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  1. #1
    Liquid musicofilo L'avatar di Joytoy
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    Direi che forse sarebbe piu' opportuno fare un copy & paste su un altro Thread da parte dell' amministratore Wasky.
    Comunque continuiamo pure la quaquaraquata...

    Originariamente inviato da ciucchino
    la parte a mio avviso errata del tuo pensiero è che, in tal maniera, andiamo aggiungere mancanza di riferimento ad una catena già senza riferimenti. La possibilità di "ottimizzare/sistemare" il brano creerebbe perciò ancor più soggettività al tutto. Visto che, per noi ascoltatori, per fortuna, esiste la possibilità di misurare tutto ciò che avviene a valle del supporto stesso
    ...
    e sperare che tale standard riesca ad "accomodare" più registrazioni possibili.
    Il problema secondo me e' capire che tipo di riproduzione in ambiente desideriamo.
    Sussiste un rapporto tra campo diretto e campo riverberato "a discrezione" di ognuno di noi e del tipo di diffusore prescelto.
    Per come la vedo io, i monitor da studio Vs diffusori planari, omnipolari o bi/dipolari sono agli antipodi.
    Percui il senso del tutto a mio avviso risiede su un parametro comune:
    le curve isofoniche di Fletcher & Munson che mette la "quadra" ad uno standard.
    Il problema semmai e' certificare una determinata masterizzazione ad una curva secondo standard ISO facendo intervenire "il meno possibile" il malaugurato fonico di turno in sala d'incisione o dal vivo.
    Stessa certificazione andrebbe anche per i mic e diffusori da studio che purtroppo adottano ancora i classici crossover RLC, gioie e dolori della riproduzione audio.


    Originariamente inviato da ciucchino
    Giustamente mi accenni alle isofoniche. Ovvio! Nel supporto che noi acquistiamo non è nemmeno indicato il livello di riproduzione ideale dell'evento registrato. Se il valore di tale livello fosse presente e i nostri impianti fossero capaci di raggiungerlo le isofoniche perderebbero di importanza.
    ....
    tutto questo per dirti che la riproduzione è solo un'illusione e che bisogna, a mio avviso, adattare l'impianto all'orecchio e non viceversa..
    Infatti
    Riprodurre una grancassa di batteria, e' pura Utopia
    Pero' indicare un livello di ascolto su curva isofonica per singolo brano sarebbe certamente utile.

    Originariamente inviato da ciucchino
    ovvio il sistema di ripresa dev'essere tecnicamente valido e calibrato per parlare di oggettività. Non è impossibile da acquistare/realizzare al giorno d'oggi..
    Dipende dalle proprie disponibilita' economiche.
    Chi ha il potere di comperare quello che desidera, e' avvantaggiato.
    Uno standard minimo con sistema di ripresa fully balanced, zero feedback, con microfono perfettamente lineare e senza distorcere fino a 120dB, ha uno costo non propriamente per tutte le tasche...
    Sotto questo standard, IMHO soldi buttati e risultati con errori molto discutibili.

    Originariamente inviato da ciucchino
    Se sindachiamo la tecnologia di conversione digitale di un segnale analogico meglio che cambiamo forum
    Non questo, ma metto in discussione il metodo, ed eventuali analisi in real time (che arrivano in ritardo di "N" millisecondi).
    Ma ad oggi non c'e' alternativa.

    Originariamente inviato da ciucchino
    Tutti gli eventi sonori che ti circondano non sono equalizzati in base alla funzione di trasferimento delle tue orecchie. L'evento è sempre uguale, cambiano gli ascoltatori. Se tu riesci a riprendere l'evento e riprodurlo correttamente non necessiti di riequalizzazione per le tue orecchie.
    Saluti
    Concettualmente sono concorde con te, praticamente non si puo' esserlo.
    Un evento sonoro non e' possibile riprodurlo correttamente, perche' le registrazioni non ce la fanno proprio.

    Invece...
    La derivata comune tra mastering e ascolto, e' la curva isofonica che possa rispettare uno standard comune.
    L'evento sonoro non e' sempre live, anzi... e' spesso su multitraccia in studio di registrazione.
    Percui se la "realizzazione artistica" rispetta una curva isofonica, allora siamo tutti (o quasi) a cavallo.

    Joy!
    ;2 Appreciation of audio is a completely subjective human experience. ;1
    Measurements can provide a measure of insight, but are no substitute for human judgment.
    Why are we looking to reduce a subjective experience to objective criteria anyway?
    The subtleties of music and audio reproduction are for those who appreciate it. Differentiation by numbers is for those who do not." -- Nelson Pass

  2. #2

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    Originariamente inviato da Joytoy
    Sussiste un rapporto tra campo diretto e campo riverberato "a discrezione" di ognuno di noi e del tipo di diffusore prescelto.
    Per come la vedo io, i monitor da studio Vs diffusori planari, omnipolari o bi/dipolari sono agli antipodi.
    Percui il senso del tutto a mio avviso risiede su un parametro comune:
    le curve isofoniche di Fletcher & Munson che mette la "quadra" ad uno standard.
    Okkio... le isofoniche riguardano il campo diretto. Altra cosa è rapporto campo diretto / riverberato e la curva dell RT60..

    Originariamente inviato da Joytoy
    Infatti
    Riprodurre una grancassa di batteria, e' pura Utopia
    Diciamo che ci si può avvicinare e te lo dice uno che ha suonato per più di metà della sua vita e perciò conosce bene una gran cassa..

    Originariamente inviato da Joytoy
    Dipende dalle proprie disponibilita' economiche.
    Chi ha il potere di comperare quello che desidera, e' avvantaggiato.
    Uno standard minimo con sistema di ripresa fully balanced, zero feedback, con microfono perfettamente lineare e senza distorcere fino a 120dB, ha uno costo non propriamente per tutte le tasche...
    Sotto questo standard, IMHO soldi buttati e risultati con errori molto discutibili.
    Ovvio non si può sperare di spendere 50 neuri ed avere un front-end valido..

    Originariamente inviato da Joytoy
    Non questo, ma metto in discussione il metodo, ed eventuali analisi in real time (che arrivano in ritardo di "N" millisecondi).
    Ma ad oggi non c'e' alternativa.
    L'analisi può essere ritardata anche di anno senza falsare la misura! La excess phase del tempo di volo ed eventuali latenze del SW non sono certo un problema. Il sistema, se ben ricordi, è quasi del tutto assimilabile ad un sistema lineare *tempoinvariante*. Ovvio che se cerchi le finezze non si va più avanti. So perfettamente di eventuali non linearità tempodipendenti dovute al surriscaldamento dell bobine degli ap ed altri fenomeni non lineari e tempovarianti ma.. sei sicuro che la ruota della tua auto sia perfettamente tonda? Però scommetto che l'auto funziona. Si deve sempre soppesare eventuali tolleranze in funzione della risoluzione del nostro apparato uditivo.


    Originariamente inviato da Joytoy
    Concettualmente sono concorde con te, praticamente non si puo' esserlo.
    Un evento sonoro non e' possibile riprodurlo correttamente, perche' le registrazioni non ce la fanno proprio.
    Si parlava di risposta in frequenza e, se ci pensi bene, tutto sommato linearità della stessa in campo diretto è una delle cose più facilmente ottenibili tramite registrazione e riproduzione. Di certo da qui a riprodurre tutte le informazioni temporali e spaziali dell'evento ce ne passa.

    Saluti

  3. #3
    Liquid musicofilo L'avatar di Joytoy
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    Originariamente inviato da ciucchino
    Okkio... le isofoniche riguardano il campo diretto. Altra cosa è rapporto campo diretto / riverberato e la curva dell RT60..
    Da qualche parte bisogna pur cominciare per avere uno standard comune ed "inquadrato".
    Altrimenti dovremmo tutti quanti adottare diffusori monitor da studio.
    Non credi ?
    Il rapporto tra campo diretto ed indiretto, essendo un rapporto numerico, e' definibile per poter stabilire uno standard comune.

    Originariamente inviato da ciucchino
    Diciamo che ci si può avvicinare e te lo dice uno che ha suonato per più di metà della sua vita e perciò conosce bene una gran cassa..
    Prendo atto ...e pure curiosita' d'intenti.

    Originariamente inviato da ciucchino
    Si deve sempre soppesare eventuali tolleranze in funzione della risoluzione del nostro apparato uditivo.
    Ovvio.
    Pero' questo lo si puo' fare, dal momento che lo si puo' definire e soppesare.


    Originariamente inviato da ciucchino
    Si parlava di risposta in frequenza e, se ci pensi bene, tutto sommato linearità della stessa in campo diretto è una delle cose più facilmente ottenibili tramite registrazione e riproduzione. Di certo da qui a riprodurre tutte le informazioni temporali e spaziali dell'evento ce ne passa.
    Saluti
    Sul paramentro di linearita' sulla risposta in frequenza, certamente.
    Unico dato ad oggi attualmente certificabile con scostamenti "consuetudinari" di +-2dB ; 3dB.

    E' sull' impulso dinamico che mi casca l' asino, perche' oltre al segnale sonoro, c'e' anche l' aria mossa dai diffusori in stanza d'ascolto, che influenza la pressione del timpano uditivo e la percezione dell' altezza della nota riprodotta.

    Il mic, questo fattore non lo rileva, gli "esseri biologici ed impuri", si. :-;

    Joy!
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  4. #4

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    Originariamente inviato da Joytoy
    E' sull' impulso dinamico che mi casca l' asino, perche' oltre al segnale sonoro, c'e' anche l' aria mossa dai diffusori in stanza d'ascolto, che influenza la pressione del timpano uditivo e la percezione dell' altezza della nota riprodotta.

    Il mic, questo fattore non lo rileva, gli "esseri biologici ed impuri", si. :-;

    Joy!
    Un conto è ampiezza ed un conto è frequenza.. Se vuoi suono devi muovere aria..

  5. #5
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    Originariamente inviato da ciucchino
    Un conto è ampiezza ed un conto è frequenza.. Se vuoi suono devi muovere aria..
    Si pero', se il sistema audio e' opportunamente tarato sulla chiave di altezza del suono dei 440Hz (si spera), in termini di "aria mossa", sussistono condizioni o mascheramenti per le quali, la percezione uditiva della frequenza e' differente o addirittura illusoria
    Stimolo e la percezione sonora sono due condizioni differenti.

    Insomma, tanto per farmi capire facendo uno dei tanti esempi "terra terra", sull' impulso dinamico:
    la nota piu' bassa emessa da un pianoforte a 35-40Hz (se ci arriva...), verra' percepita alle nostre orecchie ancora piu' grave se il tocco del pianista sara' leggero (o leggiadro).
    Ma la nota, guarda un po', e' sempre quella !

    Spero di essermi spiegato

    Joy!
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  6. #6
    assaggiatore di arancini
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