Oggi andremo ad analizzare tre accessori molto interessanti per il videogiocatore, provenienti dalla "riserva speciale" di casa Razer, brand che non smette mai di suscitare, nel bene e nel male, un certo trasporto emotivo da parte della comunità gaming.

I primi due protagonisti sono i nuovi "gemelli" Mamba e Mamba Tournament Edition, due versioni particolari di un mouse molto noto sia a noi che ai fan del produttore americano.

Il nome "Mamba", infatti, è storicamente (si fa per dire, in un settore relativamente giovane) legato all'offerta premium del produttore, incarnata negli anni da mouse ricavati sull'ottima base del Deathadder che, ancora oggi, offre un'ergonomia unica e molto apprezzata.

Al contrario dell'ottico Razer, di cui viene conservata solo la forma, il Mamba è sempre stato il mouse wireless "per eccellenza" secondo il produttore, almeno laddove tale locuzione significa "senza compromessi".

Nel 2015, con una gamma Razer che è sensibilmente più ampia rispetto al passato, anche il brand Mamba "cede" alle necessità di offrire un'offerta diversificata da qui nascono i due campioni di cui ci occuperemo: il Mamba, ovvero il classico modello che riprende la tradizione legata al nome, ed il Mamba Tournament Edition, la sua versione cablata e semplificata.

Il branding potrebbe risultare un po' confuso, in assenza delle solite sigle che contraddistinguono le versioni che si susseguono, quali "3G", "4G" o "Chroma", motivo per cui saremo obbligati a riferirci al nuovo arrivato come Mamba 2015, o Mamba '15 per amor di sintesi, in barba ai dettami di Razer che vorrà perdonarci almeno in questa occasione.

Con il Mamba '15 Razer completa la sua linea di mouse wireless forte di modelli recentemente aggiornati quali l'Orochi e l'Ouroboros.

Sotto il profilo tecnico viene introdotta la piattaforma con sensore Laser 5G, di derivazione Avago/PixArt, ma sotto steroidi allo scopo di innalzare la gamma di risoluzione utilizzabile fino ad uno sbalorditivo valore di 16.000 DPI.

Il sistema di illuminazione RGB (indicato da Razer come Chroma), troverà qui, come sul Tournament Edition, una più completa espressione rispetto al Deathadder ed al Naga, con barre laterali a sette LED decisamente più complesse di quanto siamo soliti osservare.

Su una base pressoché identica al Mamba nasce il Tournament Edition, esclusivamente cablato e quindi semplificato in assenza del wireless per essere un'alternativa con differente ergonomia all'ambidestro Taipan ed al nuovissimo Diamondback.

Le differenze tra i due mouse saranno quindi molto limitate come possiamo verificare nella tabella sottostante.


Modello
Razer Mamba
Mamba Tournament Ed.
 Sensore Laser 5G
 Risoluzione  16.000 DPI
 Pulsanti  9 programmabili
Tensione regolabile dei pulsanti
Sì
No
Rotellina di scorrimento
Tilt e Scroll
 Illuminazione  Razer Chroma (RGB 16,8 milioni di colori)
 Zone di illuminazione
 Rotellina e barre laterali
Rotellina, logo e barre laterali
 Connettività Cablata USB e senza fili
Solo cablata USB
Ultrapolling/Tempo di risposta
1000Hz/1ms (anche senza fili)
1000Hz/1ms
 Cavo
2.1 metri - USB  
 Durata batteria
circa 20h
n.d.
Peso
125g
96g
Dimensioni
128 x 70  x 42mm


Riguardo al Mamba '15, sbalorditive sono le capacità del sistema di trasmissione senza fili: in modalità wireless, almeno sulla carta, è in grado di andare ben oltre i tipici 250Hz4ms per fornire un trasferimento dei dati più vicino possibile al massimo consentito dalla connessione USB, ovvero 1ms.

Abbiamo dunque di che parlare, e molto da far vedere, soprattutto con l'aiuto di un accessorio un po' glamour come il Razer Firefly, il primo mousepad al mondo con retroilluminazione di tipo Chroma e LED incastonati nella stessa struttura.

Ma come sempre inizieremo la nostra recensione dal bundle ... seguiteci!