2. Vista da vicino - Parte prima


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 1 


La Huntsman Elite mette in mostra una robusta struttura in plastica con anima in metallo caratterizzata da una finitura opaca di colore nero di pregevole fattura.

Razer sceglie per questo modello un design assolutamente sobrio e minimale privo di tasti macro aggiuntivi e con bordi ridotti al minimo, tanto da farla sembrare, a prima vista, una normalissima tastiera per uso generico.

Le dimensioni sono quindi estremamente contenute, parliamo di 460mm di lunghezza e 154mm di altezza per uno spessore di soli 23mm.


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 2 


I keycaps sono i medesimi utilizzati dall'azienda californiana per tutte le tastiere top di gamma di ultima generazione, estremamente robusti e caratterizzati da un'incisione laser di pregevole fattura.

Anche in questo caso non si tratta di keycaps in PBT realizzati con la tecnica Double-Shot, sistema che non sembra essere oggetto di interesse da parte di Razer, nonostante gran parte delle aziende concorrenti li includano nelle proprie tastiere o, comunque, li offrano sotto forma di set aggiuntivo a pagamento (CORSAIR ad esempio).


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 3 


Permane, anche in questo caso, l'utilizzo del tasto FN per svolgere alcune operazioni secondarie come l'attivazione delle modalità Macro e Gioco (F9 e F10) e la gestione dell'intensità della retroilluminazione (F11 e F12).


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 4 


Il lato destro ospita il tastierino numerico ed i controlli multimediali dedicati, caratterizzati da quattro tasti (Gestione tracce, Play/Pausa, Mute) e la ghiera per la regolazione fine del volume, tutti corredati dall'illuminazione LED RGB.

I consueti cinque indicatori di stato, Caps Lock, Num Lock, Screen Lock, Modalità Macro e Modalità Gioco, sono stati spostati, per ovvi motivi, al di sopra delle frecce direzionali.


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 5 


Una volta rimossi i keycaps, operazione estremamente semplice essendo gli switch esposti, avremo pieno accesso ai nuovi attuatori opto-meccanici caratterizzati da un'appariscente scelta cromatica nero/viola.

Ricordiamo che gli switch Opto-Mechanical sfruttano un fascio di luce sempre attivo, che rileva l'attivazione quando il meccanismo scende fino a oscurare il raggio che colpisce il sensore infrarosso.

I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici, in primis la minore usura dei contatti metallici con un conseguente incremento della durata massima e, soprattutto, ritardi del segnale ridotti al minimo.


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 6 


Gli switch ottici per tastiere sono comparsi sul mercato nel 2016 con i Flaretech di Wooting, un'azienda olandese che ha mosso i primi passi come hardware manufacturers nel 2015 tramite una campagna di crowdfunding.

L'intento di Wooting e della loro Wooting One era quello di dare alla luce una tastiera con switch ottici analogici per applicare, anziché il solito effetto On/Off dei comuni switch, diversi livelli di pressione proprio come accade con i controller delle console (ad esempio la camminata con pressione lieve e la corsa con pressione forte).

Oltre che sulla Wooting One, gli switch Flaretech sono attualmente utilizzati su molti altri prodotti tra cui vale la pena di menzionare la recente AORUS K9 Optical.

Ulteriori concorrenti in questo ambito sono Aimpad, che ha recentemente stretto accordi con Cooler Master per la sua MK850 avvistata lo scorso gennaio in occasione del CES 2018 e Bloody con le sue tastiere Light Strike.

Nonostante gli Opto-Mechanical di Razer abbiano un funzionamento più semplice, non escludiamo l'implementazione da parte del colosso californiano di un input analogico su questi switch.


Razer Huntsman Elite 2. Vista da vicino - Parte prima 7 


In alto i dati tecnici dei nuovi Razer Opto-Mechanical caratterizzati da un commutatore non lineare con una soglia di attivazione di 45g, una corsa complessiva di 3,5mm e un punto di attuazione di soli 1,5mm.

Come accennato in prima pagina, il risultato è una via di mezzo tra uno switch lineare, per quanto concerne le caratteristiche tecniche e uno non lineare per il feedback tattile e sonoro.