9. Prova sul Campo


Possiamo ora finalmente dedicarci al gaming puro con un paio di titoli competitivi, quali Counter Strike e League of Legends, che ci daranno una misura attendibile delle pure prestazioni dei due mouse in recensione.


Razer Mamba, Tournament Edition & Firefly 9. Prova sul Campo 1 


Da un punto di vista ergonomico, il Mamba è un mouse per giocatori Palm grip con un'altezza sufficiente e ottimi grip laterali, a tutto vantaggio anche delle prese di tipo Claw.

Ereditando le sue forme dal Deathadder, con minori cambiamenti in alcuni dettagli di rilievo estetico, il Mamba è inevitabilmente gradevole da impugnare per i destrorsi, senza tuttavia eccedere con forme elaborate che potrebbero conferirgli un'impostazione Palm troppo spinta.

La versatilità in fatto di ergonomia è quindi il principale punto di forza del Mamba, che nelle mani più grandi può senza problemi prestarsi ad impugnature Fingertip.

In quest'ultima ottica il Tournament Edition è avvantaggiato anche dal peso contenuto di 96g, assolutamente adatto a minimizzare la fatica tipica di questa presa, amplificata particolarmente dopo molte ore di pratica e di gioco, mentre il Mamba 2015 sfoggia un più pesante 133g.

Alla luce della funzionalità wireless, comunque, e considerando tutte le zavorre che essa inevitabilmente comporta, siamo più che positivi circa questo parametro, che risulta essere normale persino per molti Palm grip solo cablati di grosse dimensioni.


Razer Mamba, Tournament Edition & Firefly 9. Prova sul Campo 2 


Combinati con il Firefly, entrambi i mouse danno vita ad uno spettacolo senza precedenti, ma siamo qui non per questioni estetiche quanto per una prova difficile e per questo scopo ci tuffiamo subito sul solito Counter Strike, il gioco FPS competitivo per definizione.

I Mamba viaggiano bene, forti di un sensore che risulta preciso ma pur sempre incline ai classici problemi di un laser come, per esempio, l'accelerazione hardware già a partire da velocità non molto elevate, che induce particolare fastidio ai giocatori low-senser più estremi.

Usando dei tappetini in tessuto ruvido, come ad esempio il Goliathus, il sensore Laser 5G mostra ancora più il fianco rispetto a quanto farebbe un'unità ottica.

Per i giocatori più abituati a sensibilità medie ed elevate, i Mamba funzioneranno egregiamente senza alcun problema di sorta, risultando meglio compatibili su mousepad rigidi o dalla texture molto fitta.

Sempre saldi in mano grazie agli estesi inserti laterali, con i pulsanti laterali più in alto ma sempre a portata di mano, i Mamba risultano ugualmente comodi da impugnare con sufficiente spazio sui grip in gomma per qualsiasi tipo di presa e di mano.

La rotellina è ottima sia per la definizione degli scatti che per la qualità del movimento, con un gioco meccanico minimo, ed i pulsanti principali rispondono in modo preciso e veloce, tanto è che la sensazione generale è quella di impugnare un Deathadder leggermente meglio costruito.


Razer Mamba, Tournament Edition & Firefly 9. Prova sul Campo 3


Abbandonato il gioco competitivo, cambiamo totalmente genere anche per cogliere l'occasione di rinfrescarci la memoria sull'intera trilogia di Mass Effect, con le avventure del Comandante Shepard in un misto di sparatorie in salsa RPG, nell'estenuante attesa che ci separa da Andromeda.

In questo scenario più "rilassato" si apprezza la libertà concessa dal sistema senza fili, che unitamente ad un peso non troppo elevato, pone il Mamba 2015 in un quadro molto positivo per parecchi giocatori, i quali potranno apprezzare prestazioni da mouse cablato.

Gli appassionati avranno una periferica che, con molta franchezza, non fa per nulla rimpiangere il Tournament Edition, per quanto sia proprio quest'ultimo la soluzione espressamente progettata per l'uso competitivo.

Dal canto suo, anche il Mamba Tournament Edition è pronto ad offrire ai giocatori una buona dose di libertà, specialmente se si considera la presenza di una batteria come un fastidioso ed inutile peso.

È chiaro, a questo punto, che il valore dei due Mamba è legato tantissimo ai loro tratti peculiari, messo da parte l'aspetto prestazionale che può essere considerato pari, motivo per cui non ci rimane altro che tirare le somme e lasciare a voi l'ultimo giudizio sull'operato di Razer.