8. Layout & PCB


ASUS ROG Poseidon GeForce GTX 1080 Ti 8. Layout & PCB 1


Prima di scoprire cosa nasconde sotto il cofano la nuova "ibrida" di casa ASUS, andiamo ad analizzare, come di consueto, i dati di targa della scheda rilevati con GPU-Z per il profilo OC Mode: il core clock si attesta sui 1595MHz in grado di raggiungere i 1709MHz in modalità boost, mentre gli 11GB di memoria GDDR5X sono settati a 11010MHz.


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Il PCB utilizzato per la ASUS ROG Poseidon GeForce GTX 1080 Ti è lo stesso impiegato dalla serie STRIX, ovvero VRM a 10 fasi sulla destra e 2 fasi addizionali in alto a sinistra.


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Il cuore della scheda è ovviamente l'imponente GP102-350-K1-A1 realizzata con processo produttivo a 16nm, che conta ben 12 miliardi di transistor su una superficie di 471mm²; si tratta della GPU più complessa attualmente in commercio, basti pensare che la precedente generazione contava "appena" 8 miliardi di transistor con la concorrenza attualmente ferma a quota 8,9 miliardi ed una frequenza di funzionamento decisamente più bassa.

L'architettura Pascal ha infatti apportato, tra le varie cose, un sensibile incremento del clock operativo ulteriormente esteso dal boost dinamico che interviene efficacemente quando le temperature lo consentono.

Il clock base della ROG Poseidon GTX 1080 Ti è di 1595MHz che sale grazie al boost a 1949MHz con il solo raffreddamento ad aria e a ben 2012MHz con quello a liquido; un incremento interessante se si pensa che le frequenze di una GTX 1080 Ti FE sono, rispettivamente, di 1481MHz e 1782MHz.

La comunicazione con gli 11 chip di GDDR5X avviene per mezzo di un bus a 352 bit operante ad una frequenza di 1376MHz (11010MHz GDDR5X) che garantisce, quindi, una banda passante di ben 484GB/s.


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I chip di memoria GDDR5X sono prodotti da Micron e siglati 7CA77D9VRL, gli stessi moduli utilizzati dalle 1080 Ti STRIX e sono certificati per operare a 11000MHz; a catalogo del produttore troviamo tuttavia anche moduli da 12000MHz, per cui riteniamo di poter ottenere con facilità una manciata di MHz in più nella prova di overclock.


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La sezione di alimentazione è particolarmente corposa e conta ben 12 fasi, di cui 10 destinate alla GPU, realizzata con integrati DrMOS.

Gli IR3555M integrano un convertitore buck, il Mosfet di controllo e quello di sincronia con diodo Schottky; tale soluzione consente una riduzione degli ingombri e dei collegamenti sul PCB massimizzando l'efficienza e la pulizia del PCB.

Completano la catena di alimentazione 12 induttori schermati in metallo composito, condensatori Super Alloy II ed unità tantalio polimeriche con montaggio SMD (sul retro della scheda).


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Un closeup del chip demandato alla gestione delle tensioni di alimentazione della scheda, un Micro Power Intellect µP9511P con supporto sino a 8 fasi conforme alle specifiche NVIDIA Open VReg Type 8 PWMVID, a cui sono collegati quattro driver Mosfet a due canali (µP1911R) per la gestione della catena VRM.


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I due connettori PCI-E 8pin possono fornire alla scheda fino a 300W di potenza, che si sommano ai 75W messi a disposizione dello slot PCI-E 3.0, più che sufficienti per assecondare la GPU anche in forte overclock; i due shunt (resistori di basso valore) visibili a ridosso dei contatti elettrici consentono all'elettronica di controllo di monitorare la corrente in ingresso al fine di intervenire tempestivamente in caso di sovraccarico.