- In collaborazione con Tom Gefrusti -
5. Analisi strumentale - Parte 3
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Null Test Difference
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Questa è una misurazione utilizzata fin dai tempi di Bob Carver, ma con l'aggiunta di una personalizzazione di cui non ci sentiamo di rivelare i dettagli.
Serve per misurare la fedeltà di un apparecchio, in particolare quanto si discosta in regime dinamico da un segnale originale rispetto ad un altro apparecchio di riferimento. Â
Il test si divide in due tronconi: 1) fase di acquisizione, 2) fase eleborativa.
Essenziale è avere un riferimento, sia come "dac reference", sia come segnale "standard" di calibrazione, il quale verrà usato per tutte le misure successive.
Nel grafico i colori si riferiscono al brano originale (verde), al dac MSB 220v (rossa), al dac MSB batteria (giallo) e al dac di riferimento (blu).
L'apparecchio risulta tanto più fedele quanto si avvicina alla linea verde in basso che corrisponde al rumore di fondo.
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Analizzando il grafico, si evince facilmente che, rispetto al dac di riferimento, l'USB Power DAC va meglio nella gamma bassa e medio bassa, rendendosi quasi sovrapponibile nella parte media e, infine, comportandosi leggermente peggio in quella alta.
Visto il comportamento diverso del dac sull'intera banda nel grafico precedente, specie tra la parte bassa e alta, di seguito sono stati analizzati due campioni di spettro, porzioni molto piccole in modo da poter ottenere la massima risoluzione.
Da non confondere con il grafico precedente , questi sono acquisiti in real time facendo dei semplici overlays poichè questo non è un null test, bensì un analisi spettrale dinamica.
Nei grafici riportati di seguito, i colori si riferiscono al brano originale (verde), al dac MSB (rossa) e al dac di riferimento (blu).
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Transiente 81-82 Hz
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In questa piccola porzione di frequenze la differenza è data dal solo livello di ampiezza e questa viene mantenuta per l'intera banda che comprende frequenze basse e mediobasse; sia l'USB Power DAC (linea rossa) che il riferimento (linea blu) mantengono la forma d'onda inalterata.
Come dal grafico principale, il nostro convertitore, nella parte bassa e mediobassa, si avvicina (in ampiezza) di più al segnale originale (verde).
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Transiente 10Â kHz
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Anche qui, come per la parte bassa e mediobassa, si è voluto verificare la parte di spettro in alta frequenza, nello specifico con un transiente a 10 kHz.
Come si evince dal grafico, il convertitore in prova (linea rossa) raggiunge un livello di ampiezza migliore rispetto al riferimento (linea blu), avvicinandosi moltissimo alla linea verde (segnale originale).
Tuttavia, la leggera alterazione in gamma alta che si era notata nel grafico principale (il null test difference per intenderci) dipende da altri fattori; ad esempio, in questa parte di spettro (e nel resto delle frequenze alte) c'è una leggerissima fluttuazione in frequenza e sul dominio del tempo che il grafico rende visibile, basti guardare la linea rossa e come risulti incoerente rispetto al segnale originale e allo stesso dac di riferimento, seppure con livello di ampiezza inferiore.
Queste sono misurazioni minuziose, complesse e di non facile interpretazione, oseremmo dire anche "fuori standard", tuttavia il desiderio di mostrarle è stato più forte di noi.Â
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