5. IPv6


Non vorremmo dilungarci troppo su ASUSWRT poiché ne abbiamo parlato in precedenti recensioni in maniera abbastanza estesa e confermiamo quanto già riportato in merito alla bontà del progetto.

Oggettivamente è una soluzione molto completa e piuttosto ben fatta, quindi merita che ogni volta ne venga magari approfondito un diverso aspetto.

Questa volta abbiamo potuto e voluto verificare anche lo stato del supporto a IPv6, dato che l'ISP in uso finalmente ce lo permette.

Come accennato in precedenza, è possibile gestire in ASUSWRT l'autoconfigurazione dei client IPv6 usando le modalità "stateful" o "stateless", ma non ci sono differenze così rilevanti tra le due se i device collegati al router supportano tutti bene IPv6, diversamente la modalità "stateful" potrebbe risultare raccomandabile.

Come si vede nei due screen seguenti, in entrambi i casi il "prefix" IPv6 delegato dall'ISP al nostro router è stato correttamente recepito (gli "0" nel terzo e quarto blocco sono stati inseriti artificialmente per coprire l'indirizzo reale).


ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 1  ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 2 


Un aspetto molto importante è che il firewall del router sia abilitato di default e preveda il traffico IPv6 "outbound" (quindi in uscita dalla rete locale) e "related" (quindi il traffico originato da una connessione già stabilita) come autorizzato, bloccando invece le connessioni in ingresso se non esplicitamente configurate.

Lo vogliamo ricordare, tutti gli IPv6 che non siano di tipo "link local" (quelli che iniziano con "fe80:") o non appartengano a classi riservate sono pubblici per definizione quindi una policy di firewall di questo tipo è fondamentale per la sicurezza di una rete domestica.


ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 3


Non è attualmente possibile in ASUSWRT configurare solo IPv6 o disabilitare la gestione del protocollo IPv4 (né sarebbe sensato farlo attualmente), ma una volta abilitato IPv6 anche l'interfaccia del router risulta raggiungibile tramite questo protocollo.


ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 4 


Ricordiamo che, se si vuole usare un IP in formato IPv6 nella barra degli indirizzi di un browser per raggiungere un qualche endpoint IPv6, è necessario riportare l'indirizzo tra parentesi quadre usando, quindi, un formato simile a questo: http://[2a02:29e0:000:0000::1]/

A quanto abbiamo potuto vedere, la gestione di IPv6 è pienamente sufficiente per la destinazione d'uso di questa famiglia di prodotti.

Le funzionalità di autoconfigurazione ci sono ed un client Windows recente con il protocollo IPv6 attivo funziona senza particolari problemi o necessità di accorgimenti ulteriori con la configurazione di default.

L'interfaccia prevede la possibile di "aprire le porte" verso dispositivi LAN IPv6 senza particolari difficoltà ed è quello che ci si aspetta da questa fascia di prodotti.


ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 5 


IPv6 però è molto di più, anche "troppo" se vogliamo: l'ISP che abbiamo usato per il test ci mette a disposizione un'intera /56, ovvero 256 diverse subnets IPv6 tutte potenzialmente pubbliche.

Potremmo, quindi, volerne usare una diversa per ciascuna delle reti Wi-Fi "guest", ad esempio, oppure dedicarne una a scopi particolari (rete guest? domotica?), ma le possibilità di configurazione in questo caso sono molto limitate.


ROG Rapture GT-AX6000 5. IPv6 6 


Configurazioni così "spinte" non sono il target di utilizzo di questi prodotti: se è questa configurabilità che state cercando, state semplicemente guardando dalla parte sbagliata.