradizionali a tutto vantaggio del layout della scheda madre, ma in grado, comunque,  di erogare tensioni elevate con un'alta efficienza;
  • condensatori 10K Black Metallic che assicurano una durata cinque volte superiore rispetto alle tradizionali versioni allo stato solido ed una resistenza maggiorata del 20% alle basse temperature.


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Il particolare generatore di clock, progettato appositamente per i processori AMD Ryzen, permette il raggiungimento di frequenze di BCLK anche superiori a 150MHz.

Lo stesso, inoltre, operando in accoppiata al TurboV Processing Unit (TPU), permette un migliore controllo delle tensioni e del livello di overclock del processore.