Originariamente inviato da ciucchino
Okkio... le isofoniche riguardano il campo diretto. Altra cosa è rapporto campo diretto / riverberato e la curva dell RT60..
Da qualche parte bisogna pur cominciare per avere uno standard comune ed "inquadrato".
Altrimenti dovremmo tutti quanti adottare diffusori monitor da studio.
Non credi ?
Il rapporto tra campo diretto ed indiretto, essendo un rapporto numerico, e' definibile per poter stabilire uno standard comune.

Originariamente inviato da ciucchino
Diciamo che ci si può avvicinare e te lo dice uno che ha suonato per più di metà della sua vita e perciò conosce bene una gran cassa..
Prendo atto ...e pure curiosita' d'intenti.

Originariamente inviato da ciucchino
Si deve sempre soppesare eventuali tolleranze in funzione della risoluzione del nostro apparato uditivo.
Ovvio.
Pero' questo lo si puo' fare, dal momento che lo si puo' definire e soppesare.


Originariamente inviato da ciucchino
Si parlava di risposta in frequenza e, se ci pensi bene, tutto sommato linearità della stessa in campo diretto è una delle cose più facilmente ottenibili tramite registrazione e riproduzione. Di certo da qui a riprodurre tutte le informazioni temporali e spaziali dell'evento ce ne passa.
Saluti
Sul paramentro di linearita' sulla risposta in frequenza, certamente.
Unico dato ad oggi attualmente certificabile con scostamenti "consuetudinari" di +-2dB ; 3dB.

E' sull' impulso dinamico che mi casca l' asino, perche' oltre al segnale sonoro, c'e' anche l' aria mossa dai diffusori in stanza d'ascolto, che influenza la pressione del timpano uditivo e la percezione dell' altezza della nota riprodotta.

Il mic, questo fattore non lo rileva, gli "esseri biologici ed impuri", si. :-;

Joy!