Super PI 8M


Il primo dei due benchmark previsti dalla competizione è il Super PI 8m. I concorrenti, una volta ottenuto lo score, dovranno fare uno screen shot del risultato corredato da tre schermate di CPU-Z al fine di verificare frequenze e impostazioni; questa fase ha durata di 100 minuti.

La maggior parte dei team durante il Super PI ha utilizzato le VGA con il dissipatore default, modificando contemporaneamente l'altra scheda non installata al fine di avvantaggiarsi successivamente. Quasi tutti sono partiti con il sistema raffreddato ad azoto, facendo pochi test ad aria, o saltandoli completamente.


GOOC Finali Europee 6. Super PI 1 

GOOC Finali Europee 6. Super PI 2 

GOOC Finali Europee 6. Super PI 3 

GOOC Finali Europee 6. Super PI 4 

Ogni team ha portato i propri tolotti, soluzioni diverse per forme e dimensioni ma con l'unico scopo di raffreddare al meglio le CPU a disposizione.

Il coldbug delle CPU era abbastanza uniforme, interno ai -110 gradi, dato il poco tempo a disposizione però, nessuno è riuscito a determinarlo con certezza.

GOOC Finali Europee 6. Super PI 5 


La gara è stata da subito dominata dal team Belga ( Massman e PT1T ), la loro CPU era sicuramente oltre la media, con frequenze benchabili superiori ai 5.2 Ghz.


GOOC Finali Europee 6. Super PI 6 

Con il tempo di 1 m 29 sec 203 ms, il team belga si è aggiudicato il primo posto nel Super PI 8M.

I ragazzi di HWStation purtroppo, sono stati sfortunati, la loro scheda madre infatti, richiedeva più reboot per avviarsi con le impostazioni modificate e limitava le potenzialità della CPU e la stabilità generale.

Dopo un flash del BIOS, la situazione è migliorata, ma solo temporaneamente. Criticabile la scelta di Gigabyte di utilizzare il BIOS F5, l'F6 è decisamente migliore per la scheda utilizzata.