4. Firmware - TRIM – Secure Erase

 

Kingston SSDNow V+100 96GB 4. Firmware - TRIM - Secure Erase 1 

 

Il disco giunto in redazione è equipaggiato con una versione di firmware contrassegnata dalla sigla CJR10202, che supporta nativamente il comando TRIM ATA introdotto dal sistema operativo Microsoft Windows Seven.

Come abbiamo più volte sottolineato, il TRIM è di  fondamentale importanza affinchè questa tipologia di supporti mantengano nel tempo un rendimento abbastanza costante, senza un eccessivo degrado delle prestazioni. Ricordiamo ai lettori che la funzione TRIM, per fare il suo lavoro, deve essere supportata a livello di firmware dall'SSD e richiede un’installazione ex novo del sistema operativo. Poichè il comando TRIM opera in modo trasparente rispetto al sistema e solo sulle partizioni attive, per verificare se è attivo basta eseguire il comando cmd.exe, nel menu start di Windows, e digitare:

 

fsutil behavior query disabledeletenotify

 

Se la risposta equivale a 0 il TRIM è attivo, in caso negativo, il sistema restituirà il numero 1.

 

Nel caso in cui si volesse utilizzare l'SSD senza fare un'installazione nuova, ad esempio clonando il sistema operativo dal vecchio al nuovo disco, oppure si usasse un sistema operativo diverso da Win7, Kingston ha pensato a come rimediare alla mancata presenza del comando TRIM. La nuova serie SSDNow V+100 implementa, infatti, una funzione di Garbage Collection migliorata rispetto al passato, denominata dal produttore “always on”, che  elimina dal disco i dati ridondanti al fine di prevenire il degrado delle prestazioni, mantenendo un livello elevato delle stesse durante tutto il ciclo di vita del drive.

 

Kingston SSDNow V+100 96GB 4. Firmware - TRIM - Secure Erase 2

 

La funzionalità di Garbage Collection opera in maniera indipendente rispetto al sistema operativo, il disco può girare sia su sistemi che dispongono del supporto TRIM come Windows 7, sia su quelli meno recenti quali, ad esempio, Windows Vista ed XP, che non supportano TRIM, garantendo livelli di performance ottimali senza costi di manutenzione aggiuntivi o la necessità di software manuali.

Una Garbage Collection così aggressiva è sicuramente una manna dal cielo per coloro che vogliono un disco sempre prestante senza alcun intervento manuale, ma ha anche i suoi lati negativi, in quanto  sottopone il nostro SSD ad un numero elevatissimo di cancellazioni e riscritture che sicuramente ridurranno il ciclo vitale delle NAND Flash; non a caso l'MTBF dichiarato per questo SSD è più basso rispetto agli standard degli SSD di ultima generazione.

Coloro che avessero la necessità di riportare l'SSD allo stato originale, per fare dei test, o per installare un nuovo sistema operativo, e non hanno voglia di aspettare che la Garbage Collection faccia il suo lavoro, possono utilizzare uno dei tanti metodi di Secure Erase. Per i nostri test abbiamo usato con successo Parted Magic, un software molto semplice, il cui utilizzo è descritto nel dettaglio in una  guida illustrata molto ben dettagliata, all'interno di una nostra precedente recensione.

NextHardware.com sconsiglia agli utenti di utilizzare software per effettuare il Secure Erase su questi supporti, i controller di nuova generazione infatti, hanno una parte software piuttosto elaborata e un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro supporto. Consigliamo quindi di aspettare un tool specifico prodotto dalla casa produttrice.