5. Prova sul campo


In un'ipotetica enciclopedia sui mouse, il ROG Spatha occuperebbe un suo meritato spazio nella definizione di mouse Palm Grip.

Le dimensioni esterne generose, le linee profilate per destrorsi, il peso elevato e il congruo numero di pulsanti puntano esattamente in questa direzione, senza alcuna possibilità di appello.

Prese diverse, d'altro canto, sarebbero sì applicabili, ma incorrerebbero nell'impossibilità di sfruttare a dovere tutti i pulsanti o soffrirebbero l'elevata inerzia con una fatica muscolare avvertibile in meno di un'ora di utilizzo.


ASUS ROG Spatha 5. Prova sul campo 1 


L'estrema specializzazione del ROG Spatha ci ha indotto a variare lievemente il nostro iter di test tipico, catapultandolo direttamente nel suo ambito di utilizzo principale: i giochi MMO.

Conditi di meccaniche RPG complesse o di ritmi frenetici da Action, il tipico MMO è un gioco dove la possibilità di avere molti pulsanti e tasti a disposizione può essere una comodità come espressamente un vantaggio (specialmente nel PvP, Player vs Player, che non nel PvE).

È evidente che il ROG Spatha è decisamente equipaggiato per la missione, con un layout che predilige l'usabilità dei pulsanti, frutto di una disposizione oculata, con le unità laterali che si protendono in avanti per seguire la naturale mobilità del pollice e sono profilate per consentire una pressione più agevole.

Il comportamento è valido su tutta la linea, per corsa e gioco, per quanto la forza di attuazione in alcuni casi possa risultare lievemente alta, in rapporto particolarmente ai pulsanti 4 e 7.

Menzione speciale tutta guadagnata per la rotellina di scorrimento, stabile come poche e degna di un mouse da sparatutto, nonostante l'indole del nostro Spatha sia indirizzata a ben altri tornei.


ASUS ROG Spatha 5. Prova sul campo 2 


La modalità operativa più confortevole per questo mouse è risultata essere quella wireless, dove la maggiore libertà e l'assenza dell'attrito relativo al cavo ne bilanciano il peso, dovuto alla quantità di tecnologie e caratteristiche integrate.

Il sensore laser PixArt ADNS-9800 da 8200 DPI è ben rodato da anni di utilizzo e non ha manifestato particolari problemi nelle due modalità, arrivando ad offrire ben 2000Hz di polling rate massimo in quella cablata, interessante dal punto di vista tecnologico benché abbia ben poca influenza nelle "prestazioni" in gioco.

Considerando come lo Spatha sia inteso per un pubblico di appassionati di MMO, il nostro interesse per i "numeri" è relativo, con un sensore ed un'elettronica senza dubbio all'altezza dello scenario previsto.

Molto più importante dell'aspetto sensore è il comparto batteria, sullo Spatha costituito da un elemento, presumibilmente al litio, di elevata capacità.

L'uso costante, con illuminazione attivata, ci ha permesso di giocare per giorni di fila senza problemi, ma siamo spiacenti di non poter fornire una quantificazione precisa dell'autonomia per due motivi: primo, la dipendenza di questo fattore dalle impostazioni relative a illuminazione e prestazioni, e, secondo, dall'impossibilità di mettere a punto un "benchmark" universalmente accettabile.

Migliorarne la già notevole autonomia è comunque possibile e per questo raccomandiamo di seguire i consigli già dettagliati nella pagina dedicata al software.

Concludendo, i test hanno evidenziato una migliore affinità dello Spatha su superfici scorrevoli, fra i quali il recente Whetstone in silicone che, seppure non esattamente povero di attrito come alcune soluzioni in alluminio, rappresenta un ottimo compromesso.