Giacché non amiamo i giri di parole, vi diciamo subito che il prodotto EIZO difficilmente delude le aspettative: ben costruito, dai comandi intuitivi e con un'ottima matrice S-PVA. Insomma, ci troviamo di fronte ad un valido strumento concepito tanto per lavoro quanto per diletto.

Sul fronte qualitativo, basti sapere che la matrice dell'esemplare in test è pixel-perfect al 100% e questo la dice lunga sul QC EIZO.

Ma può una cosa di questo mondo essere esente da difetti? Nossignore, non può e allora anche un oggetto così raffinato qualche peccatuccio ce l'ha. Si tratta di aspetti secondari che però nell'utilizzo quotidiano, alla lunga, fanno la differenza.

Di seguito la lista di tutte quelle cose che, secondo il nostro modesto parere, dovrebbero essere migliorate o quantomeno prese in considerazione.


  • Mancanza di un interruttore generale ON/OFF elettromeccanico : il solo tasto a sfioramento ON/OFF non basta e inoltre implica che toccandolo accidentalmente si possa accendere la periferica, per es. durante una banale operazione di pulizia.

  • Dovrebbe essere possibile regolare la persistenza dello sfioramento, almeno sul tasto ON/OFF : i tasti a sfioramento hanno un design molto pulito; per contro però è fin troppo facile, magari regolando l'inclinazione, toccarli (letteralmente basta sfiorarli) per attivare le funzioni e, in caso di ripetuto contatto, di cambiarle accidentalmente. Potendo regolare il tempo di persistenza alcuni di questi problemi potrebbero essere risolti.

  • Tasti con retroilluminazione attiva : in ambienti con poca luce (fotoritocco, DTP etc...), il fatto che i tasti non siano retroilluminati non facilita le operazioni di settaggio delle impostazioni.

  • Leggero rilievo per ogni tasto : nonostante il dispositivo a sfioramento sia un'ottima cosa, sarebbe preferibile dotare ogni tasto di un leggerissimo rilievo, in modo da avvertirne i contorni senza essere costretti a distogliere lo sguardo dal menu durante le operazioni di scelta dei parametri.

  • Dovrebbe essere presente un tasto “Esc” per spegnere al volo l'OSD: la funzione rapida per chiudere l'OSD esiste (premendo due volte in rapida successione il tasto “Enter”, una sorta di double-click), ma sarebbe preferibile esplicitarla attraverso un tasto apposito; inoltre il doppio-click su “Enter” interrompe la navigazione del menu OSD risultando poco pratico nel caso in cui invece si debba semplicemente tornare indietro, cosa frequente questa data l'abbondanza di sub-menu e settaggi particolari.

  • Menu OSD : piccolo nella visualizzazione standard, caratterizzato da un'interfaccia non proprio dell'ultima generazione; preferiremmo che la lingua default del menu OSD, per i prodotti destinati al nostro mercato, fosse appunto l'italiano.

  • Mancanza di una maniglia centrale posta sul retro del lato superiore con presa rivestita internamente in materiale anti-sdrucciolo per trasportare agevolmente il pannello anche con una sola mano (oltre 12Kg con il piedistallo).

  • Posizione delle porte video/alimentazione/USB sul retro del pannello migliorabile: da situare qualche centimetro più in alto per renderne ancor più facile l'individuazione.

  • In stand-by il monitor spegne completamente le lampade della retroilluminazione : questo comporta tempi di start-up di circa 3 secondi nonché qualche minuto prima di raggiungere un livello ideale di esercizio; sarebbe necessario prevedere l'opportunità di gestire questo parametro direttamente dal menu Power Manager TM dell'OSD o dal software ScreenManager Pro.

  • Manualistica su supporto digitale e cartaceo non in lingua italiana : pur se non attinente in maniera diretta al capitolo “ergonomia”, ci sentiamo comunque di rimarcare l'assenza di documentazione localizzata nella nostra lingua.

  • Paraluce CH-3 : ci rendiamo conto che è in arrivo il nuovo modello CG241W destinato al mondo della grafica professionale ma, vista la raffinatezza tecnologica, il prezzo ed il target cui è indirizzato, in dotazione avremmo preferito trovare il paraluce anche per l'S2411W.