2. Esterno
Estratto dalla confezione, lo Sharkoon ELITE SHARK CA200M si presenta con un design apparentemente semplice, ma non banale; a differenza della versione CA200G, questo case è pensato per coloro che preferiscono un sistema più performante sotto il profilo dell'aerazione e, pertanto, il frontale è contraddistinto da un'ampia griglia in mesh.
Quest'ultima è fermata su di una cornice in plastica molto resistente, comprendente anche delle feritoie lungo i bordi esterni e due strisce a LED ARGB.
La griglia in mesh percorre il frontale per quasi tutta la sua altezza e potrà essere rimossa, unitamente alla cornice in plastica, facendo leva nella parte bassa ponendo particolare attenzione ai cavi delle strisce LED.
Fatto ciò, si avrà accesso ad un filtro antipolvere dotato di calamita, che rappresenta una ulteriore protezione rispetto al pannello in mesh.
Rimosso anche il filtro, è possibile agire su una predisposizione per tre ventole da 120 o 140mm, nessuna delle quali, purtroppo, presente al momento dell'acquisto.
Spostandosi nella parte alta del case è possibile notare come anche quest'ultima risulti molto semplice, in quanto comprende solo un ampio filtro antipolvere ed il pannello di I/O composto da due porte USB 2.0, due USB 3.0, jack audio per cuffie e microfono, LED di stato ed i pulsanti di accensione e modifica del sistema di illuminazione (utilizzabile in alternativa come reset).
Il filtro superiore è posto a protezione di una seconda predisposizione per ventole (tre da 120mm o due da 140mm), anche in questo caso non presenti.
Il retro del CA200M prevede una disposizione dei componenti standard: partendo dall'alto verso il basso troviamo il foro per l'I/O Shield affiancato da una predisposizione per ventola da 120mm, questa volta in dotazione, a seguire otto coprislot PCI affiancati da altri due per l'installazione di una scheda video in verticale e, infine, il foro dedicato all'alimentatore.
Alla base del case troviamo il terzo ed ultimo filtro antipolvere, che la percorre per tutta la sua lunghezza.
Una volta rimosso, sfilandolo dal retro, troviamo un'ampia sezione forata dalla quale l'alimentatore pescherà tutta l'aria necessaria al proprio raffreddamento.
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La paratia destra, realizzata in acciaio non molto spesso, è fermata al case tramite quattro viti zigrinate dalla testa molto ampia.
Quella sinistra, invece, è in vetro temperato spesso quattro millimetri ed è fissata al case tramite viti nella parte anteriore e cardini sul retro.
Tale soluzione permetterà , quindi, di agire sulla componentistica interna senza rimuovere del tutto detta paratia.