Come funziona?


Il funzionamento dell'HDDBoost è molto più semplice di quanto ci si possa aspettare, prima di entrare nei particolari, dobbiamo tenere presente che non saremo mai noi a scrivere i dati direttamente sull'SSD ma è il controller che se ne occupa. Questo aspetto, da una parte non ci permette di usufruire delle ottime performance in scrittura degli SSD più moderni ma, dall'altro, rende molto più alte le aspettative di vita del supporto.

Vediamo ora nel particolare il funzionamento della logica di controllo:


Silverstone HDDBoost 3. Come funziona? 1


Seguendo lo schema, possiamo facilmente capire come agisce l'HDDBoost, il controller infatti, si pone come interfaccia tra la scheda madre a la coppia HDD + SSD.

Una volta associati i due supporti, il sistema provvede ad effettuare una copia identica (mirror) della parte iniziale (Front-End) dell'HDD. La scelta della parte iniziale avviene secondo la logica dei sistemi operativi Microsoft che partono, scrivendo i dati in maniera sequenziale, prediligendo sempre la parte più veloce del piatto. Di conseguenza, in una installazione “standard”, avremo nella prima parte dell'HDD tutti i programmi più tilizzati, sistema operativo compreso, e i dati che beneficiano maggiormente dell'aumento prestazionale in lettura garantito dall'SSD.

Nel nostro schema, abbiamo riportato una situazione tipica in cui un HDD da 500Gb viene associato ad un SSD da 100Gb di capienza.

Ad ogni avvio del sistema, HDDBoost aggiornerà le modifiche effettuate nella parte dell'HardDisk corrispondente alla capacità dell'SSD e, in tutte le operazioni di lettura, prediligerà il Cache Drive come sorgente, naturalmente solo per la parte di dati che l'SSD è in grado di contenere.


Vantaggi:


  • Possiamo associare qualsiasi HardDisk ad un SSD senza bisogno di reinstallare il sistema.

  • E' supportato qualsiasi sistema operativo, non siamo quindi costretti ad utilizzare Windows 7 per contrastare il performance drop degli SSD.

  • Possiamo utilizzare SSD di capacità contenuta e dal prezzo ridotto, avendo cura di selezionare supporti con buone prestazioni solamente in lettura.

  • L'utilizzo di HDDBoost è al 100% escludibile in qualsiasi momento visto che i dati sono sempre scritti prima sul HDD.


Svantaggi:


  • L'aumento di performance riguarda solo una parte dell'HDD di origine.

  • Il sistema non trae beneficio dall'elevato numero di IOPS che gli SSD sono in grado di eseguire anche in scrittura.

  • E' vantaggioso se associato ad SSD di capacità abbastanza contenute, in caso contrario è consigliabile usare l'SSD come reale drive di sistema.

  • Per aggiornare la parte di HDD interessata da HDDBoost siamo costretti a riavviare, questo aspetto lo rende inadatto a macchine destinate a lunghe sessioni di lavoro ininterrotte.