3. Vista da vicino


Pur offrendo innumerevoli funzioni, la GIGABYTE Z690 AORUS MASTER adotta un classico fattore di forma ATX che permette di garantire la compatibilità con i case di dimensioni standard, mantenendo, al contempo, un layout molto pulito ed ordinato.


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Questo è reso possibile grazie ad una attenta progettazione che prevede una distribuzione ottimale della componentistica utilizzata, rispettando le distanze fra i vari elementi al fine di garantire la massima efficienza sia dal punto di vista elettrico che termico.

A tal proposito potete notare la grande cura riservata al sistema di raffreddamento che, rispetto alla precedente generazione di questo modello, appare notevolmente migliorato.


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Osservando la scheda, possiamo apprezzarne il design particolarmente ricercato, condizione necessaria per soddisfare una clientela particolarmente esigente come quella gaming cui è destinata.

Seguendo l'attuale tendenza, la Z690 AORUS MASTER utilizza uno schema di colori neutri al fine di facilitarne l'abbinamento con gli altri componenti che andranno a completare la piattaforma, affidando al collaudato sistema di illuminazione RGB Fusion il compito di esaltarne ulteriormente il look.

Il colore nero è quello che predomina in assoluto, essendo utilizzato sul PCB e su buona parte della componentistica presente, ma sono impiegati anche il grigio sui dissipatori e sulla cover del circuito audio e l'argento sugli slot PCIe e sulle serigrafie.


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Sul retro notiamo subito la presenza di un imponente armatura in metallo avente la duplice funzione di irrobustire il PCB e favorire il raffreddamento dei numerosi componenti ivi presenti.

Quest'ultimo, al pari dei dissipatori, gode di un particolare trattamento al nanocarbonio che va a migliorare il trasferimento del calore proveniente dalle aree più calde verso l'esterno. 


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Rimossa l'armatura e messo a nudo il PCB, possiamo osservare il robusto backplate del socket CPU, i due pad termici da 9 W/mK, le viti di ritenzione dei dissipatori e tutta una serie di componenti che sono stati spostati su questo lato al fine di garantire una maggiore pulizia del layout superiore.


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La scheda adotta il nuovo socket LGA1700, espressamente progettato per soddisfare la potenza richiesta dai nuovi processori Alder Lake e, ovviamente, non compatibile con tutti i processori di precedente generazione.

Il nuovo socket è caratterizzato da una struttura rettangolare di 45x37,5mm avente un'altezza complessiva di 6,529-7,532mm ed un interasse dei fori per l'istallazione dei sistemi di raffreddamento di 78x78mm, il che rende necessario utilizzare staffe e distanziali dedicati per poter montare i dissipatori compatibili.

Il sistema di ritenzione sembra, ad una prima occhiata, piuttosto robusto, oltre che molto gradevole alla vista grazie ad una finitura brunita che si adatta perfettamente allo schema di colori della scheda.

La zona intorno al socket risulta popolata dai canonici condensatori incaricati di stabilizzare le tensioni dai VRM alla CPU e filtrare il segnale tra CPU e RAM per le migliori prestazioni possibili.

Gli stessi, oltre alla notevole vicinanza dei fori del socket al dissipatore, potrebbero ostacolare la coibentazione per sistemi di raffreddamento estremo, ma anche l'installazione di waterblock che prevedono il serraggio delle viti con le mani come abbiamo avuto modo di constatare con il nostro EK-Velocity RGB.

La sezione di alimentazione della Z690 AORUS MASTER è formata da 19 Power Stages Renesas RAA220105 da 105A ciascuno, pilotati individualmente, cioè senza meccanismi di accoppiamento tramite doubler PWM o teaming (che li mette in parallelo), da un nuovo controller, sempre Renesas e siglato RAA229131, capace di gestire un totale di 20 segnali PWM separati.

L'alimentazione VCCAUX, che prende il posto delle sezioni VCCSA (System Agent) e VCCIO (Input/Output), è gestita invece da due Digital Dr MOS da 70A ciascuno ed ha il compito di fornire corrente al controller PCIe ed al controller di memoria integrato nel processore.

Per finire, abbiamo un Digital Smart Power Stages da 90A che alimenta il VCCGT dedicato alla iGPU.


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In totale, quindi, abbiamo a disposizione la bellezza di 2.255A, motivo per cui il produttore ha previsto ben due connettori EPS 8 pin in grado di garantire che la sezione di alimentazione riceva tutta la corrente necessaria, in particolar modo nelle condizioni di carico più gravose.