3. Visto da vicino - Parte seconda


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 1 


Sul Razer Wolverine Ultimate i grilletti posteriori sono realizzati in plastica e dotati di un rivestimento zigrinato per facilitarne la presa.

La posizione è estremamente ben tarata, difatti si riuscirà ad utilizzare tutti e quattro i pulsanti in maniera semplice ed efficace con medio e anulare.

La scelta di non prevedere la rimozione dei trigger è in parte giustificata: sono stati infatti risolti  i fastidiosi giochi meccanici che affliggevano il modello precedente, garantendo una sensazione di solidità davvero notevole.


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 2 


Il pannello di controllo integrato dispone di quattro pulsanti di cui due dedicati alla gestione dei profili hardware personalizzabili (Default, 1 e 2) e due che si occuperanno della gestione del microfono e del volume, una volta collegato un headset al connettore jack da 3.5mm di cui è dotato, visibile in basso.

Di seguito sono riportate, da sinistra verso destra, tutte le funzionalità specifiche dei quattro pulsanti.


Mappatura Tasti

Utilizzando questo pulsante sarà possibile impostare, tramite una semplice procedura che descriveremo nella pagina successiva, una mappatura tasti per ognuno dei due profili disponibili.


Selezione Profili

Il tasto in questione permette lo switch tra i due profili personalizzabili; sarà possibile tornare al profilo default tenendo premuto il pulsante di selezione dei profili per 3 secondi.

Ricordiamo che nella modalità default i tasti aggiuntivi si comporteranno come i comuni LB/LT e RB/RT.

Il profilo selezionato sarà contraddistinto da una colorazione blu o rossa del LED di stato (visibile in foto).


MIC-Mute

Tramite il suddetto pulsante si potrà gestire l'attività del microfono, ovviamente se è collegato un headset al connettore jack da 3.5mm.

Il microfono sarà attivo a luce spenta e disattivo (MUTE) a LED acceso.


Audio Control

La regolazione del volume è affidata al pulsante Audio Control grazie al quale si potrà aumentarlo in step del 20% circa con una singola pressione, oppure in regolazione manuale tenendolo premuto ed utilizzando i pulsanti SU e GIÙ del D-Pad.


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 3 


La rimozione e la sostituzione del D-Pad sono estremamente semplici, l'alloggiamento è infatti dotato di un sistema di aggancio magnetico.


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 4 


Il medesimo sistema è stato adottato da Razer anche per gli stick analogici, garantendo una personalizzazione estremamente rapida con un risultato sorprendentemente efficace, stabile e privo di qualsiasi gioco meccanico.


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 5 


Di serie sono forniti quattro stick, di cui due corti, uno lungo con cappuccio concavo e uno corto con cappuccio bombato, posizionabili a proprio piacimento a seconda delle esigenze.


Razer Wolverine Ultimate 3. Visto da vicino - Parte seconda 6 


In alto il Wolverine Ultimate accanto al "gemello diverso" Razer Wildcat rilasciato nei primi mesi del 2016.

Derivando entrambi dal controller originale di Xbox One, la differenza strutturale tra i due è minima, il nuovo nato del colosso californiano accoglie una superficie lievemente più ampia e sobria e abbandona i cappucci in silicone e le coperture gommate adesive.

Il Razer Wolverine Ultimate, con i suoi 272g, risulta più pesante rispetto al Wildcat (260g) e al controller standard (262g), ma di gran lunga più leggero del modello ELITE (348g).