17. Test in modalità PlexTurbo
Dopo aver brevemente introdotto quali sono i principi di funzionamento di questa nuova tecnologia e quali sono i vantaggi tanto pubblicizzati dal produttore, in questa sezione ci siamo occupati di valutarne l'effettiva validità .
Abbiamo quindi ripetuto una buona parte dei nostri test con la modalità Turbo attivata e confrontato i risultati con quelli ottenuti precedentemente con il drive in modalità normale.
| Â AS SSD Benchmark |
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|  Modalità Normale | Modalità Plexturbo |
| AS SSD Benchmark Copy test |
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| Modalità Normale | Modalità Plexturbo |
| Â CrystalDiskMark (dati incomprimibili) |
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| Modalità Normale | Modalità Plexturbo |
| ATTO Disk |
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| Modalità Normale | Modalità Plexturbo |
Come già accaduto in occasione della recensione del Samsung 840 EVO 500GB, ad una prima rapida occhiata ai vari screen e ai grafici scaturiti da questo confronto, potrebbe sembrare che l'impatto della modalità PlexTurbo sulle prestazioni finali del drive sia assolutamente fantastico.
Osservando con più attenzione alcuni risultati, però, ci rendiamo conto di come alcuni di essi siano a dir poco spropositati rispetto alle reali prestazioni del Plextor M6 Pro 256GB.
Velocità di scrittura prossime ai 5000 MB/s, ottenute ad esempio nel test sequenziale con pattern da 512kB su CrystalDiskMark, allo stato attuale non sono raggiungibili nemmeno dai velocissimi SSD con interfaccia PCIe che utilizzano fino a quattro unità SSD in RAID 0.
Questa doverosa considerazione, unita ai risultati ottenuti sui vari test di copia e sul PCMark 7, devono farci riflettere sull'effettiva utilità di questa tecnologia che, tra l'altro, va pur sempre a gravare sulla memoria di sistema.
