2. Visto da vicino - Parte prima


ASUS ROG Spatha 2. Visto da vicino - Parte prima 1 


Il ROG Spatha è costruito in plastica con uno chassis in lega di magnesio che conferisce una discreta rigidità alla struttura (molto grande), pur contenendo il peso rispetto ad altre leghe metalliche.

Le sue misure sono davvero importanti: 137mm in lunghezza, 89mm in larghezza e 45mm in altezza, per un peso complessivo di ben 178g, che non è poco.


ASUS ROG Spatha 2. Visto da vicino - Parte prima 2 


Il "pannello" laterale del nuovo mouse, che riprende il motivo "Maya" già visto sulla recente produzione ROG, mostra una configurazione del tutto inattesa ed originale.

Benché sembri soddisfare esclusivamente delle esigenze di stile, in realtà tale design nasconde una progettazione accorta che mira a massimizzare l'usabilità dei pulsanti laterali, in contrapposizione alla soluzione "a tastierino" che distingue alcuni mouse gaming concorrenti dedicati agli MMO.


ASUS ROG Spatha 2. Visto da vicino - Parte prima 3 


Le altre opzioni di controllo sono distribuite lungo la scocca ed includono due pulsanti a margine del principale sinistro ed uno per la scelta dei DPI che risulta arretrato rispetto all'ottima rotellina di scrolling con encoder meccanico Alps.


ASUS ROG Spatha 2. Visto da vicino - Parte prima 4 


La base ci mostra al meglio la struttura in lega di magnesio, sulla quale trovano spazio, oltre al collaudato sensore laser PixArt ADNS-9800, quattro pad surfer in teflon e l'alloggiamento delle quattro viti, nascoste da altrettanti gommini facili da rimuovere, che ci consentono di disassemblare lo Spatha senza particolari problemi.

Le viti utilizzate, di tipo Torx o similare, possono essere rimosse tramite la chiave in dotazione con il risultato visibile nell'immagine sottostante.


ASUS ROG Spatha 2. Visto da vicino - Parte prima 5 


La scocca, suddivisa in due pezzi principali, poggia su una base alquanto ricca di componenti, tra i quali l'elettronica di bordo, i microswitch e la batteria.


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Quest'ultima, un pacco da 3,7Wh, è discretamente semplice da sostituire, qualora ci siano le capacità da parte dell'utente: avvisiamo i lettori, però, che tale operazione, inevitabilmente, interromperebbe il decorso della garanzia.

Gli switch montati di default sono i classici D2FC-F-7N che ritroviamo sul 99% dei mouse di recente produzione (unica eccezione notabile, gli Zowie), mentre a corredo, lo ricordiamo, abbiamo i D2F-01.


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Lo Spatha, inoltre, integra un sofisticato sistema di illuminazione RGB a controllo PWM, funzionale sia in modalità senza fili che cablato, con tre zone a controllo differenziato.